Sognare di BUCARE le ORECCHIE di una RAGAZZA con un AGO si può considerare il primo sogno erotico di Beppe affascinato dalla tradizione di forare i lobi delle bambine poco prima della Cresima. Seguiamo il racconto della sua esperienza e dei suoi sogni “maschili” e cui si uniscono altre voci di lettrici in una lunga e preziosa carrellata di ricordi, emozioni, testimonianze.
Vi invito a NON trascurare i commenti perchè altri lettori hanno gentilmente lasciato la loro esperienza arricchendo l’articolo e il tema trattato. Buona lettura e grazie a tutti!
Buongiorno signora Marni cosa significa SOGNARE di BUCARE le ORECCHIE di una RAGAZZA con un AGO?
Ho appena letto l’articolo Sognare di forare orecchie e sono rimasto molto colpito dal racconto della signora Jaqueline e le spiego perchè.
Sognare di bucare le orecchie di una ragazza Il racconto di Beppe
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Io ho 71 anni e provengo da una famiglia contadina del nordovest.
In campagna ci ho vissuto la mia infanzia e adolescenza ed in quella cultura campagnola era ancora viva una tradizione che nelle città si era persa credo già prima della guerra: da noi al momento deciso dalle donne di famiglia – che a casa nostra di solito era poco prima della Cresima – tutte le ragazzine venivano sottoposte alla bucatura delle orecchie per poter mettere loro i primi orecchini.
LA nostra TRADIZIONE
L’esecuzione dei fori era responsabilità di una donna della famiglia a cui era stata tramandata l’antica sapienza di bucare i lobi delle orecchie:
- un ago da cucito veniva sterilizzato su una fiamma viva
- un tappo di sughero veniva messo dietro l’orecchio
- l’ago andava a conficcarsi nel sughero dopo avere trafitto il lobo della ragazzina
- nel foro che si era creato veniva subito infilata un’anellina d’oro.
A questo rituale partecipavano SOLO le DONNE della famiglia, io ne ero escluso e, forse per questo, ne ero così affascinato.
L’articolo parla di sorellanza, grazia, condivisione e cura e queste cose mi ricordo che c’erano: tutto iniziava con un bisbigliare fra donne che ogni volta riuscivo a captare in anticipo.
Come MASCHIO potevo solo osservare in disparte e ho ancora davanti a me il contrasto fra emozione e timore della ragazzina di turno, che mi ispirava una segreta ammirazione.
Ricordo mia sorella a cui ho annunciato io che la mamma, le zie e la nonna ne stavano già parlando, e tra poco avrebbero messo anche a lei gli orecchini, ma prima ancora ricordo di quando era toccato a mia cugina, di cui ero segretamente infatuato.
Il MIO primo SOGNO
Ed è allora che ho sognato di ESSERE IO a BUCARLE le ORECCHIE con l’AGO per metterle le anelline d’oro.
Ricordo quel sogno a distanza di tantissimi anni, perchè credo che sia stato il primo sogno in cui ho provato sensazioni erotiche.
Al risveglio il pensiero mi emozionava, ma ne ero anche molto turbato e non ho mai dimenticato quelle sensazioni.
SOGNARE di BUCARE le ORECCHIE di mia MOGLIE
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Tanti anni più tardi mi è capitata la stessa cosa cioè sognare di BUCARE le ORECCHIE con un AGO quando mia moglie stava pensando di farsi forare i lobi.
Avevo già più di 40 anni ed HO SOGNATO di farle IO i buchi con un ago come avevo visto fare in casa, e ne ero eccitato.
In realtà glieli hanno fatti in una gioielleria con quella pistola che usava Jaqueline, ci è andata insieme a un’amica e mi è dispiaciuto non averla accompagnata, però mi sono fatto raccontare tutto.
In seguito è stato bello portarla a scegliere i primi orecchini d’oro, che le ho regalato e che ho voluto metterle IO appena ha potuto sostituire quelli della pistola.
Mi scuso per la lunghezza del racconto.
Cordiali saluti
Beppe
Risposta a Sognare di bucare le orecchie di una ragazza
Buonasera Beppe, grazie per aver contribuito a questo argomento con la tua interessantissima storia e con il tuo punto di vista maschile.
Non conoscevo questa tradizione. Io faccio parte della generazione di “fanciulle” a cui le orecchie sono state forate in tenera età (da neonata) e nello stesso modo che hai così ben descritto.
E’ molto interessante la tua attrazione per questo rito, le tue fantasie ed i tuoi sogni che confermano l’aspetto seduttivo ed erotico di questa pratica che ho messo in evidenza anche in altri articoli:
- Il simbolismo dell’orecchino nei sogni
- Sognare orecchini di perle Il sogno e l’esperienza di Bertina
- Sognare di forare orecchie La testimonianza di Jacqueline
GRAZIE davvero, spero veramente che tutti possano leggere il tuo commento e aggiungere la loro esperienza. Marni
Sognare di bucare le orecchie di una ragazza Risposta di Beppe
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Buonasera Marni,
grazie a te per l’attenzione che hai riservato al mio commento.
E’ vero che dal punto di vista maschile ho sempre avuto una attrazione – direi proprio una FASCINAZIONE – per questa tradizione come l’avevo vista mettere in pratica in gioventù, ma anche per gli orecchini in genere, che ho sempre visto come un oggetto affascinante che accentua la bellezza e il fascino della donna.
Quando da ragazzo sono venuto in città per motivi di studio, ero stupito nel vedere che a quel tempo i lobi della gran maggioranza delle ragazze cittadine NON erano bucati, anche quelli della ragazza che è poi diventata mia moglie.
Lei da giovane metteva occasionalmente degli orecchini con la clip, di gran moda a quell’epoca.
Negli anni le cose sono cambiate come ha raccontato bene la signora Jaqueline, ed anche mia moglie seguendo la moda si è avvicinata alle mie origini contadine, la qual cosa ho accolto piacevolmente e con un senso di rivincita, che riscattava di un poco la sudditanza che avevamo noi campagnoli verso la modernità cittadina.
La SCOPERTA delle diverse TRADIZIONI
Quando mia moglie fece i fori alle orecchie se ne parlò molto in casa fra amiche e conoscenti, così ho scoperto che le tradizioni al riguardo dipendevano molto dai luoghi d’origine:
- in certe parti d’Italia c’era l’usanza di bucare i lobi delle bambine ancora neonate, che quindi non ne hanno nessun ricordo
- in altre, come nella mia terra natale, si facevano da ragazzine e, se l’occasione era la Cresima, i primi orecchini d’oro erano un regalo della madrina, ma so di ragazze delle mie parti a cui erano stati fatti i buchi solo prima del matrimonio, perchè alle loro povere famiglie erano mancate le risorse per regalare loro gli orecchini d’oro.
L’ATTRAZIONE per gli ORECCHINI e la FORATURA dei lobi
Negli anni mi sono fatto delle domande su questa mia FASCINAZIONE per gli orecchini e la foratura dei lobi delle orecchie – NON SO SE E’ SOLO MIA O SE E’ CONDIVISA DA ALTRI UOMINI– ed ho immaginato che può avere a che fare con l’attrazione verso la stessa natura femminile di accogliere il dolore come prezzo di una bellezza più grande.
Qui il pensiero va alla bellezza assoluta che è quella della MATERNITÀ e che passa per i dolori del parto.
RITUALE di iniziazione alla FEMMINILITA’
In questo senso forse ha più significato bucare le orecchie da ragazzina come iniziazione alla bellezza dell’essere donna attraverso un rito doloroso, ma anche desiderato, perchè fa sentire più grande, bella e consapevole di sé.
Ma anche l’esperienza di mia moglie, che ha fatto i buchi a 40 anni insieme a un’amica, è stata bella e lei la ricorda sempre con piacere.
Ho letto l’articolo sul sogno di Bertina che lo spiega bene, quindi è vero che non è mai troppo tardi.
Ciò che da ragazzo mi attraeva così tanto da provocare il mio primo sogno erotico era proprio il fascino che aveva su di me accettare di passare attraverso il dolore per sentirsi e mostrarsi agli altri più carina, in cui io vedevo una generosità anch’essa molto FEMMINILE.
Cordiali saluti
Beppe
Sognare di bucare le orecchie di una ragazza Risposta di Marni
Buongiorno Beppe e grazie per quest’ulteriore precisazione.
Io spero che la tua curiosità di sapere se altri uomini sentono la tua stessa attrazione venga raccolta da qualche lettore.
Anche io sono curiosa di avere altri punti di vista maschili su questo tema che è sempre di grande impatto perchè va a toccare riti ancestrali, ma anche tradizioni legate al territorio.
Grazie e a presto Marni
Sognare di bucare le orecchie di una ragazza Replica di Beppe
Buongiorno Marni, così come ho trovato molto interessante Jaqueline e pure il bel racconto di Bertina è sicuro che sono io stesso curioso di leggere degli altri punti di vista – ANCHE MASCHILI– e se questo tema è così di grande impatto forse ce ne potrebbero essere.
A parte i miei sogni a cui si legano le mie prime FANTASIE EROTICHE da adolescente, forse sarebbe anche interessante scoprire altri racconti sul rito antico del forare le orecchie che vengano da altri territori con tradizioni diverse da quella che ho raccontato io.
Cordiali saluti e grazie!
Beppe
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Sognare di bucare le orecchie di una ragazza Intervento di Bertina
Buonasera Marni,
sono la Bertina del sogno linkato all’interno dell’articolo qui sopra e chiedo scusa se mi “intrometto” fra i commenti non per raccontare un mio sogno, ma per RINGRAZIARE Jacqueline per il bellissimo racconto di uno spaccato di vita che, a partire da un sogno ricorrente, si è rivelato estremamente coinvolgente e ricco di implicazioni a vari livelli.
Altrettanto coinvolgente è la storia di intimità famigliare narrata da Beppe.
Conoscevo la tradizione di FORARE le ORECCHIE delle RAGAZZINE all’età della Cresima per metter loro i primi orecchini d’oro regalati dalla madrina, perché si usava anche qui dalle mie parti.
L’ho sentita raccontare, ma mai nel modo vivo con cui Beppe ha saputo renderne il fascino attraverso dettagli ed emozioni.
Orecchini e foratura delle orecchie La FASCINAZIONE MASCHILE
Vorrei rassicurare Beppe, perché mi sento di ipotizzare che sia MENO SOLO di quello che immagina: gli uomini notano la sensualità degli orecchini su una donna (orecchini simbolo di sensualità come ben evidenziato da Marni) e trovano SEXY l’atto della foratura tanto che mio marito, quando in seguito al mio sogno gli ho detto di stare valutando l’idea di farmi bucare le orecchie, mi ha subito risposto che trovava la cosa “sexy”!
E’ stato felice di accompagnarmi a fare i buchi, emozionato quanto e forse più di me, ed oggi conferma ancora questa convinzione.
Trovo molto interessante la proposta di mettere il racconto di Beppe in evidenza sia per stimolare altri punti di vista maschili su questo argomento, sia perché anche a me pare degno di approfondimento l’intreccio fra SIMBOLISMI e TRADIZIONI diverse legate al territorio.
Per questo invito Beppe a raccogliere l’invito acconsentendo alla pubblicazione dell’articolo.
Un caro saluto a voi tutti Bertina
Sognare di BUCARE le ORECCHIE di una RAGAZZA Intervento di Jacqueline
Buongiorno Marni,
se mi è consentito anche io mi intrometto, perché penso che sia molto interessante il discorso che si è avviato sulle DIVERSE TRADIZIONI legate ai territori che è stato introdotto da Beppe.
Le diverse TRADIZIONI
Avendo parlato con numerosissime clienti ai bei tempi in cui avevo il negozio mi sento di potere affermare che di solito qui in Italia, finché c’è stata l’usanza che erano i genitori a decidere di far bucare le orecchie alle figlie:
- al centro e sud si facevano in età piccolissima e le bambine non potevano ricordare
- MENTRE qui al nord era più frequente farlo già a un’età in cui se ne conserva un ricordo ben vivo: a volte bello come raccontato da Beppe, ma a volte no, perché vissuto come qualcosa di imposto e doloroso, anche se poi molte hanno rivalutato il piacere di avere i buchi da adulte.
Tante venivano da me a farseli rifare perché ne avevano avuto il RIFIUTO ed avendo smesso di mettersi gli orecchini i buchi si erano chiusi definitivamente.
Qualche volta riuscivo a riaprirglieli con santa pazienza ed infilando piano piano un orecchino ben disinfettato, dopo avere risciacquato a lungo i lobi con acqua calda.
Direi che l’usanza di far bucare le orecchie alle bambine si è mantenuta più a lungo nelle località di provincia e al sud, invece nelle città si era smesso già prima della guerra e per tanto tempo c’è stato proprio un PREGIUDIZIO NEGATIVO rispetto ai lobi forati.
Infatti ho conosciuto donne che pur avendo i buchi si sono messe per tanti anni soltanto orecchini con la clip perché se ne vergognavano!
La tradizione siciliana di forare le orecchie
C’è però una usanza che mi è stata raccontata da mie clienti della Sicilia, in particolare due sorelle siciliane, mi hanno spiegato che era usanza che a fare i buchi erano le levatrici (poi anche le ostetriche degli ospedali lo facevano per arrotondare le entrate) che andavano a casa a forare i piccoli lobi della neonata dopo appena pochi giorni o poche settimane dalla nascita.
E non usavano un ago, ma direttamente il gambo appuntito di orecchini fatti appositamente, che i genitori compravano nelle gioiellerie e che in siciliano si chiamavano « percia aricchi » (spero di averlo scritto giusto) un nome che trovo curioso, perché assomiglia al francese « perce-oreilles » ossia « buca orecchie ».
Questi orecchini piccoli e leggerissimi la bambina se li portava per tutta la sua infanzia e a volte venivano poi trasmessi ad una figlia o ad altre bimbe della famiglia.
Certe volte queste due clienti e amiche siciliane mi è successo anche di sognarle.
Una delle due aveva buchi perfetti, ma all’altra erano rimasti troppo arretrati sul lobo. Purtroppo può succedere se si forano lobini di bimbe ancora troppo piccole: il buco che sembrava ben fatto si ritrova spostato quando poi l’orecchio cresce.
Questa donna mi aveva chiesto di rifarle i fori nella posizione giusta, ma i due fori originali aveva continuato ad usarli come se fossero stati i suoi secondi buchi !
Le stavano bene ed è stata fortunata, però facendo i buchi alle bambine solo quando loro stesse ne sono davvero convinte, come facevo io, questo rischio non si corre, perché la forma del lobino è già quella definitiva.
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Un’ultima CURIOSITA’ sul significato di forare le orecchie
Spero di non essere stata inopportuna e se lo sono stata ti chiedo scusa Marni, ma ho un’ultima CURIOSITA’ sul SIMBOLISMO di questa tradizione:
Non trovi che l’orecchino, se indossato da una bambina e se è un modello discreto e adatto all’età, non ispira affatto sensualità o seduttività precoce, ma solo tenerezza e delicatezza?
A me non era mai venuto da accostare la sensualità al concedere i primi orecchini ad una bambina e sono rimasta un po’ sconvolta dall’accostamento della foratura del lobo alla deflorazione, perché pur avendo forato orecchie a migliaia in tanti anni non ci avevo mai riflettuto.
Eppure questa analogia è così evidente!
Come si conciliano queste cose apparentemente così contraddittorie?
Forse ti ho raccontato troppe cose e mi scuso se ho approfittato del tuo tempo, però mi piace raccontare ed è un’occasione più unica che rara incontrare una persona come te che ha sviscerato un aspetto importante della mia vita professionale e personale in modo così profondo da sorprendere anche me!
Risposta di Marni a Jacqueline
Cara Jacqueline, dopo questi vostri racconti ed esperienze trovo significato chiudere l’articolo tornando al punto di partenza, ovvero al simbolismo del rituale antichissimo di forare le orecchie.
Mi chiedi come si conciliano i significati sensuali e sessuali dell’orecchino quando viene indossato da una bimba.
Io penso che, anche in questo caso, l’orecchino sia sempre un simbolo del “femminile”e vederlo in sogno nelle orecchie di una bimba, pur con tutte le variabili del caso, alluda alla sua “tenera” femminilità, ma sia anche una sorta di simbolo di APPARTENENZA al mondo del femminile.
Un po’ come se l’inconscio dicesse alla sognatrice: “Anche la tua bimba fa parte di questo mondo, anche lei vivrà le esperienze del femminile, comprese quelle legate alla sessualità”.
E la bimba può essere una bimba reale, figlia o conoscente, oppure essere la bimba interiore, l’energia del proprio Puer aeternus che forse si presenta nel sogno con l’orecchino perché c’è bisogno di portare l’attenzione su aspetti della sua vulnerabile “femminilità”che devono essere considerati e protetti in situazioni non idonee, pericolose,“adulte“.
Ma una bimba con l’orecchino nei sogni può anche mettere in luce abusi subiti, abusi non specificatamente sessuali, ma che possono ferire la sua innocenza.
Insomma le possibilità sono diverse e vanno sempre valutate a seconda del contesto e delle sensazioni provate dal sognatore.
Spero di averti risposto, ma ti ringrazio per tutte le tue considerazioni e anche per gli ulteriori racconti che per questioni di opportunità non ho inserito.
GRAZIE anche a Beppe e Bertina!
Nuovo commento di Beppe
Buongiorno Marni,
con riferimento alla tua risposta a Tito del 30 agosto volevo dire ancora una cosa a proposito dei buchi fatti alle ragazzine per la cresima, collegandomi al tema dell’ENTUSIASMO.
E’ vero, la foratura fatta in occasione della Cresima segnala una FASE di PASSAGGIO da un’età all’altra, però a me sembra interessante fare notare che all’epoca della mia gioventù non era una scelta, ma una cosa che toccava fare al raggiungimento di quella tappa.
Però ti assicuro che era qualcosa di SPECIALE e che tutte le ragazzine che ho visto – mia sorella e tutte le mie cugine – vivevano questo rito con un entusiasmo che superava la paura per il dolore che sapevano di dover sopportare e dopo ne erano veramente orgogliose!
Per questo motivo me lo ricordo come un evento che non veniva scelto, ma veniva vissuto consapevolmente ed era davvero bello anche per chi vi si sottoponeva e non solo per me che ne ero segretamente affascinato e ne avevo invidia, perchè per noi ragazzi la tappa della Cresima non era segnata da nessun evento così memorabile.
Con l’occasione di questa discussione ne ho parlato con mia sorella e, a distanza di tanti anni, mi ha riconfermato che si trattava di una cosa NON scelta e un pochino temuta, ma comunque desiderata fin da quando era toccato alle cugine più grandi.
Lei ricorda ancora benissimo il dolore che ha sentito e persino il rumore che faceva l’ago quando penetrava dentro il lobo, ma il momento più doloroso arrivava subito dopo col primo inserimento dell’orecchino.
Però di quel giorno conserva in cuor suo un caro e BELLISSIMO RICORDO, come anche della carissima zia che ha provveduto ad effettuarle i fori e della madrina che le ha regalato le prime anelline d’oro che utilizza ancora di tanto in tanto.
Forse è stato giusto abbandonare questa tradizione per lasciare che le ragazze scegliessero liberamente, però secondo me qualcosa si è guadagnato, ma qualcosa è anche andato perso e non so se è solo la nostalgia della gioventù che mi fa pensare così.
Voglio anche ringraziare TITO per il coraggio di condividere con noi le sue esperienze e fare sentiti complimenti alla signora JACQUELINE e un applauso alla nipote per i suoi primi orecchini!
Uno speciale grazie a Marni, cordiali saluti
Marzia Mazzavillani Copyright © Vietata la riproduzione del testo
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Prima di lasciarci
Caro sognatore, spero che le esperienze ed i racconti di questi lettori ti abbiano interessato e stimolato RICORDI legati a questo rituale che affonda nella notte dei tempi.
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Salve Marni. grazie per la tua gentilezza e per gli auguri belli che ci hai fatto. hai ragione non è stato facile rivelare a Elena quel che sentivo dentro di me sulla sua bellezza fatta di forza e di vulnerabilità mentre le venivano bucati i lobi delle orecchie, emozione sorprendente che è continuata nel vederle indossare gli orecchini. mi tremavano le gambe quando mi sono rivelato ma sono contento di esserci riuscito e lo è anche Elena.
I tanti commenti letti – anche insieme, come Paolo e Francesca ma con un tablet invece del libro – mi hanno chiarito molto ma non hanno attenuato la bellezza del mio turbamento davanti a questa novità.
ti vorrei invece raccontare di uno step ulteriore che sono riuscito a compiere questa volta avendo al mio fianco Elena come “complice”. come avevo già detto mia madre non si è mai fatta forare i lobi. però è stata una delle persone che hanno fatto a Elena più sinceri complimenti per quanto bene le stanno gli orecchini. così ieri approfittando del pranzo domenicale in famiglia mi sono di nuovo fatto coraggio e ho chiesto a mia madre se lei avesse mai considerato l’ipotesi di farsi fare i buchi per gli orecchini e la risposta è stata sorprendente. si, mia madre ci ha pensato eccome ma da adulta perchè ad un certo punto ad inizio anni 80 i lobi forati erano diventati l’ultima moda e nel giro di pochissimo tempo varie sue amiche o conoscenti si erano fatte praticare i fori (anche la madre di Elena se li fece circa in quel periodo infatti). in particolare mia madre ci ha detto che aveva preso seriamente in considerazione di fare i buchi appena prima di sposarsi nel 1983 ma ha rinunciato per non rischiare visto che ormai mancava troppo poco alla data delle nozze e non avrebbe fatto a tempo a lasciar guarire i fori e sostituire gli orecchini perforanti con quelli che avrebbe voluto mettersi con l’abito nuziale. poi in seguito non ha più realmente riconsiderato l’idea “per pigrizia” ma con il senno di poi dice che se ne è pentita cioè se tornasse indietro nel tempo probabilmente si farebbe anche lei i buchi.
in un certo senso, pur se non è stato intenzionale anche Elena si è decisa in vista del matrimonio perchè noi ci sposeremo in aprile 2025. non è questa una coincidenza curiosa?
Elena ha offerto a mia madre, se mai ne avesse voglia, di accompagnarla a forare i lobi ma lei dice che ormai non ha più di queste velleità. io che la conosco bene però ho capito che era molto lusingata dal solo fatto che Elena gliel’abbia proposto ma non credo proprio che accetterà alla sua età.
grazie per tutto. anche noi ti auguriamo un mondo di bene!
Buongiorno Roberto, prima di tutto gli auguri, pur precoci, per il matrimonio. Con queste premesse di amore e intimità fra di voi, sarà sicuramente felice. Ed Elena sarà una bellissima sposa con i suoi orecchini ai lobi 🙂 Grazie per aver condiviso con noi l’ulteriore step di questa tua-vostra esperienza che ha creato fra di voi un’ulteriore complicità. Chissà se tua mamma alla fine capitolerà (come ho visto succedere molto spesso anche alle signore di una certa età). Di certo l’offerta di Elena è stata dolcissima ed io credo che tua mamma l’abbia apprezzata. E chissà che suocera e nuora non arrivino a sfoggiare nuovi orecchini ai lobi proprio il giorno del matrimonio! Ci sarebbe tutto il tempo questa volta. Che ne dici? Può essere una proposta (un po’ provocatoria) da fare a tua madre? Al di là di questo ,sono molto felice per voi e vi rinnovo tutti i miei auguri di felicità. Un caro saluto ( anche alla mamma) Marni
Salve Marni, chiedo scusa se non si tratta prettamente di un sogno ma è attinente all’argomento. alcuni giorni fà mi trovavo in una località balneare con la mia fidanzata Elena. una passeggiata rilassata fra i negozi di fronte al lungomare l’ha ispirata a entrare in una gioielleria e farsi bucare le orecchie…. decisione presa a 29 anni – primo buco ai lobi.
lo scopo seduttivo degli orecchini per le donne mi è evidente ma, in realtà, ancor più seduttiva per me è stata la situazione inaspettata che ho condiviso con la mia fidanzata: vedere Elena così docile e indifesa sulla poltroncina,che si sottoponeva con un accenno di sorriso ad un intervento (in verità un pizzico doloroso)effettuato sui suoi lobi dalla commessa armata di apposita “pistola” mi ha suscitato un coinvolgimento sorprendente. Elena non avrebbe potuto far nulla di più sensuale. dopo le ho riservato tenerezze e fatto mille complimenti che l’hanno lusingata per la nuova aggiunta degli orecchini (le stanno realmente bene) però nella mia mente rimandano al sublime momento della perforazione dei suoi lobi praticata in gioielleria. poi penso continuamente a quando i fori saranno guariti e potrò accarezzarla toccandole i lobi ingioiellati, forse troverò anche il coraggio di chiederle se le posso infilare gli orecchini. pensavo di essere strano io ma ho letto qui delle esperienze che confermano sul valore erorico del gesto che è stato un fulmine a ciel sereno per me e sono sicuro che Elena non se ne rende conto. infine chiedo scusa se sono off-topic.
Buongiorno Roberto, tranquillo questi articoli sono dedicati anche a chi , come te ha vissuto particolari esperienze legate alla foratura delle orecchie. Sono felice che per te e la tua fidanzata questo rituale sia stato un momento così piacevole e coinvolgente e capisco la tua sorpresa nel sentirti così colpito ed emozionato. Tuttavia oltre a pregustare le emozioni che ti aspettano quando i buchi ai lobi saranno completamente guariti, dovresti condividere con Elena ciò che senti. Proprio perchè lei è così inconsapevole è invece importante che si renda conto del valore erotico che tutto ciò ha per te. Questo non farebbe altro che alimentare l’intimità e la complicità fra di voi. Un caro saluto e buon tutto Marni
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Buongiorno Marni, davvero grazie per la risposta e per avermi ospitato su questa interessantissima pagina…. e ti dico grazie anche da parte di Elena! dopo qualche giorno di titubanza e ripensamento infatti mi sono fatto forza e ho realizzato il tuo invito a condividere con lei ciò che sento e ciò che di inaspettato ho provato durante la foratura delle sue orecchie. ho anche condiviso con Elena la tua risposta e molte testimonianze di questa pagina. ho fatto bene perchè anche la condivisione è stata molto emozionante per entrambi e questa volta sorprendente per Elena che era realmente inconsapevole del valore erotico di ciò che ha fatto forandosi le orecchie a 29 anni, con una decisione apparentemente improvvisa ma che a quanto pare “bolliva in pentola” già da tanto tempo. è stata propiziata dall’atmosfera piacevole e rilassata della vacanza perchè il pensiero di bucare i lobi le metteva ansia. esserci aperti a vicenda con sincerità ci ha fatto fare un nuovo balzo nell’intesa di coppia e ora ci entusiasma pensare insieme anche a che orecchini potrà mettersi Elena quando i fori saranno del tutto guariti.
volevo però farti notare che per me l’eroticità di orecchini e fori si è rivelata a sorpresa come scoperta tardiva e improvvisa diversamente da tanti racconti “maschili” dove la foratura delle orecchie vissuta attraverso l’osservazione della propria madre o delle proprie sorelle è stata descritta come una specie di iniziazione [pre-]adolescenziale all’erotismo e ad un modo diverso di vedere il “femminile”. sarà perchè io sono figlio unico e mia madre non ha i buchi alle orecchie. ho invece un rcordo abbastanza vago di un periodo in cui le compagne di scuola arrivavano con i lobi forati e i primi orecchini ma era una delle tante cose del “crescere” che non ha colpito la mia attenzione in modo particolare. non quanto ad esempio lo spuntare nelle compagne di scuola della protuberanza del seno o l’evento dell’arrivo del ciclo mestruale di cui non si parlava apertamente con noi maschi. mi colpiva molto invece il fatto che le ragazze diventavano già “donne” quando noi tutto sommato eravamo quasi ancora “bambini” e forse per questo ho avuto relazioni con ragazze sempre un po più giovani di me compresa Elena.
un’altra differenza rispetto alle altre testimonianze maschili è che per me l’erotismo del gesto di farsi bucare i lobi delle orecchie non sta nell’allusione simbolica al coito e alla perdita della verginità che è sicuramente evidente ma in un altro aspetto che io trovo irresistibile. si tratta del “contrasto emotivo” fra la docilità indifesa e apparentemente fragile della donna che si sottopone volontariamente a questo atto un po doloroso e allo stesso tempo la forza, il coraggio e la bellezza che esprime. secondo me è un contrasto di emozioni che racconta tanto della “grazia” femminile. parlandone con Elena anche lei mi ha confermato una “ambivalenza” delle emozioni. per lei l’ansia che aveva e il breve dolore che ha provato non attenuano la gioia, la soddisfazione e la bellezza del gesto ma al contrario lo esaltano e contribuiscono al bel ricordo. esserci finalmente riuscita a 29 anni è stato significativo perchè le ha dato come un senso di “empowerment” e di “completezza” che non è solamente estetica. mi ha anche detto che l’esserci stato anch’io accanto a lei ha reso il momento veramente speciale. per me tutto questo è bellissimo ed è stata una rivelazione del tutto inaspettata. e ti rivelo che mentre Elena si affidava alla commessa della gioielleria anche io ho avuto la tachicardia descritta già da tanti altri: non accompagnata dall’ansia ma dal piacere inaspettato che mi procurava quel momento, in quell’istante senza neanche capire perchè.
un caro saluto – e grazie! – da noi due
Buongiorno Roberto, grazie a te per questa bella testimonianza. Sono veramente felice che tu abbia parlato con Elena 🙂 So quanto questa condivisione possa unire la coppia e rendere ancora più intimo lo stare insieme. Sei stato veramente bravo e coraggioso, perchè so anche non è così semplice rivelare ciò che si sente e che spesso non è così chiaro nemmeno a se stessi. Le emozioni che hai così ben descritto mi fanno pensare invece che ti sia chiarito il senso del piacere e del turbamento che hai avvertito. Vi vedo adesso leggere insieme i diversi commenti e sorrido. Vi auguro un mondo di bene 🙂 A presto Marni
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Salve Marni. Avevo letto già parecchio tempo fa gli articoli su questo argomento e anche se non si tratta di un sogno vorrei condividere con voi un’articolo che ho trovato molto interessante che è stato pubblicato nel bollettino della nostra Parrocchia nel Monferrato. L’autrice è un’ospite della RSA locale che tutti conosciamo perchè è stata maestra elementare di molti di noi che ne abbiamo sempre un bel ricordo. Buona lettura.
Giovanna
Quando erano ancora le mamme a bucare i lobi delle loro bambine
Durante il periodo fra le due guerre mondiali, molte tradizioni familiari assumevano un ruolo di grande importanza nella vita quotidiana. Tra queste tradizioni, c’era un rito che coinvolgeva le mamme e le loro bambine: il buco ai lobi delle orecchie sovente praticato in vista della Prima Comunione. Sembrerebbe un semplice gesto estetico, ma in realtà racconta molto sulla cura e l’amore materno di quei tempi.
In un’epoca in cui le convenzioni sociali spesso imponevano un rigido codice di comportamento, la decisione di bucare i lobi delle orecchie delle bambine era vista a volte come una sorta di rito di passaggio che mischiava sacro e profano, perché era anche un simbolo di femminilità e un modo per farle sentire grandi e importanti. Le mamme erano solite svolgere questo rito, spesso con grande orgoglio e affetto, fra le mura amiche e rassicuranti della propria casa.
Il momento del buco ai lobi delle orecchie poteva sembrare doloroso, ma le bambine si sottoponevano a questo rito di buon grado, desiderando ardentemente emulare le donne adulte che le circondavano. Era un’esperienza che mescolava un po’ di paura e un po’ di eccitazione, un modo per entrare a far parte di un mondo che sembrava un po’ magico e misterioso.
A differenza delle tecniche moderne, l’uso di un ago sterilizzato o di un perno non era all’ordine del giorno. Le mamme utilizzavano spesso oggetti casalinghi come spille da balia o bottoni, rendendo l’intero processo un po’ più improvvisato. Anche se oggi potremmo storcere il naso a questa pratica, all’epoca era comune e generalmente accettata.
Le mamme si prendevano cura del previo disinfettare l’oggetto utilizzato, e con grande attenzione e precisione bucavano l’orecchino nella carne morbida del lobo delle loro bambine. Il dolore era momentaneo, ampiamente compensato dall’amore e dalla cura che le mamme ci dimostravano in quel momento.
Dopo il buco avvenuto, le mamme infilavano un filo sottile o un filo dorato chiuso ad anello intorno al lobo dell’orecchio, in modo da preservare la ferita e lasciarla guarire adeguatamente in vista dei primi orecchini veri. Noi bambine eravamo solitamente incantate da questo ornamento e ci consideravamo importanti, come vere signorine.
Il buco ai lobi delle orecchie diventava un segno distintivo per le bambine e un modo per trasmettere valori culturali all’interno della famiglia. Era un gesto che trasmetteva appartenenza e che tracciava una linea chiara tra l’infanzia e l’affaccio verso l’adolescenza.
Oggi, questo tipo di pratica potrebbe sembrare vecchio stile o addirittura scomodo, ma il ricordo delle mamme che bucavano i lobi delle loro bambine rimane nel cuore di molte persone. Era una tradizione che rifletteva l’affetto e l’attenzione delle madri nei confronti delle proprie figlie e il loro desiderio di farle sentire importanti.
La vita reale nel periodo fra le due guerre mondiali era caratterizzata da una serie di tradizioni, alcune delle quali possono sembrare straniere e sorprendenti per noi oggi. Tuttavia, queste tradizioni riflettono il modo in cui le famiglie cercavano di preservare la forza dei loro legami e di trasmettere valori che consideravano importanti. E anche se il buco ai lobi delle orecchie potrebbe sembrare insignificante, per queste bambine rappresentava un segreto condiviso di amore materno.
Pierina G. 89 anni
Buonasera Giovanna e grazie infinite per avere condiviso qui il bel racconto della maestra Pierina. E’ una testimonianza preziosa di un’epoca ormai passata in cui il rito e la tradizione erano riconosciute e avevano un’importanza “formativa” nella vita delle piccole donne. E il forare le orecchie era ancora un rito di passaggio. E’ molto bello ciò che Pierina dice in fase di chiusura:”per queste bambine rappresentava un segreto condiviso di amore materno“. E anche un passaggio del testimone rispetto alla femminilità. Spero che tu abbia modo di comunicare con Pierina e di esprimerle i miei ringraziamenti e la mia ammirazione. Un caro saluto Marni
Buongiorno Marni. Grazie a te per aver condiviso il racconto di Pierina. Faccio volontariato come animatrice nella RSA dove risiede e le ho letto i tuoi ringraziamenti e la tua ammirazione assieme alla tua risposta che le hanno fatto molto piacere. Le avevo anche chiesto il permesso di poter condividere in Rete la sua memoria che parla di una vecchia consuetudine familiare di cui era stata protagonista anche mia mamma che era solo di qualche anno più anziana di Pierina e che non c’è più.
Ho chiesto anche a Pierina a cosa servivano i bottoni perchè non ne avevo un’idea. Mi ha detto che alcune bambine chiedevano alla loro mamma di far pendere un bottone decorativo dal filo che veniva infilato nell’oreccho e legato ad anello dopo aver fatto il buco con la spilla che poi le bambine dovevano mantenere per i primi giorni per fare in modo che si formasse il buco prima di infilarci poi i veri orecchini che di solito venivano regalati in vista della cerimonia.
Gli orecchini della Prima Comunione di mia mamma li abbiamo passati a mia figlia che aveva già i buchi perchè mi aveva chiesto di farglieli fare come regalo per la promozione in Seconda elementare. Mia figlia li usa ancora questi piccoli orecchini a monachella e bene che le stanno. Da bambina prima di mia mamma li aveva già portati mia nonna. Invece io faccio parte di una generazione dove i buchi alle bambine non si facevano più e me li sono fatti fare dopo un milione di ripensamenti che avevo già 30 anni ma poi mi sono accorta che ne valeva la pena. A me e a mia figlia i buchi ce li ha fatti l’orefice che una volta li faceva lui a tutte con la pistola. Qui da noi di nuovo quasi tutte le bambine hanno già i buchi alle Elementari ma adesso a farglieli è la farmacista che è mia amica e mi ha regalato il terzo buco quando ho compiuto 50 anni.
Un caro saluto a te da me e da Pierina,
Giovanna
Cara Giovanna grazie per questi saluti! E grazie per avere letto a Pierina ciò che ho scritto. La sua è una testimonianza preziosa, è “cultura” che va salvaguardata, per cui avere qui sulla Guida Sogni i suoi ricordi è un vero onore per me. Inoltre è la prima volta che sento parlare di questa usanza di infilare un bottone decorativo dal filo che pendeva dal nuovo foro nei lobi. Molto interessante ! Ma è preziosa anche la tua testimonianza e la storia che riguarda te e tua figlia. Penso che sia molto fortunata a indossare le monachelle che le arrivano dalla bisnonna. Un po’ l’invidio. A me sarebbe tanto piaciuto avere un ricordo di questo tipo. Un modo per ricordare sempre il proprio DNA femminile.Le donne che ci hanno preceduto e che sono parte di noi e della nostra storia. Tutto questo in un bellissimo simbolo. 🙂 Un caro saluto a voi Marni
Gentilissima Marni buona domenica.
Ho 57 anni e seguo da più di un anno questa pagina che dal sogno di Beppe ha raccolto moltissime testimonianze maschili e che adesso si è ravvivata. Penso che sia giusto aggiungere anche la mia,
Questa pagina ha avuto il grandissimo merito di farmi capire di non essere l’unico uomo a custode di un segreto inconfessabile, cioè l’attrazione per orecchini e fori ai lobi delle donne. Grazie alla lettura di alcune testimonianze ho preso il coraggio di “confessarmi” con mia moglie parlandole apertamente di questo segreto. Ci vuole forza e coraggio per compiere questo passo ma ne vale la pena perchè l’intimità di coppia ne trae grande beneficio e penso che come mia moglie anche altre donne resteranno stupite favorevolmente dall’attenzione del proprio compagno verso aspetti ritenuti così prettamente femminili.
Come hanno già raccontato benissimo altri uomini prima di me anch’io ho scoperto il turbamento che mi creavano gli orecchini attraverso mia madre, anche per me è stato l’argomento dei primi sogni a sfondo erotico e ci vedo tutt’ora una componente erotica innegabile, ed anch’io ho sentito per quasi tutta la mia vita quel senso di imbarazzo, tachicardia e ansia ogni volta che veniva toccato da qualcuno questo argomento in mia presenza per timore di essere scoperto nei miei segreti più reconditi ed inconfessabili.
Non mi ricordo quando ho realizzato che alcune donne avevano i lobi forati apposta per mettersi certi tipi di orecchini ma ai tempi della mia infanzia le donne più emancipate e più alla moda non avevano i lobi forati ma si mettevano gli orecchini a clip come mia madre.
Mi ricordo invece esattamente quando è stato il momento in cui ho sentito per la prima volta il fascino della cosa. Eravamo in una trattoria per un pranzo domenicale insieme ad un’altra famiglia di amici dei miei genitori ed io avevo appena compiuto 12 anni (quindi eravamo nel 78) ed ero seduto a tavola di fronte a mia madre ed alla sua amica. Quest’ultima ha notato gli orecchini nuovi che sfoggiava mia madre quel giorno, dei “mezzi cerchietti” argentati di piccolo diametro ma abbastanza spessi Erano a clip ma li ricordo belli, effettivamente un po’ nascosti dai capelli potevano anche dare l’illusione del lobo forato. Sono rimasto basito quando l’amica di mia mamma le ha detto: “ma che belli i tuoi orecchini, vero che sono a buco?” Per la prima volta ho sentito dire “a buco” come se fosse un pregio! e mia madre le ha fatto vedere che erano a clip ma ricordo perfettamente la sua espressione a metà fra il lusingato per il complimento ai suoi orecchini nuovi e ll disappunto che la sua amica potesse aver addirittura immaginato i suoi lobi forati, una cosa che non si addiceva ad una donna moderna e laureata come mia madre.
Ho incominciato a farci su delle fantasie e il giorno dopo a scuola mi sono fatto coraggio e in un momento in cui mi sembrava che nessun altro ci ascoltasse ho fatto ad una delle pochissime compagne con gli orecchini nei lobi forati la fatidica domanda: “ma ti hanno fatto male quando ti hanno bucato le orecchie?”. Deludente la risposta ricevuta: “nooooo…… ero talmente piccola!”, mi sono fatto spiegare da lei e ne ho dedotto che in qualche famiglia succedeva che alle femminucce, chissà perchè e chissà come, questi fori glieli facevano da neonata. E non mi sembrava neanche una fortuna ritrovarseli fatti perchè era una cosa che ti marchiava come classe sociale bassa o lasciava intuire un’origine più paesana che metropolitana. Nel mio ragionamento ingenuo questa foratura dei lobi doveva essere una cosa così atrocemente dolorosa che o te la facevano quando eri così piccina da non capire e non poterti opporre oppure non se ne parlava più. D’altronde non avevo a disposizione altre fonti da cui documentarmi senza rischiare di venire allo scoperto.
Tutto però cambia appena l’anno seguente, nel 79 io avevo 13 anni in piena tempesta ormonale. Una sera eravamo a tavola e mia madre racconta a mio padre che nella profumeria della via dove abitavamo “adesso fanno anche i buchi nelle orecchie a quelle che non ce li hanno”. A questa frase di mia madre mi si è intraversato il boccone e mi mancava il respiro. Questa profumeria io la conoscevo bene perchè ci ero stato tante volte insieme a mia madre che era in confidenza con la proprietaria. Il giorno successivo sbirciando la vetrina ho identificato in bella evidenza la locandina che ricordo perfettamente: “Forate gratis i lobi delle vostre orecchie!” e scritto più in piccolo sotto “con l’acquisto di un paio di orecchini a perno alla moda”. In pratica non era gratis per niente, ti compravi dalla profumiera i pre-orecchini e compreso nel prezzo lei te li sparava nei lobi.
Solo due o tre settimane dopo sono sceso insieme a mia madre per aiutarla a fare spesa nei negozi di quartiere come usava ancora a fine anni 70, passiamo davanti alla famosa profumeria e mia madre si gira verso di me e mi dice: “cosa dici, me li faccio fare i buchi per gli orecchini?”, avevo il cuore che batteva a mille, non so cosa le ho detto in risposta tale era l’imbarazzo del momento ma è chiaro che lei aveva già deciso e non aspettava certo di sentire la mia risposta. Ha continuato a rimirarsi la vetrina per qualche attimo, mi ha detto “guarda quanti orecchini belli ci sono adesso, ma bisogna avere i buchi per poterseli mettere” e poi “dai, entriamo che me li faccio fare!” ho tutto ancora scolpito nella memoria. Dai discorsi con la profumiera ho capito che mia madre era già andata a informarsi ma prima di procedere si era premurata di parlarne con mio padre per essere sicura che anche lui gradisse. Aveva ricevuto il semaforo verde e quindi eccoci qua, in quell’ambiente olfattivamente particolare, profumi che per me restano legati a quel momento. Mentre mia mamma veniva condotta attraverso le fasi rituali incominciando dalla scelta dei pre-orecchini “alla moda” che ha voluto lisci, dorati, senza brillantino, io cercavo di contenere le mie emozioni forti per non darle a vedere, però mi sono fatto pizzicare dalla profumiera che mi ha chiesto “ma cos’hai? sei in ansia per tua mamma? non aver paura che è solo un attimo, adesso le facciamo due orecchie bellissime”.
Con mia mamma fatta accomodare sullo sgabellino, con i puntini già segnati sui lobi ed uno specchio in mano per approvare il posizionamento, io ero tentato di uscire dal negozio per trovare requie ma c’era un’altra parte di me che non si sarebbe persa per nulla al mondo la visione dell’eccitante momento clou del rituale, lo sparo dei pre-orecchini perforanti con la pistola apposita. Infatti sono rimasto e quel momento così inspiegabilmente erotico si è poi riverberato in tanti sogni notturni e ad occhi aperti. Fortuna che dopo mia madre era così su di giri da non notare quanto io fossi “strano” e sopraffatto da ciò che mi aveva appena fatto vivere. Mi ricordo bene la profumiera che continuava a dirmi “guardala, guarda come è bella tua mamma con questi orecchini a perno, questi sono all’ultima moda !” ed io annuivo con un sorriso sforzato perchè tanto non sarei riuscito a dire niente. Per almeno un paio d’anni non ho più messo piede in quella profumeria perchè mi vergognavo ma più ancora mi vergognavo di avere sentito pulsioni erotiche per una situazione che coinvolgeva mia madre, ciò mi faceva sentire sporco, esattamente come hanno già fatto notare altri che hanno vissuto una situazione analoga.
Il momento clou dello sparo dei pre-orecchini perforanti l’ho trovato simile ad una tortura medievale evidentemente dolorosa anche se sopportata da mia madre col sorriso in uno stato di entusiasmo quasi infantile. Un affascinante, irresistibile mix di contraddizioni così eccitante per me che guardavo ma anche razionalmente inspiegabile, ineffabile. E’ una scena che mi sono sognato e risognato innumerevoli volte e nei sogni spesso è ancora più eccitante perchè non sento la costrizione di dover soffocare le mie pulsioni come invece è stato nella realtà accaduta.
Questo è stato l’inizio di pulsioni che sento tutt’ora anche se con atteggiamento mentale molto più maturo e consapevole. Fin da subito mi è stato evidente che questi nuovi orecchini “alla moda” infilati attraverso il lobo erano molto più belli da vedere ed anche molto più sensuali, direi “carnali”, però non mi capacitavo dell’entusiasmo con cui le donne accettavano di farsi torturare le orecchie con una sparachiodi per il privilegio di riuscire ad indossarli.
Dalla mia esperienza e da tante altre simili che ho letto mi rimangono alcune domande:
* Perchè sono/siamo turbato/i solo dagli orecchini e dai lobi forati delle donne mentre l’orecchino maschile non mi dice niente? Non ho mai neanche pensato all’ipotesi di mettermi l’orecchino anche se quando ero ragazzo andava di moda.
* Perchè dell’orecchio femminile mi/ci turba solo il lobo forato e non altre parti dell’orecchio? Oggi viene forato comunemente tutto il padiglione auricolare ed i fori in altre parti dell’orecchio a volte mi piacciono esteticamente ma non riesco a vederci niente di altrettanto sensuale, non mi provocano lo stesso turbamento del foro al lobo. Lo stesso vale per gli altri piercing, non mi dispiace affatto quello laterale al naso che ha la ragazza di uno dei miei figli ma non mi turba per nulla. Mi sembra che implicitamente questo focalizzarsi sul lobo valga per quasi tutte le altre testimonianze maschili.
L’unica parte anatomica che, personalmente, mi provoca un turbamento simile al lobo è idealmente il piercing ai capezzoli che mi ha fatto sussultare la prima volta che l’ho visto su una ragazza che prendeva il sole in topless forse già più di 20 anni fa e qualche volta il mio inconscio ci ha ricamato sopra dei sogni erotici.
Ultima considerazione: dagli studi d’antropologia all’università ho realizzato che, al pari di tutti i piercing, anche il semplice e tradizionalissimo forellino al lobo dell’orecchio è da considerare a tutti gli effetti una “mutilazione a scopo ornamentale”. Se ci rifletto mi sembra quasi impossibile che sia stata così integrata da una società come quella attuale e che sia così socialmente accettato e, ormai, persino socialmente auspicato almeno per le donne. Di sicuro gli orecchini ai lobi femminili hanno una magia senza pari fra gli accessori moda e questo credo che sia vero a prescindere che si sia consapevoli o meno delle valenze simboliche ed erotiche.
Chiedo scusa se sono stato ripetitivo rispetto a quanto già scritto da altri. Grazie.
f.
Buonasera Francesco, piacere di conoscerti e grazie per il tuo contributo a questo tema con il racconto della tua esperienza. Mi pare che si comincino a delineare alcuni punti comuni per questa forma di attrazione del sesso maschile verso i buchi alle orecchie delle donne. L’attenzione verso questa esperienza vissuta dalla madre o dalle sorelle, quindi dal femminile più vicino che colpisce la fantasia, ma che resta inconfessato ed ingigantisce dentro, ampliandosi poi con le pulsioni sessuali dell’adolescenza fino a radicarsi profondamente nel giovane adulto. E, come tutti sappiamo più le cose sono nascoste e segrete più acquisiscono potere. E questo potere provoca spesso vergogna e chiusura. Solo parlare di quello che si è vissuto, provato, pensato libera da questo senso di “segreto” (pruriginoso, gradevole/ sgradevole, ansiogeno). Tu hai capito che parlare è una liberazione e hai seguito la via della condivisione e dell’intimità con la tua compagna. Hai avuto l’intuizione giusta e l’hai seguita. Quanto alle tue domande finali posso dirti quello che penso io (che non è necessariamente la verità, ma solo il mio parere). Io credo che tu sia turbato solo dal foro ai lobi femminili perché il tuo imprinting è stato femminile e perché tutto il corollario della tradizione del foro a cui un bambino può avere accesso durante la crescita è prettamente femminile. Questo determina uno schema mentale che si imprime fortemente nel ricordo (e nell’inconscio) e condiziona anche questo tipo di attrazione. Perché sei attratto solo dal foro nel lobo e non in altre parti dell’orecchio? Per la stessa ragione, a essere forati un tempo erano generalmente i lobi perché più visibili, più vicini al volto che gli orecchini potevano illuminare e valorizzare. Inoltre i lobi, che per la loro consistenza morbida cedevole e per le sensazioni erotiche che risvegliano e si associano al simbolismo sessuale della penetrazione. Condivido solo in parte l’affermazione che piercing e altri fori siano mutilazioni a scopo ornamentale, a mio parere hanno una valenza più ampia che riflette gesti e bisogni arcaici che restano iscritti nel nostro DNA psichico e che hanno un significato a volte legato al cambiamento di status (vedi riti di passaggio tribali o l’orecchino portato dai marinai a definire la loro condizione o come forma di superstizione), a volte alla trasgressione delle regole del contesto sociale, a volte semplicemente per moda e imitazione. Ma anche quando è pura imitazione dietro ai fori alle orecchie si può intuire un retaggio collettivo che spiega il piacere e il senso di appartenenza che provoca. Sono naturalmente solo considerazioni che andrebbero ulteriormente approfondite. Un caro saluto e buona giornata marni
Gentilissima Marni, buongiorno e grazie davvero per la risposta completa e direi MOLTO illuminante.
L’ipotesi dell'”imprinting” femminile che forgia l’immaginario infantile attraverso le figure femminili più vicine mi sembra molto convincente. Spiega perfettamente la fascinazione per orecchini e fori ai lobi femminili di Beppe, attraverso cugine e sorelle, in un contesto rurale dove era prassi per tradizione consolidata. Ma spiega perfettamente anche l’esperienza mia e di altri uomini (non a caso all’incirca miei coetanei) che avevano già raccontato la propria esperienza. Fra gli uomini della mia generazione è molto probabile che la fascinazione per il rituale della foratura sia arrivato attraverso le nostre madri perchè stiamo parlando di donne nate fra la fine degli anni 30 e gli anni 40 che per motivi culturali non avevano avuto i lobi forati da bambine/ragazze ma hanno poi scoperto questa pratica ormai da adulte, sposate e madri solo quando verso la fine degli anni 70 gli orecchini a perno sono diventati attuali ed è arrivata nei negozi la foratura a pistola. Così proprio in quel periodo moltissime donne, almeno le più attente alle tendenze della moda che però non avevano i fori come mia madre, hanno ben deciso di andare a farseli fare. Oppure hanno valutato seriamente questa possibilità anche se poi non se la sono sentita di arrivare al dunque ma ne hanno comunque parlato in casa, sempre senza neanche rendersi conto di stare incidendo profondamente sull’immaginario dei loro figli.
Una cosa che io trovo straordinaria e affascinante del rituale della foratura dei lobi femminili è che da un lato provoca turbamento in parecchi maschi, dall’altro non lascia per niente indifferenti le donne che vi si sottopongono: per ognuna resta un evento speciale che non si dimentica più. Mi ricordo bene che mia madre quel giorno che si è fatta forare i lobi in profumeria era sovraeccitata ed entusiasta come una bambina. Ma anche mia moglie, dopo che mi sono aperto a lei con le mie più intime confidenze, mi ha raccontato (ed è stato bello ascoltarla) di quanto è stato entusiasmante in adolescenza andare a farsi forare i lobi insieme alle sue due amiche più care, farsi coraggio a vicenda e condividere l’emozione di un rituale di amicizia che unisce. Nel suo caso è stata anche una prima grande manifestazione di indipendenza per la disubbidienza di rientrare a casa coi lobi forati e mettere sua madre di fronte al fatto compiuto. Mia suocera è una donna molto rigida: al contrario di mia madre, è sempre stata categoricamente contraria alla “barbarie” del forarsi le orecchie e si era arrabbiata moltissimo con la figlia. Col tempo si è molto placata, basti dire che quando mia moglie si è laureata le ha regalato i punti luce col brillantino ma non ha mai voluto forare i suoi lobi, mia suocera dei fori ne ha proprio il rifiuto.
L’ennesima conferma che i lobi forati smuovono qualcosa di speciale anche nelle donne l’ho avuta solo poche settimane fa con la Prima Comunione di una bambina nostra parente: il regalo del primo vero paio di orecchini e la promessa dei genitori di portarla presto a farle forare i lobi le hanno acceso un entusiasmo veramente fuori dal comune: oggi la tappa del “fare i buchi” e dei primi orecchini è proprio una cosa che le bambine sognano di raggiungere. Mi piace la tua definizione di “bisogno arcaico iscritto nel nostro DNA psichico” perchè spiega perfettamente. E chissà che anche per mia suocera (un caso tutt’altro che isolato nella sua generazione) la repulsione non sia che l’altra faccia della stessa medaglia dell’attrazione.
Tutto questo mi affascina e lo trovo straordinario. Perciò sono anch’io d’accordo con te sul fatto che i fori alle orecchie vanno considerati molto più della limitativa (e sgradevole) definizione antropologica di “mutilazione a scopo ornamentale”. Quando la docente ce lo aveva spiegato ero impressionato dal pensare improvvisamente a gran parte della popolazione femminile come a delle “mutilate” e mi turbava il pensiero di aver assistito alla “mutilazione” di mia madre. Effettivamente a rigore si tratta davvero di “mutilazione” ma in questo caso direi che è una mutilazione bellissima. Ma non soltanto esteticamente, anche e soprattutto per le stratificazioni simboliche, storiche e culturali che si porta dietro e per come viene sentita e vissuta da chi vi si sottopone che quasi sempre la annovererà fra le memorie formative anche senza essere consapevole del motivo.
Ultima annotazione: superata con la maturità la vergogna per il turbamento erotico che sentivo, penso che mia madre senza neanche rendersene conto, mi abbia fatto un gran bel regalo a coinvolgermi insieme a lei nel vivo di un rituale femminile così ricco e affascinante, nonostante l’imbarazzo con cui ho affrontato la situazione. E sottolineo che aver trovato il coraggio per aprirmi sinceramente con mia moglie è stata una bellissima evoluzione che ha arricchito entrambi ed approfondito la nostra già bella intesa di coppia. …e che bello è stato poi regalarle un paio di orecchini come un codice segreto fra noi. Aprirsi con sincerità è un passo che richiede coraggio ma invito tutti a farlo perchè ne val bene la pena.
Grazie Marni, grazie a Guida Sogni ed ai lettori che mi hanno preceduto.
f.
Buongiorno Francesco, grazie nuovamente per le tue considerazioni e per il tuo invito agli altri lettori che hanno avvertito o avvertono lo stesso tuo turbamento e fascinazione. Invito che io rilancio ad aprirsi con sincerità con la propria compagna o anche a scrivere e confidarsi in questo spazio che raccoglie ormai una community fidata di persone con il medesimo interesse. Un caro saluto a te e alla tua partner. Buona giornata 🙂 marni
Buongiorno Marni.Allora ieri pomeriggio abbiamo fatto questi buchi alle orecchie di mia nipote e sono venuta per raccontare la della nostra esperienza come avevo promesso.E’ stato bello,emozionante,credo che la foratura dei lobi sia un regalo magnifico da fare ad una nipote che compie 13 anni ed ha piacere di riuscire a mettersi gli orecchini appena ricevuti per la cresima.Dopo che l’ho gia’ fatto in privato voglio ringraziare anche pubblicamente Jacqline che qui e’ una beniamina di tutti e che e’ sempre strepitosa come me la ricordavo,per i consigli preziosissimi che mi ha dato per orientare la scelta del posto in cui andare a fare questi buchi e per averne la migliore cura in seguito.E’ bello sapere che anche nei lobi di mia nipote c’e’ lo zampino della donna che aveva bucato i miei tanti anni fa’.Per fortuna che Jacqeline mi ha anche avvisato che adesso c’e’ modulo per il consenso che lo deve firmare per forza un genitore cosi’ ho potuto mandare mio figlio a farlo in anticipo dopo che mi ero gia’ messa daccordo con la proprietaria della gioielleria che ho scelto perche’ fora i lobi con lo stesso tipo macchinetta (a cartuccia sterile)che impiegava Jacqeline in anni recenti e che mi e’ sembrata,anche dalle reazioni di mia nipote,un bel passo avanti a paragone della pistola che mi ricordavo io,ed i foralobo non sono piu’ dei preorecchini da non piu’ usare dopo ma gia’ degli orecchini veri e belli da vedere infatti le sferette d’oro scelte da mia nipote sono veramente graziose alle sue orecchie,davvero le stanno un amore,l’ha ammesso anche mia nuora che e’ una donna che gli orecchini se li mette raramente pur avendo i buchi,ma un ricordo mica tanto bello di quando glie li hanno fatti,che credo fino adesso aveva frenato la figlia dal farseli.Vedremo se con una figlia felicemente orecchinata le tornera’ la voglia di usare di piu’ questo accessorio bellissimo.Mia nipote invece e’ rimasta entusiasta per gli orecchini,per l’esperienza,per il bel pomeriggio che abbiamo passato insieme,insomma per tutto.E pensare che quando siamo entrate nella gioielleria mi ha sussurrato nell’orecchio che si sentiva un pochino nervosa ma credo che sia normale perche’ anch’io lo ero quel giorno che sono entrata nella profumeria di Jacqeline e me lo ricordo ancora come se fosse ieri,ma anche quello fa’ tutto parte del gioco e rende tutto piu’ emozionante.Bellissima e indimenticabile la soddisfazione di quando ti guardi la prima volta allo specchio con gli orecchini infilati anche se hai i lobi a fuoco.Pero’ una volta il momento realmente doloroso era lo sparo della pistola che pizzicava secco.Adesso che e’ piu’ dolce mia nipote dice che non ha sentito quasi niente anche se poi dopo ha sentito anche lei i lobi caldi ma sempre felice e sorridente.La gioielliera che ha eseguito la foratura e’ stata molto brava e molto attenta.Faccio notare una raffinatezza (che mi aveva detto anche Jacqeline di tenerne conto),osservando bene i lobi di mia nipote ha segnato il puntino dove forare considerando di lasciarle lo spazio nei lobi per ancora 1 o 2 buchi in piu’ se in futuro avra’ piacere di farsene ancora aggiungere degli altri.Domani festeggeremo in famiglia il compleanno e siccome e’ anche la festa della mamma faccio gli auguri a tutte le mamme!!.Grazie Marni,grazie Jacqeline,un salutone e in bocca al lupo anche a Bruno e compagna.
Buonasera cara Riccarda e grazie per aver condiviso l’esperienza che hai vissuto con la tua nipotina. Sono felicissima che Jacqueline abbia potuto indirizzarti, che ti abbia dato le indicazioni giuste per far sì che tutto andasse liscio e la giornata fosse perfetta. Come è stato da quello che racconti. Ho immaginato il sorriso felice della tua nipotina 🙂 e la tua soddisfazione. sono momenti che non dimenticherete, ne sono certa. Un abbraccio forte a voi due e un grazie indiretto alla nostra fata Jacqueline. Marni
Buongiorno Marni e buongiorno Bruno. Mi permetto di intervenire perché per quanto mi riguarda ci sono diversi aspetti interessanti del bel racconto di Bruno ma prima di entrare nel dettaglio voglio dire che sono sempre molto colpita da queste confessioni « al maschile » al riguardo dei lobi forati ( o non forati ) delle donne : pur avendo bucato le orecchie per tanti anni nel mio lavoro non ne avevo colto la carica simbolica ed erotica che ho visto attraverso alla finestra speciale della Guida Sogni. Anch’io nel mio lavoro ho sempre promosso con entusiasmo la foratura delle orecchie, sempre però mettendo l’accento su « eleganza e stile » a cui gli orecchini contribuiscono senza dubbio anche se il loro valore sensuale e seduttivo è chiaro più che in altri accessori e pur sapendo che il lobo è una zona erogena. Le confessioni maschili come quella di Bruno però mi spiegano un aspetto dell’attenzione speciale ( sottolineo : anche molto amorevole e tenera ) che ho visto diverse volte nei bambini che assistevano alla foratura delle orecchie della loro mamma ( o sorella ) o di fidanzati e mariti che accompagnavano la loro bella a fare i buchi.
Dai racconti maschili su Guida Sogni mi colpisce che l’attrazione di tanti uomini per gli orecchini delle donne si sviluppa presto già da bambini con l’osservazione delle loro mamme e sovente anche delle sorelle. Gli aspetti erotici collegati agli orecchini sorprendono però secondo me non bisogna vederci niente di negativo in questo ma prendere atto dell’importanza simbolica che hanno gli orecchini, che forse ci può spiegare perché il rito della foratura è sempre così « sentito » anche nella nostra società moderna che aveva cercato di eliminarlo ma non c’è riuscita. Per anni ho creduto che noi donne scegliessimo di bucarci le orecchie soltanto per soddisfare una nostra sana vanità civettuola e un nostro piacere estetico ma non credi Marni che noi donne senza saperlo abbiamo come un « sesto senso » innato per tutto quello che incanta, richiama e seduce il sesso opposto ? Sono cose che sto facendo notare anche a mia nipote che sta apprendendo l’arte della foratura e ne è affascinata.
Non sapevo che gli orecchini a perno vengono proprio incoraggiati nelle uniformi militari femminili e per le hostess ma a ben pensarci il punto luce o la perla al lobo contribuiscono a dare un aspetto curato e gradevole però deve restare una scelta personale. Una volta invece è venuta a farsi bucare le orecchie da me una bellissima ragazza selezionata per la finale di un noto e famoso concorso di bellezza dove il foro ai lobi era richiesto alle partecipanti come requisito per poter indossare gli orecchini di una nota azienda sponsor della manifestazione : quando me lo ha detto ho provato tristezza perché la foratura dei lobi dovrebbe essere sempre fatta per piacere e non per forza : non è un requisito per la femminilità ma una possibilità di espressione in più. Mi consola che questa ragazza è rimasta mia cliente : non ha vinto niente al concorso però ha continuato a mettersi gli orecchini, e con piacere !
A riguardo della storia molto carina della foratura dei lobi della mamma di Bruno vorrei mettere in evidenza quello che ha preso la mia attenzione : la scelta di farsi i buchi in vista del matrimonio è un vero classico ma in questo caso non c’è stata nessuna scelta da parte sua ma un’amica che ti fa un regalo originale portandoti a sorpresa in profumeria ad affrontare la pistola. Secondo me la mamma di Bruno ha accettato perché è una donna dallo spirito aperto ma anche perché la nuova fase della sua vita che stava per iniziare la predisponeva ai cambiamenti ( farsi bucare i lobi delle orecchie nel 1978 era un cambiamento molto meno banale di quello che ci può sembrare oggi ) ed il cambiamento in vista era doppio : moglie e madre ! Infatti anche questo racconto ci porta all’argomento delle mammine in dolce attesa che sentono l’impulso di forarsi le orecchie come se n’era già parlato nei commenti sotto al sogno di Maria Serafina. Meno male che la sfortunata infezione che è seguita l’ha gestita bene senza creare pericolo al nascituro : i fori non vanno fatti in gravidanza però nel 1978 la foratura a pistola dei lobi era un servizio ancora in fase molto primordiale e non regolamentata, si eseguiva senza formalità, ognuno si dava le sue regole ma era già un grande salto in avanti dalle pratiche precedenti con ago ( o spillone ) e tappo di sughero.
Grazie Marni per il tempo che dedichi a noi sognatori e commentatori della Guida Sogni nonostante tutti i numerosi impegni che hai. Visto che ha dato il consenso ti sarei grata se mi puoi girare il contatto mail di Riccarda quando hai tempo.
Jacqueline
Buongiorno cara Jacqueline, mi sono permessa di spostare il tuo messaggio in un nuovo thread per evitare di allungare troppo quello precedente e per dargli maggiormente rilievo. Perchè lo merita, così meritava maggiore attenzione il commento di Bruno mentre io avevo e ho sempre troppo poco tempo. Attenzione e cura che troviamo adesso nella tua risposta bella e completa. Sono sicura che Bruno e gli altri lettori la apprezzeranno e la leggeranno con lo stesso mio piacere. un caro saluto marni
Salve Marni e salve Jacqueline, buon giorno e grazie per le vostre bellissime risposte al mio commento qui sotto.
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Inizio da te cara Jacqueline perchè ho letto la tua storia di antesignana nella foratura delle orecchie con la tua profumeria e ho letto svariati altri tuoi commenti sempre molto profondi e interessanti da cui si vede la passione con cui hai incoraggiato tantissime donne a farsi i buchi nelle orecchie sottoponendosi ad un rituale di cui sei stata una vera Sacerdotessa. Ammaliato come sono sempre stato dai lobi bucati e dagli orecchini delle donne trovo terribilmente affascinante il ruolo che hai rivestito. Premesso che non me la sentirei mai di bucare i lobi di un’altra persona (ma ho sognato parecchie volte di farlo) con la fantasia tento sempre di immedesimarmi in chi lo fa davvero e penso che sia ancora più intrigante quando è una donna (a sua volta coi lobi bucati) che li fora ad un’altra donna trasmettendole la stessa esperienza. Ho sempre negli occhi la bella signora che ha bucato i lobi alla mia fidanzata storica in mia presenza, una donna sorridente ed affabile come immagino anche te Jacqueline, che eseguiva con grazia questo rituale dichiaratamente doloroso su persone che le richiedevano di sottoporsi e che poi ne uscivano trionfanti e riconoscenti per la bellezza ricevuta. Sono immagini che corrispondono anche a come mia madre ricorda e mi raccontava la donna che le aveva fatto i buchi nella profumeria in cui era stata portata da quell’amica. Di te Jacqueline mi intriga anche la magnifica contraddizione fra l’essere così riflessiva, affabile e rassicurante ma anche divertita e trasgressiva nell’attirare l’attenzione sui propri lobi già col doppio buchetto in un tempo in cui le donne stentavano ancora a concedersi il tradizionale foro singolo. Spettacolare! Non so che darei per assaggiare l’aria che si respirava 45 anni fa nella tua profumeria.
Perfetto definire mia madre “donna dallo spirito aperto” perchè lo è sempre stata, lo è ancora adesso così nonostante l’età. Invece un concorso di bellezza che obbliga le partecipanti ad avere i buchi nelle orecchie per ossequiare uno sponsor lo trovo sicuramente triste ma quasi da denuncia perchè non si può essere così invasivi sul corpo altrui senza rispettare la determinazione personale di scelta. E’ più di una semplice mancanza di tatto, mi ricorda il taglio della coda e delle orecchie che veniva imposto a certe razze per le mostre canine di una volta. Invece le compagnie aeree incoraggiano piccoli orecchini a perno per le hostess che hanno i buchi (esplicitamente esclusi i modelli a clips) ma di certo non impediscono di mantenersi i lobi delle orecchie intatti rinunciando agli orecchini se preferiscono, anche se ormai è raro.
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Cara Marni, vengo invece al punto che forse ti stupirà ( o forse no?) che ha lasciato di stucco me per primo. Mi avevi consigliato di trovare il coraggio per confidare questa mia fascinazione per i lobi bucati (ma anche per quelli intatti) e gli orecchini alla mia compagna attuale che i buchi non li ha. Ci ho rifettuto ma la mia conclusione che ti avrei scritto era che preferivo non farlo perchè non volevo rischiare di rompere l’incanto della “potenzialità” di lobi ancora “vergini” che mi affascinano anche nella loro rarità e nel mistero. Preferivo non farmi rivelare a richiesta se si tratta di “rinuncia” (interessante) oppure di “disinteresse” (che forse mi avrebbe in parte deluso) perchè pensavo che fosse più intrigante restare sul filo del dubbio che la rivelazione possa manifestarsi da un momento all’altro invece di fargliela svelare ponendo la questione. Il mio proposito infatti era di aprirmi solo dopo di lei, quando e se mai lei lo avrebbe fatto. E invece nonstante sia difficile crederlo ieri sera sono cambiate improvvisamente le carte in tavola ed io ho dovuto improvvisare. La mia compagna sta animando un bellissimo progetto di educazione all’arte ed alla manualità in una scuola elementare e ieri sera se ne è uscita fuori con una constatazione che mi ha lasciato di stucco e persino con un accenno di imbarazzo e di tachicardia che penso di essere riuscito a gestire perchè avevo appena rotto il ghiaccio qui con voi. Neanche a farlo apposta, questa è stata la prima volta in più di 2 anni che stiamo insieme che lei ha sfiorato l’argomento. Mi ha raccontato infatti che le bambine di IV elementare dei suoi corsi in questo mese di Prime Comunioni “si stanno tutte mettendo i primi orecchini” (cioè le fanno fare il buchetto nei lobi delle orecchie). Se in questi giorni non avessi razionalizzato questo argomento sarei rimasto in silenzio imbarazzato con la tachicardia, con la salivazione azzerata e un filino d’ansia facendo finta di non cogliere e provando a cambiare argomento. Invece no! Nonostante l’emozione, con un bel brivido e il mio grande segreto in ballo sono riuscito a chiederle cosa ne pensa lei. Mi ha risposto che le trova molto carine, che le fanno tenerezza le bambine così fiere per questa novità. Allora le ho fatto notare “ma tu invece gli orecchini non li porti e non hai neanche i buchi” (credo che mi si sia alterata leggermente la voce dicendolo) e qui si è svelato l’arcano segreto. Ho scoperto che la sua è un’incredibile rinuncia! La mia compagna non si è mai voluta fare i buchi perchè ha il complesso dei lobi delle orecchie che secondo lei sono “troppo voluminosi” e quindi preferisce non sottolinearli per non attirare l’attenzione. Solo che secondo me i suoi lobi non hanno niente che non va anzi li trovo molto belli. Sono lobi ampi e carnosi (a me ricordano tanto quelli bellissimi e sensuali di Alessia Marcuzzi) e secondo me sono due lobi ideali per certi tipi di orecchini perchè li valorizzano e ne vengono valorizzati. Intendo gli orecchini a perno tipo i punti luce ma soprattutto le perle (anche oltre mezzo centimetro) oppure le palline d’oro che su un lobo ampio come il suo sono particolarmente sensuali ed anche eleganti perchè se il buco è stato praticato bene al centro l’orecchino inserito a perno rimane come magicamente sospeso in mezzo al lobo senza lambire il bordo inferiore.
Io gliel’ho detto che i lobi delle sue orecchie mi piacciono molto e che il motivo del suo imbarazzo non esiste ma non le ho detto niente di queste considerazioni sugli orecchini che le starebbero bene, se ci avessi provato non mi sarebbe neanche uscito il fiato dalla gola. ma un passo per volta riuscirò mai a farle capire che le sue orecchie dai lobi carnosi sono bellissime anche in vista di possibili orecchini? Mi piacerebbe tanto e continuo ad immaginarmeli. Avendo osservato per tanti anni le orecchie delle donne mi sono convinto che non tutti i lobi stanno bene con gli stessi orecchini e neanche con lo stesso numero di buchi. Ogni orecchio ha il modello che lo valorizza ed i suoi orecchini perfetti potrebbero essere appunto palline d’oro da 7-8 millimetri oppure perle di uguale dimensione ma pure delle anelle non troppo grandi ma leggermente spessotte. Altre orecchie sono esaltate dal multi-foro, invece i suoi lobi sarebbero perfetti con un unico buchetto esattamente nel centro. Spero un giorno di avere l’occasione regalarle anche più di un paio di orecchini dopo averle fatto capire che se lo desidera, anche lei può concedersi senz’altro i buchi. Ma credo che mi ci vorrà parecchio tempo perchè aprirmi alle confidenze intime mi mette a disagio e perchè di sicuro non voglio far sentire a disagio lei che per me è una donna splendida così anche senza gli orecchini che, diciamo, sarebbero la classica ciliegina su una buonissima torta.
Ho già sottratto fin troppo tempo al mio lavoro ma grazie per le questioni stimolanti e per il grande aiuto di raccogliere le mie confessioni su questo argomento che per me è imbarazzante ma così appassionante. Se con la mia compagna supereremo la barriera delle confidenze forse le farò anche leggere quello che ci siamo detti qui.
Buongiorno Bruno, Jung avrebbe parlato di “sincronicità” leggendo quello che hai raccontato sull’argomento dei fori alle orecchie emerso spontaneamente nei discorsi con la tua compagna, dopo che qui avevi parlato del vostro silenzio su questo argomento. Non mi stupisce quello che è accaduto. Quando ci si muove in una direzione ( e tu l’hai fatto scrivendo qui il tuo primo commento con i tuoi “segreti”) qualcosa si muove intorno a noi. Un po’ come i cerchi nell’acqua che si allargano dal sasso che è stato lanciato. Quindi bene. 🙂 Quello che ti ha confidato la tua compagna è già un primo importantissimo passo che ti ha permesso di scoprire una sua vulnerabilità: qualcosa che non le piace di sè e che non vuole evidenziare. E’ stata comunque una grande manifestazione di fiducia dirtelo. E questa manifestazione di fiducia merita altrettanta fiducia da parte tua nel parlare di te. Ma lo farai quando sarai pronto, quando sarà il momento e si presenterà l’occasione giusta. Ne sono certa e sono certa che saprai trovare le parole giuste per raccontarti e sarà una grande emozione per te, ma anche per lei.E’ il mio augurio. Quanto alla nostra “spettacolare” jacqueline anche io “non so che darei per assaggiare l’aria che si respirava 45 anni fa nella sua profumeria”. 🙂 Un caro saluto e te e a lei Marni
Buon giorno cara Marni. L’argomento della “sincronicità” di Jung è una cosa che vorrò assolutamente approfondire appena ne avrò il tempo perchè dire che tutto questo mi lascia di stucco è riduttivo. Sicuramente è vero che i miei pensieri e le mie energie mentali in questi giorni si sono concentrati con particolare intensità su questo argomento. Darsi il coraggio per uscire allo scoperto con una confessione così intima (anche se in un ambiente “protetto” come questo) non è affatto semplice ma la storia di Riccarda per analogia di epoca e di modalità con la storia dei buchi nelle orecchie di mia madre mi è sembrata un “gancio” imperdibile per finalmente riuscire a raccontarti anche di me, direi quasi un segno del destino. Sembra che all’improvviso l’intensità dei miei pensieri sia riuscita ad incrinare un muro di mistero che finora mi era sempre sembrato inscalfibile. Potrei dire che sono positivamente sconvolto.
Mi danno da pensare le tue considerazioni sulla “manifestazione di fiducia” che ho appena ricevuto dalla mia compagna che ha trovato il coraggio di mettere a nudo una sua vulnerabilità. Questa fiducia merita davvero di essere ricambiata ma è una cosa difficile e delicata. Per me non è facile trovare il modo e capire da dove cominciare ma ci proverò e non nascondo che la situazione che si è creata mi intriga parecchio.
Più ci penso e più mi stupisce che alla mia compagna creino imbarazzo i lobi delle sue orecchie che per me sono bellissimi da accarezzare (mi è sempre venuto spontaneo e a lei è sempre piaciuto) ma anche da guardare io li vedo bellissimi e ben proporzionati e adorabili quando si coloriscono in certi momenti. Per adesso le ho detto quanto mi piacciono le sue orecchie esattamente così come sono ma cercherò di trovare il modo e il coraggio per sbilanciarmi parlandole anche di orecchini visto che mi sembra di capire che in fondo piacciono anche a lei ed immagino che se un giorno ce la faremo a far bucare e a decorare questi suoi lobi bellissimi potrebbe essere per la mia compagna un bel traguardo di fiducia in se’ e uno step importante di confidenza reciproca per la nostra coppia. Ma se ci arriveremo si dovrà farlo nel modo giusto col gusto ed il piacere di entrambi ma soprattutto…. della proprietaria delle orecchie! Spero un giorno di poter tornare qui a raccontarlo se mai succederà ma anche il solo confidarci segreti intimi a vicenda sarebbe già un grande e bel traguardo di coppia.
Torno di corsa al mio lavoro ma grazie davvero. Un caro saluto a te ma anche alla spettacolare sacerdotessa Jacqueline e a Riccarda se ci legge che raccontando la sua storia ha avuto il merito di dare l’innesco alle polveri.
Buongiorno Bruno, è un processo affascinante quello che si è innescato in te e sono sicura che ti porterà in una direzione di “crescita” personale (e probabilmente anche di coppia). Buon lavoro Marni
Buongiorno cari Marni e Bruno. Mi avete fatto sorridere con la voglia di respirare l’aria della mia profumeria 45 anni fa. Anch’io la sento la nostalgia di quegli anni belli insieme a mio marito avevamo poche risorse ma tante idee che cercavamo di realizzare e tanto ottimismo di guardare al futuro che non credo i giovani oggi ce l’abbiano più. Con quell’aria che avete immaginato dal mio raccontare sono tanto felice però se sono riuscita a contagiarvi e farvi sentire coinvolti nei ricordi. Vi ringrazio per i complimenti e mi fa sorridere la tua immaginazione ma caro Bruno restiamo coi piedi per terra : di certo affabile e sorridente lo sono sempre stata davvero e anche loquace e socevole ma « trasgressiva » non direi ! Con la mia fisicità minutina ero il contrario della femme fatale e penso di essere stata rassicurante e basta. La decisione di farmi il buco doppio nei lobi delle orecchie è stata niente di più che un gioco divertente : un dettaglio sfizioso e ( per quei tempi ) originale che attirava lo sguardo della clientela e la loro curiosità sulla primizia della foratura a pistola. E’ stato un modo per dimostrare alla clientela quanto ci si può divertire giocando con gli orecchini ma sempre con grazia ed eleganza. Io avevo già i miei due buchi classici ai lobi fatti ( ad ago ) da ragazza quando ero ancora a Grenoble ma mi è venuta l’idea di raddoppiarli appena abbiamo ricevuto la primissima pistola con pistone a molla fatta arrivare apposta dall’Inghilterra quando ho saputo per vie traverse ( internet non esisteva neanche nella fantasia ) che veniva fabbricato questo attrezzo che a metà degli anni 70 ci sembrava « moderno » per bucare le orecchie in modo finalmente istantaneo. Avevamo questa pistola di cui abbiamo letto con della fatica le istruzioni ma bisognava imparare ad adoperarla. Allora ho proposto a mio marito Aldo di testarla su di me e farmi un secondo buco da affiancare a quello che avevo già ai miei lobi. Lui non era mica tanto convinto ma era un’idea che mi sfrullava già per la testa e ci volevo provare : il risultato ci è sembrato così grazioso che questi secondi buchi li ho mantenuti e il tempo mi ha dato ragione. Credo che avrei fatto anche un terzo buco se i miei lobi avessero avuto lo spazio adatto.
Ne ho un ricordo molto caro di quel giorno che mio marito mi ha fatto questi buchi per quella dolcezza con cui si è impegnato con la paura di farmi male ma ci abbiamo anche riso e scherzato perché lui non si sentiva mai pronto ad eseguire e dopo mi ha detto chiaro : « adesso però con questo arnese te la devi sbrigare tu perché io non me la sento di usarlo ancora » e infatti sono rimasta l’unica persona a cui ha bucato le orecchie. Adesso che Aldo non è più fra noi anche questi buchini perfetti che mi ha fatto mi mettono tanta tenerezza e questo bel ricordo sono contenta di poterlo condividere insieme a voi.
Voglio anche fare i complimenti a Bruno per quello che ha detto sul tipo di orecchini ( e sul numero di buchi ) che non sono mai gli stessi che stanno bene a ogni persona ma si devono trovare quelli giusti per valorizzare ciascun lobo e direi pure per la forma del viso. Questa è una cosa che ho sempre cercato di spiegare e insegnare alla mia clientela ed è molto bello e raro ( ma non impossibile ) trovare negli uomini tutta questa attenzione ai dettagli dello stile femminile. Sono d’accordo con te caro Bruno che dei bei lobi carnosi come quelli di Alessia Marcuzzi ( per fare un altro esempio ti direi anche Charlize Théron ) sono messi in valore da un orecchino singolo ( purtroppo nel tempo le due si sono aggiunte altri fori ) e a parere mio la perfezione è davvero un solo foro collocato nel centro ed una bella perla ben dimensionata che valorizza, che dona proporzione e secondo me aiuterebbe anche la tua compagna a compensare visivamente il « difetto »( che non è un per niente un difetto ) del lobo voluminoso. Non ho la cultura psicologica di Marni ma credo di avere buon occhio per lo stile e sono sicura che con la tua capacità di osservare e di spiegare riuscirai a farglielo capire e ad incoraggiarla a valorizzare il suo viso con un paio di orecchini per la gioia di entrambi. Sono sicura che lei ti sarà grata, si vedrà più bella si divertirà a scoprire la magia che possono fare gli orecchini sul viso femminile. Vedrai che bello sarà per voi quando la accompagnerai a farle bucare i lobi. Non avere paura di parlarle perché sono attenzioni che le donne apprezzano.
Una sola raccomandazione per dopo fatti i buchi : non dovrete avere fretta di metterle subito le perle o le boules leggermente voluminose ( anche se sono sfere molto leggere ) perché è saggio usare solo orecchini a perno mignon ( oggi si possono mantenere anche quelli usati per la foratura ) finché sarà necessario tenere gli orecchini anche a dormire intanto che il canale di foratura si va rinsaldando e comunque io raccomando pazienza almeno per i primi 5 o 6 mesi così come dico sempre di non usare dei pendenti prima di 1 anno dalla foratura e di avere pazienza qualche mese anche prima di mettere cerchietti e monachelle perché gli orecchini da foratura di oggi non hanno più il perno spesso, sono molto meno dolorosi all’inserimento ma creano un foro più piccolo e stretto ( quasi invisibile quando si è senza l’orecchino ) che però impiega più tempo per tollerare bene i ganci a curva. Ricordate : un buco lasciato rinsaldare bene resterà sempre forte e resistente, non si deformerà e non si allungherà col tempo se trattato con cura. In poche parole valide per tutti : usare orecchini a perno dritto per un anno, che siano mignon nei primi mesi. Poi dopo ci si può sbizzarrire accontentando il proprio gusto.
Cara Marni taglia pure via tutto quello che va fuori tema e ti sembra di troppo. Grazie per queste occasioni di ricordo e di condivisione.
Jacqueline
Cara, figurati se taglio qualcosa! I tuoi commenti sono un insieme di informazioni divertenti e utili a chi è interessato. Un abbraccio Marni
Salve Marni, buon giorno! Seguo da un po di tempo questa pagina, da quando l’ho scoperta, ma mi decido solo adesso a scrivere perchè il racconto di vita di Riccarda assomiglia abbastanza alla storia di mia madre sposata nel 1978. Per lei i buchi nelle orecchie erano stati l’originalissimo regalo di nozze fattole da un’amica all’epoca anche collega di lavoro che l’ha portata a sorpresa a farli in una profumeria dove a sua volta se li era appena fatti fare anche lei. Usavano la pistola che a quanto pare era la novità del momento. Mia madre l’ha sempre raccontato come un episodio simpatico e piuttosto divertente : anche se non aveva mai messo in programma di farsi i buchi ha accettato! e non mancavano settimane alle nozze, mancavano solo 3 giorni! infatti nelle fotografie delle nozze dei miei genitori si vede che mia madre aveva le orecchie “impreziosite” dai pre-orecchini scelti col brillantino bianco perchè più adatti all’occasione di quelli colorati. Pochi giorni dopo il matrimonio ha anche avuto una piccola infezione ad un orecchio per fortuna gestita abbastanza bene perchè era già incinta di me anche se i miei genitori avevano deciso di non rivelare a nessuno il segreto, solo che poi io sono nato prematuro di 7 mesi svelando l’evidenza ma non dev’essere stato un dramma così imbarazzante perchè in casa ne hanno sempre parlato scherzandoci sopra.
Mi sono interessato a questa pagina perchè fin da bambino sono stato affascinato dagli orecchini di mia mamma e mi incantava il vederli infilati nei suoi lobi bucati, infatti i miei preferiti quando se li metteva erano le anellette e le monachelle con cui potevo giocare facendoli dondolare quando mi prendeva in braccio. Mi piaceva toccare i lobi e gli orecchini di mia mamma come tenerezza infantile verso di lei fino a circa 12 anni e mi piaceva farmi raccontare i dettagli di quel giorno quando le avevano fatto i buchi, farle e rifarle domande sui dettagli di cui conoscevo già la risposta ma solo per il gusto di sentirla raccontare ancora una volta. Mentre l’ascoltavo provavo a immedesimarmi nel coraggio che aveva avuto per tale bellezza e glielo dicevo che gli orecchini la facevano diventare bellissima. Credo che siano stati momenti belli per entrambi. Poi però ho smesso perchè ho incominciato a sentire dell’eccitazione all’idea degli orecchini sia pensandoli su mia madre che su altre donne, me ne sono vergognato e improvvisamente provavo tantissimo imbarazzo quando mia madre mi diceva “ma non vieni più a toccarmi le orecchie?” ed ancora adesso se mia madre ne riparla ricordando la mia infanzia mi mette in imbarazzo anche se cerco di non farlo notare ma dubito che ad una madre si riesca davvero a nascondere.
Anche per me la prima manifestazione del sensuale è arrivata pensando agli orecchini infilati nei lobi bucati delle donne (quando ero bambino in tutta la nostra famiglia era solo mia madre che li portava così) e l’azione del bucare il lobo delle orecchie è diventato l’imbarazzante argomento dei miei primi “sogni bagnati”. All’ultimo anno del liceo ho accettato di legarmi ad una ragazza a cui sapevo di piacere ma che non mi piaceva (ancora) particolarmente solo perchè sapevo che aveva intenzione di andare presto a farsi bucare le orecchie e speravo di potercela accompagnare come è poi davvero successo. E’ stata la prima volta che ho visto realmente fare i buchi con la famosa pistola in azione ed è stato molto eccitante, ricordo ogni dettaglio di quel giorno e ho ancora un brivido ogni volte che passo davanti alla gioielleria dove è successo. Dopo i buchi abbiamo fatto l’amore, la prima volta per entrambi, bellissima e tenera. Quella ragazza che all’inizio neanche mi piaceva è stata il grande amore della mia vita, abbiamo fatto l’università insieme e siamo stati insieme per 14 anni. Ho sofferto tantissimo quando ci siamo lasciati. Da un paio d’anni sono legato ad una donna della mia età che stranamente non ha i buchi per gli orecchini, a cui non ho mai confidato il mio segreto. In quest’epoca di triste banalizzazione con piercing ovunque mi affascina la “potenzialità” dei suoi lobi ancora “vergini” ma non so il motivo della sua rinuncia agli orecchini (che le starebbero bene ma non gliel’ho mai detto) però so che se un giorno per sua iniziativa dovesse saltar fuori l’argomento ne sarei affascinato in ogni caso.
Trovo straordinaria la tradizione di andare ad ornare, forandolo, il lobo delle orecchie che è una zona erogena e trovo straordinario il modo in cui questa tradizione atavica è riemersa dopo che le donne l’avevano abbandonata per qualche tempo. Straordinario come la società riesca a dare una patina di rispettabilità a questo (bellissimo) gioco degli orecchini, dalle chiare implicazioni sessuali, mettendone in evidenza gli aspetti di eleganza e stile. Indossare un paio di orecchini a perno non è solo permesso ma è caldamente incoraggiato dal dressing code dei corpi militari femminili e delle hostess delle compagnie aeree (in una ci ho lavorato) a condizione che i lobi siano forati e che gli orecchini siano di piccole dimensioni.
Come già altri prima di me confesso che pure io mi sono tolto una parte della mia zavorra raccontando i miei segreti quindi grazie davvero.
Buongiorno Bruno, piacere di conoscerti e grazie a te per aver “lasciato qui i tuoi segreti” e se questo ti ha fatto bene ne sono solo felice. Ma grazie innanzitutto per la storia che hai raccontato che conferma, una volta di più, quanto questo rituale riesca a colpire e affascinare anche il mondo maschile. Io credo che dovresti avere il coraggio di confidare questa tua fascinazione alla tua nuova compagna, senza chiederle nulla, solo condividere quello che è un aspetto molto intimo della tua personalità. L’intimità è la base di ogni rapporto di coppia. Solo così forse anche lei si aprirebbe raccontandoti della sua rinuncia o mancanza di interesse per gli orecchini a perno. Per diverse coppie questo tipo di confidenza ha dato il via ad una maggiore vicinanza e attrazione reciproca. Un caro saluto Marni
Buongiorno Marni e buongiorno Bruno. Mi permetto di intervenire perché per quanto mi riguarda ci sono diversi aspetti interessanti del bel racconto di Bruno ma prima di entrare nel dettaglio voglio dire che sono sempre molto colpita da queste confessioni « al maschile » al riguardo dei lobi forati ( o non forati ) delle donne…CUT
Buongiorno cara Jacqueline, mi sono permessa di spostare il tuo messaggio in un nuovo thread per evitare di allungare troppo quello precedente e per dargli maggiormente rilievo. Lo trovi in alto. a presto marni
Buongiorno Sig.ra Marni.Arrivata su questa pagina cercando per “BUCARE LE ORECCHIE” e trovata una sorpresa che di sicuro non mi sarei piu’ immaginata.Io cercavo per mia nipote che si e’ cresimata domenica scorsa ricevendo ben 2 paia d’orecchini in regalo ma non ha ancora i buchi cosi’ ho promesso di portarla a farli per il compleanno prossima settimana.La sorpresa (caramba che sorpresa) e’ Jacqline!!!! la donna che mi ha bucato le orecchie esattamente 46 anni fa solo 2 settimane prima del mio matrimonio.Non si ricordera’ di me perche’ io non ero una cliente del suo negozio pero’ io non mi sono mai piu’ dimenticata di lei.Ero occasionalmente a Tortona per fare l’ultima prova del mio abito da sposa all’atelier e davanti allo specchio ed ero felice di come mi stava ma la giovane sartina che mi seguiva mi ha tirato in su’ i capelli per darmi l’effetto con l’acconciatura raccolta che volevo per il matrimonio e mi ha detto se non avevo mai pensato al buco nelle orecchie perche’ una perlina sui lobi sarebbe stata la perfezione.Io non ci avrei mai pensato e l’ho guardata strana,nel 1977 era normale sposarsi con niente alle orecchie ma lei mi ha fatto notare i suoi lobi bucati da Jacqline con gli orecchini a perno,stupendi,e mi ha messo acceso istantaneamente la curiosita’ e la voglia spiegandomi questo nuovo sistema superveloce con la pistola che io non conoscevo ancora.Ho guardato negli occhi mia mamma e lei ha fatto cenno di si con la testa,non me lo dimentichero’ mai,e mi ha detto che se volevo mi accompagnava per i buchi,mi sono fatta dare il recapito.E quindi usciti dall’atelier sono andata con papa’ e mamma alla profumeria di Jacqline per la foratura.Mi sembrava la cosa piu’ pazza,impensabile,inverosimile,avventurosa perche’ mia mamma non aveva voluto farmi i buchi da neonata come ce l’aveva avuti lei e io non avevo mai pensato che un giorno ce l’avrei avuti facendomeli da adulta.Avevo il cuore in gola ma curiosita’ e voglia di avere anch’io i miei buchini erano troppo forti.Jacqline e’ stata stra-or-di-na-ria in tutto e me la ricordo bellissima,accogliente,sorridente,una soave cadenza francese e un bel vestitino stampato a fiori,e portava 4 orecchini nei lobi bucati doppi che io non avevo mai visto prima ma le stavano divinamente.Farmi bucare le orecchie a pistola mi sembrava un bel mix di passato e futuro e mi sono sentita come una pioniera con l’ammirazione di mia mamma e mio papa’ e piu’ tardi ho lasciato a bocca aperta anche il mio futuro marito che certo non se lo aspettava ma eravamo nel 1977 e vi assicuro era tutto una novita’ che stava fra la tradizione ricuperata e il “punk”(non si conosceva ancora la parola “pircing”).Ha fatto molto meno male di come io mi immaginavo che sarebbe stato e se ci ripenso mi ricordo solo l’eccitazione del momento.Poi con l’aiuto di Jacqline ho scelto le perle per il matrimonio,piccole bellissime perle FreshWater col perno e farfallina in argento anallergico 925 Sterling che Jacqline mi ha spiegato i trucchi per riuscire a sostituirle ai preorecchini in anticipo essendo la data del matrimonio era troppo vicina non c’era tempo di aspettare il mese completo di guarigione,meno male che mia mamma ha preso nota perche’ io ero troppo elettrizzata per seguire i dettagli e mi ha fatto lei la sostituzione la mattina stessa delle nozze.Non costavano poco queste perle (grazie papa’!) per essere teoricamente “bigiotteria” ma sono state perfette,elegantissime al matrimonio e mantenute con cura sono rimaste bellissime e le adopero ancora adesso.Non scherzo se dico che mettermi gli orecchini (col buco) e’ stato non meno elettrizzante che mettermi la fede al dito,sono tutt’e due cose che mi rimandano al fatto di essermi sposata.Se mi e’ successo di sognare il momento di fare i buchi alle orecchie? La risposta e’ si,l’ho risognato piu’ e piu’ volte nel tempo,sempre con delle sensazioni belle.E’ stato bello anche lasciare qualche amica a bocca aperta ed essere la prima ad avere i buchi alle orecchie qualche anno in anticipo rispetto a tutte le mie amiche.Gia’ perche’ poi e’ riesplosa la moda di avere i buchi e adesso ormai viene dato per scontato che una ragazza che fa la cresima deve avere gia’ i lobi forati come e’ successo a mia nipote,ma gli orecchini ricevuti in regalo l’ha apprezzati ed e’ ora di buchi anche per lei,spero che riusciro’ a farglielo vivere come un bel momento come e’ stato per me,trovando il posto giusto dove portarla.Voglio fare un saluto molto caloroso a Jacqline e ringraziarla con tutto il mio cuore per questi 46 anni di indosso felice di orecchini.I buchi che mi ha fatto l’ho trattati bene,ma non mi hanno mai dato problemi e sono ancora perfetti.Grazie!
Buongiorno Riccarda, spero che Jacqueline legga questo tuo messaggio (ma la avvertirò anche il privato per esserne certa). So che le farà piacere come fa piacere a me ( e penso a tutti i lettori) leggere il resoconto di quella giornata in cui l’hai conosciuta ed ha contribuito con il suo tocco magico e i suoi consigli a completare l’outfit del tuo matrimonio con questo accessorio meraviglioso. Le perle non si smentiscono mai! sono veramente tra gli orecchini più eleganti e “giusti” per una giovane sposa. Grazie per questo racconto in cui si percepisce tutta la tua emozione. Credo sia il ringraziamento più bello per Jacqueline. E spero veramente che tu riesca a creare la stessa atmosfera di festa per tua nipote e che lei ricordi il giorno con lo stesso tuo piacere. Un caro saluto a tutte e due 🙂 Marni
Buongiorno Marni.Mi permetti di darti anch’io “del Tu”?.Ho giusto appena ricevuta la mail di avviso della tua risposta (grazie!) e adesso mi sono accorta di un errore madornale che ho fatto.Siccome ieri dalla ricerca mi erano venuti fuori tutt’e due gli articoli,che ho letto,ho inserito per sbaglio il mio commento sotto il “sogno di Beppe”(che e’ molto interessante sulle tradizioni della cresima di una volta) ma io in realta’ volevo scrivere sotto l’altro l’articolo che parla di Jacqline e del suo negozio.Quindi grazie per avvertirla in privato perche’ io tengo tantissimo a poterle fare arrivare il mio saluto e tutta la mia gratitudine che mai mi sarei immaginata di poterlo fare dopo 46 anni,ma e’ un grande piacere mio e spero che faccia piacere anche a Jacqline.Io a quel giorno ci ripenso tutte le volte che mi infilo un paio di orecchini nei lobi ma in particolare quel bel paio di perle che mi hanno fatto compagnia per tanti anni e rimangono fra i miei preferiti.Hai ragione le perle sono un accessorio meraviglioso per una giovane sposa ma anche dopo rimangono bellissime,eleganti,adatte a tutte le eta’.Per mia nipote credo di averlo trovato dove farle fare i buchi,la portero’ presto.Grazie Jacqline,anche a te Marni!
Tranquilla Riccarda, ho già avvertito io jacqueline ed è anche possibile che risponda direttamente a questo tuo messaggio.So che le ha fatto molto piacere e pensa anche di ricordarsi di te 🙂 A presto allora, raccontaci, se vuoi, dell’esperienza di tua e di tua nipote. sono sicura che saprai renderla indimenticabile. Buona serata Marni
Cara Marni e cara Riccarda buongiorno e grazie per questo grande regalo che mi avete fatto ! Sono onorata e commossa per il privilegio di ricevere un riscontro così bello dopo tutti questi anni. Questi sono miracoli che succedono solo sulla Guida Sogni.
Quando ho cominciato a scrivere qui credevo di essere abbastanza vaga per conservare l’incognito ma è già la seconda volta che vengo riconosciuta ed è sempre una bellissima emozione sapere di aver lasciato dei ricordi così belli e positivi a chi veniva nel nostro negozio. Sai Riccarda che penso di ricordarmi ancora di te ? Vero che sei tu la ragazza timida e carina con occhi verdi, le efelidi e i capelli rossi ? Perdonami se mi sbaglio nel ricordo ma credo di no perché nei primi due-tre anni che offrivo la foratura delle orecchie non erano mica tante le persone che me lo chiedevano : la pistola per bucare i lobi era una primizia assoluta che faceva ancora paura in un’epoca dove la maggior parte degli orecchini li vendevamo ancora a clips. Io stessa ero convinta che la foratura, per quanto la potevo promuovere, sarebbe rimasta una « sciccheria » di nicchia e non mi sarei mai immaginata il boom di lobi forati che abbiamo poi avuto negli anni successivi. Per questo è più facile ricordarmi delle prime pioniere che hanno avuto il coraggio di venire a provare la pistola pur di riuscire ad indossare gli orecchini con un’eleganza e una praticità completamente diverse rispetto ai modelli a clips. Quindi penso che tu Riccarda sia quella bella ragazza che ricordo, venuta da lontano insieme ai suoi genitori : una delle prime ( forse proprio la prima ) delle tante sposine che nel tempo sono venute da me per farsi bucare i lobi prima del loro matrimonio. Dato che non ci siamo più viste sono contenta di sapere a distanza di 46 anni che hanno funzionato i « trucchi » che ho spiegato a tua mamma ( e che non rivelerò neanche sotto tortura ! ) per sostituirti i pre-orecchini in tempo per il matrimonio senza rovinare i delicati lobi delle tue orecchie ancora in via di guarigione. Molto contenta che gli orecchini di perla che ti ho consigliato e che tuo papà ti ha comprato ( non a buon mercato ma la qualità si paga ) te li stai godendo ancora adesso con tutto quello che significano per te. Ti rivelo che io stessa ne indosso ogni giorno un paio dello stesso tipo. Sono sicura che al matrimonio le perle inserite nei tuoi lobi sono state notate e che hai fatto un figurone. Anche in questo Riccarda sei stata una pioniera dello stile : oggi la perla ai lobi delle spose è un elegante classico. La « giovane sartina » dell’aterlier che ti ha curato l’abito e ti ha fatta arrivare da me è un’amica, si chiama Silvia e mi sono permessa di segnalarle il tuo commento perché sono sicura che le farà veramente piacere. A me farebbe piacere se autorizzassi Marni a darmi il tuo indirizzo mail ( o farti dare il mio ) per poterci scambiare qualche confidenza più personale e fare quella conoscenza che non abbiamo potuto approfondire dopo che mi sono presa cura delle tue orecchie. Potrei darti anche qualche buon suggerimento per i buchi di tua nipote se ti fa piacere. Dille pure che la tecnologia ha fatto progressi e gli strumenti per la foratura dell’orecchio che si usano oggi risultano molto più delicati della pistola a scatto che adoperavo quando ho fatto i buchi a te, che però 46 anni fa era il meglio che si poteva trovare. Falle anche leggere questo scambio di commenti : credo che a tua nipote farà piacere scoprire qualcosa di più di sua nonna da giovane e che sarà orgogliosa di te.
Vi abbraccio !
Jacqueline
Buongiorno a voi Marni e Jacqueline (stavolta l’ho scritto bene,chiedo scusa,mi sono accorta che il nome l’avevo sempre scritto sbagliato) e’ un privilegio per me,e’ anche un grande stupore,non pensavo di venire ricordata dopo così tanto tempo,ormai i capelli rossi sono imbiancati,ho delle rughe e qualche chilo in piu’ pero’ sono davvero io!!!!.Mia mamma e mio papa’ non ci sono piu’,io sono madre di 2 figli e nonna di 3 bei nipoti,2 maschietti e la ragazzina che adesso mettera’ gli orecchini.Certamente che autorizzo Marni a scambiarci le mail per metterci in contatto,mi fa piacere.Un caro saluto anche a Silvia dell’atelier,la ricordo con gioia,gentilissima,carina,mi aveva cucito addosso un abito veramente grazioso,completato dalla perla nelle orecchie mi ha portato fortuna per un matrimonio felice.Rido quando sento la superstizione che le perle portano le lacrime, non e’ vero.E la tua pistola bucaorecchie te lo assicuro Jacqueline,io non ne ho per niente un brutto ricordo,io mi ricordo solo che ero cosi’ fiera deile mie orecchie bucate a pistola che ne parlavo a tutti.Sono qui con mia nipote e abbiamo letto insieme questi nostri commenti,lei mi fa domande tutta piena di curiosita’ e non vede l’ora di avere i suoi orecchini.Adesso si sta sfogliando l’album del nostro matrimonio insieme al nonno.D’accordo Marni,quando anche mia nipote avra’ i suoi buchi fatti raccontero’ l’esperienza con piacere.Grazie per tutto questo,buona domenica anche a voi!
Cara Marni buongiorno e buon inizio d’anno.
Missione compiuta! Anche la mia bambina non ancora novenne è stata regolarmente iscritta all’affollato club delle femmine dai lobi bucati e ne va giustamente orgogliosa. Anche la sua mamma lo è. Sono tanto orgogliosa di lei ma lo sono anche di me per aver portato a compimento una missione per niente facile per una come me.
Premetto che con gli orecchini ai lobi la mia piccola è bellissima. Inutile girarci intorno, alla sua età gli orecchini stanno bene ma come sai per me non era certo questo il problema.
Come ampiamente previsto il pacchetto più piccolo da scartare a Natale è stato quello che ha acceso in lei la più grande fiammata di gioia mista a sfrenata eccitazione e brividi perché la sorpresa degli orecchini, finalmente di quelli veri “col buco”, le ha materializzato l’imminenza del doversi sottoporre all’antico rituale della bucatura: inno alla bellezza d’esser femmina che quasi toglie il fiato ad una bambina che lo desidera più della paura del dolore, poco o tanto che sia, da affrontare e sopportare con coraggio. Quel coraggio rituale ben sottolineato dai commenti, con un grande sorriso sulle labbra, di nonne e zia. Ma anche del papà e dei due fratelli più grandi che improvvisamente si rendono conto che la loro sorellina è diventata la grande protagonista di questo Natale in famiglia: mi hanno fatto tenerezza col loro istinto protettivo.
Ma anche se la consapevolezza di avere una gran bella famiglia ti scalda il cuore e ti riempie gli occhi di belle immagini che sarà bello ricordare a lungo, qui sono iniziati i problemi seri per me. La fase più difficile proprio in quei pochi giorni che hanno separato la trionfale apertura del pacchetto con gli orecchini dal fatidico momento della bucatura avvenuta il giorno prima di Capodanno. Sapevo che per me non sarebbe stato facile ed avevo cercato di predispormi psicologicamente nel migliore dei modi, mettendo da parte le ansie e ponendo in primo piano gli aspetti più gioiosi e festosi dell’”Operazione Primi Orecchini” ma mi sono subito resa conto che era più difficile di quanto avessi preventivato. I giorni che hanno preceduto l’evento infatti sono stati costellati da una infinita teoria di domande da mia figlia sulla foratura dei lobi, sulla mia esperienza, su cosa si prova (in senso lato) nell’affrontare il rituale, sul perché e percome mi ci sono sottoposta soltanto a 16 anni, sul perché invece la nonna (mia mamma) l’ha fatto che era già sposata mentre l’altra (mia suocera) aveva già i buchi da bambina e così anche la zia (mia cognata), sulla gioia che si prova nel potersi infilare questi magici orecchini attraverso i lobi… mia figlia sovraeccitata e monotematica, un po’ troppo per le mie spalle strette.
Ma non tutto il male vien per nuocere. Il momento di personale difficoltà e la determinazione a realizzare al meglio un sogno della mia bambina mi hanno spinta a chiedere aiuto, indispensabile, a mio marito. Gli ho parlato con sincerità aperta, gli ho anche fatto leggere il dialogo con te ed altre esperienze, ovviamente “maschili”, a partire da quella di Beppe. Ti dico forte e chiaro “grazie Marni!” perché da sola, senza Guida Sogni, non ce l’avrei fatta ma parlarne con mio marito si è rivelata una bella sorpresa. Lui infatti non aveva mai fatto particolari riflessioni sul significato degli orecchini su di noi donne, né aveva afferrato lo stretto simbolismo che lega la penetrazione dell’orecchino nel lobo al coito e la bucatura del lobo alla perdita della verginità. Cresciuto da una mamma coi buchi alle orecchie fin da neonata ed avendo vissuto in un’atmosfera di letizia familiare il momento in cui erano stati fatti i buchi alla sorella nel passaggio fra asilo e scuola elementare, aveva sempre dato tutto per scontato ma ha compreso perfettamente e non ha fatto fatica a capirmi ed a supportarmi col suo spirito costruttivo e pragmatico quanto basta a farmi sentire le spalle più larghe. E poi mi ha candidamente confessato di aver meglio compreso il suo debole per gli orecchini indossati dalle donne… forse non soltanto confinato alle sole ragioni estetiche. Sono state molto d’aiuto le tue considerazioni in risposta a Jacqueline sugli orecchini indossati dalle bambine nell’articolo qui sopra.
E così accompagnare nostra figlia a bucare i lobi con la tribù è stata davvero quella festa molto speciale che speravo di regalarle. Ma per il modo in cui ci siamo arrivati è stato bello e liberatorio anche per me mamma e credo sia stata occasione di crescita anche per il papà. Credo anche per i fratelli che le hanno fatto coraggio. Li abbiamo osservati: dei due quello che ha sentito maggiormente la fascinazione dell’evento è stato il mezzano che infatti dopo ha ancora fatto a me molte domande sull’argomento ed in gioielleria mi ha chiesto di filmare il rituale della bucatura col cellulare. Non per condividerlo sui social, è un monento intimo e tale deve restare. Ma sarà bello per mia figlia, un giorno, potersi rivedere in questo filmato che le farà rivivere un momento importante, una pietra migliare, un desiderio realizzato con determinazione e coraggio.
L’atto del fare i buchi è stato quasi indolore ma il dopo no. Abbiamo dovuto affrontare la cura di un’infezione, questa sì dolorosa, ad entrambi i lobi. Ciò che accade quando, per troppo entusiasmo, una bambina civettuola ma abbastanza vivace finisce per toccarsi continuamente le orecchie appena forate con le mani, non sempre sterili, per osservarsi allo specchio o pavoneggiarsi un po’ con le amichette. Ma la mia bambina coraggiosa ha sopportato il dolore e le medicazioni suggerite dalla gioielliera e poi confermate dalla pediatra. Anche questa è una lezione imparata. Stoica e per nulla pentita: la mia piccola pensa già al terzo buco che vuol farsi proprio come me. Le ho detto: ok, ma non prima di compiere 16 anni. Però non ci vedo nulla di male e so già che cederò molto prima, magari fra le elementari e le medie potrebbe essere un bel premio per segnare una tappa.
Adesso posso dire che questa prassi, di routine per quasi ogni donna ad un certo punto della vita, si è rivelata abbastanza avventurosa sia per mia figlia che per me, anche se per motivi diversi. Ma posso anche dire che ne è ben valsa la pena, per entrambe.
Scusami ancora per la lunghezza del testo ma sarei felice se la lettura di questa nostra esperienza fosse d’aiuto per qualche altro genitore, papà o mamma che sia…
Mille grazie Marni!
Buongiorno Siria e buon anno anche a te e a tutti i tuoi! 🙂 Ho letto di un fiato il tuo bel racconto che mi ha emozionato e intrigato. Ho rivissuto le tue stesse emozioni ed incertezze ma trovo che tu sia stata bravissima nello “stare” con la scomodità di quello che sentivi per poi, infine, parlarne con tuo marito. Essere in due a condividere questo momento particolare è stata la scelta giusta e ha significato, per te, alleggerirti e infine vivertela bene, permettendo così anche alla tua bimba di farlo pienamente. Ho immaginato anche la tua bimbetta così vivace ed entusiasta ed è una bella immagine dolce e tenera che mi riporta indietro negli anni a quando anche la mia bimba era piccola 🙂 sono dolci ricordi. E sì hai una bella famiglia intorno a te, sei fortunata! Essere consapevole di questo è assai importante. Grazie per aver condiviso questa fetta della vostra vita familiare; sono sicura che altre lettrici/lettori troveranno il tuo racconto bello e dolce come l’ho trovato io e chi, come te si trova incerto o vive sentimenti simili, ne riceverà un aiuto. Un caro saluto e buona giornata a te e alla tua bella famiglia.
Cara Marni buongiorno.
Come ti avevo annunciato fin da ottobre, a seguito delle richieste sempre più pressanti di nostra figlia d’accordo con mio marito abbiamo deciso do farle la gran sorpresa dei buchi ai lobi delle orecchie per Natale.
Speravo di avere di fronte tempo sufficiente per mettermi in pace con l’idea, per il bene e la gioia di mia figlia che ormai l’anno prossimo farà 9 anni. In tutta sincerità, però, continuo a sentirmi nervosa e non completamente a mio agio. La macchina della “Operazione Primi Orecchini” tuttavia è già lanciata in piena corsa. Con mio marito sono andata in gioielleria per comprarle gli orecchini d’oro che le daremo a Natale come nostro regalo e grande sorpresa, e che potrà mettere trascorso il periodo di 6 settimane post-foratura. Gli orecchini che le abbiamo scelto sono discreti ma carinissimi e so che le staranno bene.
Sono sicura che quando scarterà il pacchetto e vi troverà un paio di orecchini veri, “col buco”, la mia piccina esploderà di gioia. La porteremo prima di Capodanno per la foratura dei lobi, ci siamo già accordati con la gioielleria che è la stessa in cui io qualche anno fa mi ero fatta fare i secondi buchi e mi ci ero trovata bene. Come suggerivi tu farò di tutto per far sì che la “cerimonia” dei buchi sia una cosa importante e indimenticabile per lei. Inviteremo chi vorrà partecipare, nonne, zia ed i due fratelli maggiori per applaudire il coraggio della sorellina ma sarà una sorpresa per tutti che si svelerà solo la notte di Natale.
Per il momento io cerco di concentrarmi sulla gioia di mia figlia e sull’emozione di regalarle un sogno che si avvera in una festa per tutta la famiglia mettendo da parte i risvolti scabrosi che si collegano simbolicamente al binomio buco+orecchino. Non ho ancora trovato il coraggio di parlarne apertamente con mio marito ma forse dopo aver messo gli orecchini a nostra figlia risulterà più semplice farlo, o almeno è ciò che spero.
Nel frattempo non sono pervenute alla Guida Sogni testimonianze di altre donne sensibili come me alle implicazioni sessuali e sensuali insite negli orecchini infilati nei lobi forati. Forse nel 2023 avremo qualche condivisione in questo senso? Speriamo che qualcuna si faccia avanti.
Tornerò fra qualche giorno per raccontare l’esperienza di mia figlia e mia. Colgo intanto l’occasione per farti carissimi Auguri e farli a tutti i lettori e lettrici di Guida Sogni.
Buongiorno Siria, grazie per aver raccontato il tuo programma natalizio ed il regalo che farai a tua figlia.Sono sicura anche io che sarà felicissima. Capisco anche le tue ansie, ma quelle dovrai “cullartele” da sola, oppure condividerle con tuo marito. E fai bene a concentrarti solo sulla gioia che donerai e su tutta la preparazione rituale. Vedrai che alla fine sarai contenta e sarà un regalo anche per noi se racconterai com’è andata. In questo momento la Guida sogni è un po’ “giù di tono” perchè io non ho tanto tempo da dedicarle, mentre invece comporterebbe un impegno totale fra manutenzione e scrittura. Quindi, forse per questa ragione non ci sono stati altri commenti in linea con il tuo. Speriamo nel prossimo futuro. Intanto anche io ti faccio tantissimi auguri per le feste, il nuovo anno e per il piccolo rito della foratura dei lobi di tua figlia. Buon Natale! Marni
Buon giorno Marni
a maggio ti avevo promesso di ritornare a raccontare quando sarebbe stato il momento per mia figlia di forare le orecchie .
Il momento e’ arrivato mercoledì’ scorso finalmente ! e dico finalmente perche’ ho capito quanto ci teneva ma anche quanto e’ stato difficile per lei mettere insieme tutta la quantita’ di coraggio che serve a una bambina di 7 anni per affrontare questa prova e coronare un grande desiderio .
tu sai le mie perplessita’ e le difficolta’ di accettare questa cosa per mia figlia perche’ lo avevo raccontato ma in questi mesi dopo essere riuscito a parlarne con mia moglie ho avuto tempo di immedesimarmi con la nostra bambina e capire il valore per lei della sfida da affrontare e ho fatto il tifo per lei lasciandomi i dubbi alle spalle .
Con mia moglie avevamo pensato di fare a nostra figlia una grande e bella sorpresa accompagnandola a fare i buchi come regalo per la fine della scuola . le avevamo gia’ fatto una promessa ma lei non se l’ aspettava che il momento arrivasse cosi’ presto e posso dire, e’ stata sopraffatta dalla situazione inaspettata e forse abbiamo sbagliato noi ma anche forse no . Quando ci siamo recati tutti e tre alla gioielleria scelta da mia moglie la nostra bambina era emozionata e anche troppo ….. quando e’ arrivato il suo momento con i puntini gia’ segnati sui lobi ben disinfettati e la pistolina che si avvicinava ci ha detto che non se la sentiva e noi abbiamo percepito tutta la sua ansia e cosi’ con mia moglie ci siamo guardati in faccia e capiti in una frazione di secondo, nonostante la signora che la incoraggiava a lasciarsi forare abbiamo detto non importa, se non te la senti si fara’ un’ altra volta e le abbiamo fatto lo stesso le nostre coccole per consolarla dalla delusione e per dirle che siamo orgogliosi di lei perche’ nella vita in certi momenti e’ giusto avere il coraggio di fermarsi quando ci si sente cosi’ tanto a disagio, poi il momento dei primi orecchini te lo devi ricordare come una cosa bella, una festa non uno stress .
L’orecchino gia’ preparato che doveva andare nell’ orecchio della bambina non e’ stato sprecato perche’ si e’ aggiunto nel lobo di mia moglie ( bello ) cosi’ vedendo la mamma anche lei si e’ potuta fare un’ idea piu’ precisa . so che ci ha pensato e ripensato tanto e non si sentiva pronta nemmeno quando ha compiuto 7 anni ma poi c’ e’ stato il ritorno a scuola e qualche compagna che nel frattempo aveva messo gli orecchini durante l’ estate e la voglia c’ era ma ci ha chiesto di essere accompagnata a fare i buchi quando ha elaborato per bene e soppesato le paure e questa volta noi genitori la sentivamo che sarebbe stata la volta buona .
Stesso negozio e stessa commessa, una bambina calma e determinata e alla fine felicissima, paura passata piu’ facile di quello che s’ immaginava . Noi genitori forse anche piu’ di lei perche’ sappiamo il percorso che l’ ha portata a questa gioia e l’ importanza che ha . anche mia moglie ha scelto nell’ occasione di farsi aggiungere un nuovo buco anche nell’ altro lobo per festeggiare e condividere la gioia con la sua bambina e l’ ho trovato bellissimo . E’ veramente un rituale affascinante pieno di patos per le bambine come per le donne adulte e per chi assiste, comunque mia moglie dice che rispetto ai buchi che fece da ragazza il progresso e’ tanto che ormai non e’ quasi per niente doloroso giusto appena una punturella .
per Natale promessi i cerchiolini d’ oro alla bambina che li vuole per potergli appendere i pendaglini e per mia moglie due mini perle da mettere nei secondi buchi .
Sono molto fiero di entrambe e sono stato contento di essere coinvolto e partecipare al loro punto di vista come papa’ e marito .
Carissimi saluti !
CAro Nicola che bella storia che ci hai raccontato! Grazie veramente per averla condivisa con noi! Trovo che siate stati bravissimi ad assecondare i dubbi della vostra bimba anche se eravate ormai in ballo. Bravi e sensibili e, come vedi, è arrivato il momento giusto per lei quando se l’è sentita, quando ha avuto il tempo per elaborare tutte le emozioni collegate a questo evento. Sono molto felice per voi e anche io piena di ammirazione per questa bimba che non conosco, ma che mi ha piacevolmente stupito per il suo coraggio nel dire no, pur rivendicando il suo desiderio. Sono momenti preziosi questi che passate insieme e li ricorderete per sempre. Bella anche l’idea di tua moglie di fare un secondo buco per ricordare le due fasi superate! E’ bellissimo sentirti così fiero delle tue “donne”! Si sente che le ami molto 🙂 Un caro saluto e un abbraccio a tutti voi! Marni
Cara Marni buongiorno.
Non mi conosci ancora essendo la prima volta che lascio un commento sulla tua bellissima Guida ed allora mi presento. Sono una donna di 49 anni, ho i buchi alle orecchie ed indosso gli orecchini ogni dì. Porto quattro orecchini cioè due su ciascun lobo. Sono madre di 3 figli di cui la più piccola di 8 anni brama ardentemente i buchi ma io nicchio e procrastino l’evento.
Mi accingo a scriverti dopo aver già letto durante l’estate ogni tuo articolo dedicato agli orecchini e tutti i commenti perché vorrei condividere anche la mia esperienza personale simile a quella di molti uomini ma vissuta “al femminile”. Perciò fra i vari articoli quello che mi ha colpito di più è stato proprio questo del sogno di Beppe non solo per la vecchia tradizione che non conoscevo di bucare le orecchie delle ragazzine per la Cresima ma innanzitutto perché pur essendo donna ho avuto anch’io la “fascinazione” per buchi ai lobi ed orecchini in modo del tutto simile a Beppe ed altri uomini che l’hanno raccontata. Anche nella mia preadolescenza è stato questo il tema dei primissimi sogni erotici che non ero ancora in grado di identificare come tali.
Per moltissimo tempo ho ritenuto che l’erotizzazione dei buchi ai lobi e degli orecchini fosse solo di una mia particolarità vissuta segretamente con una grande componente di disagio ma attraverso la lettura delle altre esperienze con le tue spiegazioni sui simboli e gli archetipi così profondamente radicati ho capito molte cose. Ho capito anche come mai sono così restia a concedere i buchi a mia figlia nonostante li abbiano moltissime sue compagnucce che con gli orecchini stan bene. Il nodo che non sono ancora riuscita a sciogliere è accettare che anche la mia bambina si sottoponga ad una pratica femminea da cui sento emanare una fortissima carica di erotismo e sensualità e che “rovinerebbe” i suoi bei lobi infantili così perfetti. Se dipendesse solo da me procrastinerei veramente fino alla Cresima ma so che mi dovrò arrendere molto prima perché oggi la moda detta di mettere gli orecchini fin da bambina ed è già tanto se riuscirò a preservarle i lobi intatti fino alla Comunione.
Non mi so spiegare però come mai rispetto alla perforazione dei lobi ho sviluppato un modo di sentire più simile a quello tipicamente maschile che alla sensibilità femminile che vedo invece in mia figlia. Sottolineo che nonostante ora sia normale perforare ogni parte dell’orecchio ed altre parti anatomiche è solo il lobo femminile bucato che mi trasmette questa fortissima carica erotica.
Come dicevo i miei sogni erotici sulla bucatura dei lobi sono incominciati nella preadolescenza e come nelle esperienze raccontate da vari uomini è stata mia madre a dare inconsapevolmente l’innesco. La mia esperienza familiare rispecchia in modo piuttosto fedele il racconto di Tito.
Anch’io ho un vivo ricordo di mamma e papà che ciclicamente parlavano del buco alle orecchie osservando le donne in televisione o parlando di qualche amica, collega o conoscente che sfoggiava gli orecchini nei buchi.
Anch’io sentivo battere forte il cuore e mi si accendevano le fantasie quando sentivo i miei genitori che affrontavano questo discorso anche se fingevo indifferenza. Loro invece mi sembravano intrigati dall’argomento: tanto mia madre che sembrava attratta da quella piccola tortura a cui valutava di sottoporsi come in un mozartiano “vorrei e non vorrei” in conflitto con le sue convinzioni giovanili molto contrarie alla perforazione. Tanto mio padre che la supportava ed incoraggiava facendole soppesare quanto ne sarebbe valsa la pena.
Anch’io non riuscivo quasi a cacciar fuori la voce sopraffatta dalle emozioni il giorno in cui mia madre ha sfoggiato i lobi bucati con annesso pre-orecchino col finto diamantino in strass. Naturalmente ci era andata insieme a mio padre a fare i buchi. Avrei voluto farle tante domande ma con la voce che tremava non ci riuscivo. Loro invece non nascondevano l’entusiasmo. Mia madre veramente felice di stare al centro della scena mentre mio padre se la lumava con gli occhi.
Anch’io mi sono segretamente gustata tutti i racconti e commenti origliati di mia madre sui buchi con chiunque nei giorni seguenti la bucatura.
Anch’io mi emozionavo quando riuscivo ad aprire di nascosto il portagioie di mia madre per guardare e toccare i suoi orecchini specialmente quelli a bottoncino a cui potevo sfilare ed infilare la farfallina di chiusura posteriore immaginando quel perno che le attraversava il lobo.
Anch’io sognavo compulsivamente la perforazione dei lobi di mia madre con scene fantasiose e molto più cruente dalla realtà immaginandomi quella pistola di cui avevo sentito solo raccontare. Anche i miei sogni sono diventati realistici quando anni più tardi ho assistito ad una vera bucatura dei lobi essendone questa volta io la protagonista e però questo tipo di sogno trasformato non ha perso la sua carica erotica. Il ripensare a questi sogni ha poi anche guidato le mie prime esperienze masturbatorie sempre più consapevoli.
Anche per me riuscire a confidarmi scrivendo queste cose è come togliermi un peso.
Il pensiero del dolore da affrontare volontariamente per un piccolo dettaglio di bellezza era il vero grilletto che attivava le mie pulsioni erotiche ma ancora oggi resto convinta che sia un fattore eccitante in chi si accinge ad affrontare i primi buchi ai lobi a qualsiasi età si decida di farli.
Col senno del poi non saprei dire se il desiderio degli orecchini da infilare nei lobi bucati fosse genuinamente di mia madre oppure il risultato di una spinta gentile esercitata su di lei da mio padre che di sicuro rientrava fra quegli uomini molto attratti dal rituale della perforazione e dagli orecchini.
Sempre col senno del poi ipotizzo che la decisione di mia madre di farsi bucare i lobi sia stata lungamente soppesata non solo per convincersi a superare il vecchio pregiudizio sull’inciviltà di tal pratica ma anche e soprattutto per prolungare ed assaporare meglio il piacere di una “danza” erotica fra mamma e papà giocata molto sull’immaginazione prima di farla culminare nell’evento clou della perforazione. Non ne ho la certezza assoluta non avendolo potuto sperimentare di persona dato che mio marito pur apprezzando molto la bellezza degli orecchini come dettaglio seduttivo femminile non è affascinato dal rituale della perforazione. L’ho constatato anche quando mi sono voluta fare il secondo buco ai lobi perciò non ho mai avuto abbastanza coraggio per confidarmi con lui su questo tema. Non saprei se mia madre e mio padre si erano confidati o se il loro fosse un gioco più sottile di detto e non detto.
Pur sentendomi inequivocabilmente femmina quando mia madre si è fatta bucare i lobi io ero ancora un maschiaccio con lunghi capelli raccolti in una coda di cavallo a cui piaceva giocare a pallone e che preferiva i pantaloni alle gonne, scarpe da ginnastica, t-shirt e berretto con la visiera. Ammiravo le frivolezze femminili su mia madre senza spinta all’imitazione perché non me ne sentivo parte. La bucatura delle orecchie mi emozionava pensandola su di lei ma sembrava davvero “oltre” per me infatti ero convinta che non sarei mai stata capace di tanto.
Piano piano nell’adolescenza mi sono femminilizzata nei gusti e nel vestire ma ho lasciato indietro il capitolo orecchini che appassionava molto le mie compagne sempre colpendo la mia fantasia. Non so quando avrei preso l’iniziativa dei buchi se non fosse stata mia madre ai 16 anni a condurmi dritta dal gioielliere per regalarmi la bucatura senza che gliel’avessi mai chiesto. Ho accettato questa strana sorpresa di compleanno anche se mi faceva strano vivere quella situazione da protagonista però me la sono gustata tutta e logicamente è stato emozionante da brividi. Doloroso il giusto ma non certo “violento” come me l’immaginavo. Mi è piaciuto specchiarmi e vedermi subito così diversa con gli orecchini poi uscire dal negozio inebriata da quell’esperienza e così fiera di me. Anche mia madre era fiera di me quel giorno e per la prima volta ho sentito un senso di condivisione complice fra me e lei. Poi anche mio padre mi ha fatto sentire la sua approvazione ma credo di sapere come mai non ha fatto niente per essere presente alla mia perforazione: dev’essere imbarazzante per un padre che ne coglie l’aspetto erotico quando si tratta di sua figlia
Per i 18 anni invece papà e mamma mi hanno regalato gli orecchini di perla a perno e farfallina e non mi dimenticherò mai l’emozione di ricevere quel dono magnifico. Restano i miei preferiti e per qualche anno li ho portati entrambi sullo stesso lato ma adesso sono tornata a preferire la simmetria. Credo che la perla sia il più sensuale fra tutti gli orecchini ed è anche un classico senzatempo.
Sia io che mia mamma da quando abbiamo i buchi ci sentiamo nude senza gli orecchini.
Fare il secondo buco ai lobi a 37 anni è stato bello ma non emozionante come la prima volta e non è stato neanche doloroso dato che nel frattempo i vecchi pre-orecchini dal perno grosso ruvido e scalinato sono stati sostituiti da orecchini molto più carini sottili e affilati che ti bucano il lobo in maniera molto più soft e senza il rumore sordo della vecchia pistola. Però mi diverto da matti con la scelta di quattro orecchini.
Pur avendo letto che su questo argomento fai un’eccezione anch’io ti chiedo scusa per la lunghezza. Lavorando in campo pubblicitario conosco bene il valore della sintesi ma non sono riuscita ad essere più concisa.
Mille grazie.
Buongiorno Siria, piacere di conoscerti e grazie per la condivisione della tua storia e delle tue emozioni. E’ vero che chiedo sempre sintesi quando si tratta di sogni, ma faccio eccezione per queste vostre esperienze che mi piace leggere in tutte le loro sfumature e con tutti i particolari, suggestioni ed influenze dei diversi personaggi che vi compaiono.Quindi non scusarti. Hai reso con grande efficacia il gioco di seduzione fra tuo padre e tua madre e tutte le tue curiosità ed emozioni. Complimenti per il dono della scrittura 🙂 E’ molto interessante questa tua attrazione “sensuale/sessuale” per il rito della perforazione e devo dirti che è la prima volta che una donna ne scrive qui nella Guida Sogni, ma sono sicura che non sarai l’unica. Anzi, spero che leggendo altre donne che hanno simili sensazioni si facciano avanti. E’ un tema nuovo e diverso da affrontare. Ed è assolutamente naturale che, con queste premesse, tu procrastini la foratura dei lobi di tua figlia, probabilmente c’è una parte di te ancora legata a quel passato e a quelle sensazioni che si ribella all’idea di violare i dolci lobi infantili. Condivido con te il piacere degli orecchini anche se con il passare degli anni sono diventata più sobria ma non potrei mai stare senza, mi sentirei “nuda” come dici tu, quindi ti capisco. Mi farebbe piacere se ci informassi quando cederai alle richieste di tua figlia, raccontando dell’esperienza ( organizzala in modo che sia per lei una cosa importante e indimenticabile). Un caro saluto e buona giornata marni
Cara Marni buongiorno. E’ un grande piacere anche per me.
Grazie per la risposta e per i complimenti alla mia scrittura. Scrivere è parte del mio lavoro ma rileggendomi ho notato subito le omissioni di punteggiatura tipiche di quando vado di getto e non rileggo attentamente, me ne scuso.
Ho pensato di condividere qui anche la mia testimonianza “al femminile” proprio perché avendole lette tutte mi sono accorta che ancora nessuna donna aveva scritto niente di simile. Spero di non essere l’unica e spero che qualcun’altra si faccia avanti ma è chiaro che una confessione che tocca in questo modo aspetti sessuali per noi donne è ancor più difficile che per gli uomini anche perché scardina il classico pattern secondo cui attraverso gli orecchini la donna appaga la propria civetteria ed amplifica la propria seduttività ponendo l’accento su un punto sensuale come il lobo dell’orecchio, violato e penetrato da un elemento “maschile” quale l’orecchino che lo impreziosisce incorniciando il viso e stimolando le fantasie erotiche del sesso opposto. Ho riassunto ciò che tu hai spiegato benissimo in molti commenti e che è fin troppo evidente nella simbologia degli orecchini che il nostro inconscio conosce benissimo anche se repressa a livello cosciente e razionale. Ma cosa succede se è già la donna per prima a sentire il richiamo sessuale insito in questo simbolo? Questo è il caso mio. Aprirmi con mio marito su questo argomento segreto per me è ancora più difficile che per un uomo con la sua partner però in qualche modo ci vorrei riuscire prima o poi.
Il richiamo sessuale e sensuale del binomio buco+orecchino è tutt’ora ben presente in me e precede il desiderio di essere seduttiva ed appagare la mia civetteria, aspetti che si sono aggiunti in un secondo tempo maturando ed avendo sviluppato tutta la mia femminilità. Per mia figlia come da regola per una femminuccia avviene l’opposto: almeno a livello conscio ne ignora i risvolti sessuali ma desidera i buchi per pura civetteria, un tratto che in lei è già ben evidente e che io non possedevo ancora alla sua età.
Ti ringrazio per avere così ben compreso la mia difficoltà a far bucare i lobi di mia figlia nonostante tu abbia concesso i buchi alla tua quando era ancora molto piccola. In famiglia mi sento quasi accerchiata dalle due nonne e da una zia che premono perché le faccia fare questi buchi ed un papà a cui l’idea tutto sommato non dispiace ma io come mamma non vorrei che mia figlia venisse condotta a questa esperienza da una nonna o zia escludendomi perché vorrei certamente riuscire a farne qualcosa di “importante e indimenticabile” e ci terrei molto ad essere sua complice come lo è stata mia madre con me anche se al momento dei miei buchi non ero più una bambina.
Ho notato che di norma le mamme si entusiasmano al momento di portare le loro figlie a fare i buchi, magari attendono un periodo ma solo per essere certe che la bambina sia proprio convinta ma si emozionano già alla prima richiesta della piccola per gli orecchini e tutto il percorso che culmina con la bucatura viene vissuto con trepidazione. Immagino che tutto questo contribuisca all’epilogo festoso e forse riflette anche la tua esperienza personale per i buchi a tua figlia. Invece io mi rispecchio più nei papà perplessi che faticano ad immedesimarsi in queste dinamiche femminili. Mi dispiace perché invece a differenza dei papà scettici colgo bene l’importanza formativa di questa tappa per una bambina o ragazza e mi piace il legame che crea con le generazioni femminili precedenti che tu hai spesso sottolineato nei commenti.
E d’accordo, quando cederò alle richieste di mia figlia condividerò qui l’esperienza che spero positiva sia per lei che per me.
Mille grazie ed un caro saluto a te.
Buongiorno Siria è possibile che sia proprio la tua consapevolezza del legame simbolico fra perforazione dei lobi e simbologia sessuale che ti rende così cauta. Non mi sembra un male e trovo assolutamente normale che si tenda a voler posticipare con il desiderio inconscio che la bimba resti “bimba” il più possibile. La civetteria delle bambine a volte ci sorprende, spesso è qualcosa di naturale o influenzata dal femminile materno, a volte emerge per contrapposizione a questo oppure stimolata da influenze esterne. Anche i media giocano un grande ruolo nell’erotizzazione del corpo infantile (ormai quello delle donne non fa più notizia)e sono tanti gli stimoli che arrivano e che danno forma al desiderio. Io sono sicura che saprai accompagnare tua figlia nel modo giusto e sì, cerca di esserci, è molto bello che nonna e zie vi siano vicine, ma tu sei la madre ed è giusto e importante, per te e per tua figlia, la tua presenza ed il tuo ruolo. Ti sono vicina con il pensiero 🙂 marni
Cara Marni buongiorno.
Sono d’accordo con te e lo penso anch’io di essere così “cauta” con la mia bambina per la consapevolezza del legame fra perforazione del lobo e simbologia sessuale. Già ne coglievo gli aspetti erotici quando neanche sapevo cosa fosse un simbolo.
Nel frattempo mia figlia è ritornata alla carica visto che sono stati messi gli orecchini ad un’altra compagna di scuola ed anche alla sorellina di soli 4 anni. Devo ammettere che entrambe le bambine sono proprio belline coi lobi punteggiati in modo discreto da un piccolissimo orecchino dorato che piace molto anche a me. Mia figlia ha insistito che parlassi alla mamma di queste due bambine che mi ha rassicurata ovviamente. Ne abbiamo parlato ancora con mio marito e stiamo valutando di farle gli orecchini come nostro regalo di Natale. So che nostra figlia impazzirà di gioia quando glielo diremo ma per me questa è una bella sfida. Presto ti racconterò.
Un caro saluto ed ancora mille grazie. Non sai quanto mi è stato di aiuto confidarmi con te a cuore aperto col conforto delle tue riflessioni. Grazie per la tua vicinanza.
Buonasera Siria, mi sembra un’idea fantastica questa del regalo natalizio. Immagino anche io la gioia di tua figlia e la vostra di conseguenza. Avrai tempo quindi per “confezionare” nel modo più giusto quel momento e per elaborarlo. Già il fatto che tu abbia avuto il coraggio di parlarne e di esprimere i tuoi dubbi al riguardo è una passo importantissimo, fondamentale direi. Vedrai che da qui ad allora sarà un percorso in discesa. Ti sono vicina col pensiero e spero che tu riesca a viverlo con lo stessa felicità di tua figlia. E’ stato un piacere leggerti quindi grazie a te per la condivisione di queste tue emozioni. Un caro saluto e …a presto 🙂 Marni
buon giorno Marni e buon giorno anche ad Alfredo
Scrivo per la prima volta in accettazione all’ invito , a chi ne avesse voglia, di rispondere alla domanda di Alfredo e lo faccio raccontandovi brevemente la mia esperienza personale .
Ho conosciuto questo sito “googlando” su orecchini e buchi alle orecchie e sono diventato un lettore attento di tutti gli articoli che riguardano questo argomento e soprattutto di questo che raccoglie tante esperienze “maschili” in cui mi ci rivedo . io stesso ho tenuto ben nascosto i “turbamenti” per gli orecchini e i fori nelle orecchie di bimbe, ragazze, e donne . E’ un’ attrazione che io mi porto dentro fin da quando da bambino ho “scoperto” che i lobi delle orecchie di mia mamma erano bucati apposta a differenza di quelli di noialtri maschi della famiglia e lei mi lasciava accarezzare le sue orecchie e giocherellare coi suoi orecchini, e mi raccontava che quei buchini glie li avevano fatti da bimba quand’ era troppo piccola per ricordarselo e questo accendeva le mie fantasie infantili che poi col tempo sono diventate “erotiche” verso questa tradizione rivista poi sulle mie coetanee, la maggior parte di loro si faceva bucare le orecchie in età scolare .
Mia madre è stata a lungo l’ unica a cui ho manifestato l’ attrazione per gli orecchini e le sue orecchie bucate ma poi quando sono diventato più grande e ho iniziato a vergognarmi di questa attrazione che cambiava di significato non he ho mai più fatto parola neanche con lei .
Io l’ ho sempre percepito come un mio “segreto imbarazzante” ma perchè non capibile dagli altri e non certo come un disturbo psichico ! Per tanto tempo mi sono nascosto anche alle mie partner ( avevano tutte le orecchie forate anche più volte e una mia ex anche il naso !) compresa la mia attuale compagna ma con lei sono cambiate le cose quando nostra figlia ha incominciato a chiederci di potersi mettere anche lei gli orecchini come la mamma e altre compagnucce sue . Ho fatto un sogno che non ho neanche raccontato qui perchè già più che evidente che mi ha disturbato e ricordo perfettamente anche se è passato del tempo, cioè, mia figlia di 6 anni con rossetto, ombretto e mascara, unghie laccate,collant, mentre succhiava un bastoncino di liquirizia in un atteggiamento fastidiosamente provocante anche se poco credibile vista l’ età, e aveva anche larghe anelle alle orecchie . E questa è stata la “molla” che mi ha spinto a parlarne apertamente con la mia compagna perchè sì certo, mi sono ritrovato anch’ io fra i papà che “non sono sereni rispetto alla foratura dei lobi delle loro figlie” .
Io voglio consigliare ad Alfredo di fidarsi di Marni fare il passo, lo so che non è facile, ma poi ne vale la pena credimi ! Vedrai anche per te sarà davvero una “cosa bella e nuova che vi unirà ancora di più” come lo è stato per me, che, mi è servito tantissimo per capire e accettare il desiderio di orecchini di nostra figlia e, per accettare che fra poco, già promesso, la accontenteremo e la mamma l’ accompagnerà a fare i buchini e sarà uno “step” di crescita importante per lei come lo era stato per la mia compagna che, me lo ha raccontato, ha tutt’ oggi ha un ricordo molto bello di quando la sua mamma l’ ha accompagnata in gioielleria per i buchi ( anche se lei era più grandina quando ha preso il coraggio e l’ ha chiesto ma oggi si accorciano le tappe ) e ciò che posso dire è che, la mia compagna, è rimasta meravigliata del mio interesse per gli orecchini, ma in modo positivo ! Cioè mi spiego, è stato come un entrare nel mondo della sua femminilità in un modo più intenso che ha incrementato la nostra complicità di coppia , e lo spunto per parlarne nel mio caso è stata nostra figlia ma può essere qualsiasi spunto e andrà bene, noi abbiamo iniziato facendomi raccontare di quando lei ha deciso che voleva i buchi nei lobi e come è stato emozionante chiederlo e realizzare il suo “sogno” di ragazzina pre-adolescente . a lei ha fatto molto piacere raccontarmelo e che io fossi così interessato ad ascoltarla e comprendere che questo rituale così ben radicato nella nostra tradizione provoca dei “turbamenti” anche al femminile ( tipo paura, repulsione e attrazione insieme, bellezza, e desiderio di mettersi alla prova e poi sentirsi più grane, più bella, e più forte dopo superata la prova di coraggio ), solo che sono diversi da quelli che proviamo noi ma, vedrai, come sarà bello scoprire insieme i diversi punti di vista .
Io credo che alla base di tutto, per noi maschi, per loro femmine, c’ è che l’ orecchino và ad abbellire, forandola, una “zona erogena”, il lobo che infatti è bellissimo da accarezzare . Che siamo attratti dall’ orecchino al femminile anche se ormai anche molti uomini lo portano invece l’ ha spiegato benissimo tante volte Marni col simboleggiare la penetrazione sessuale, e da qui il mio sogno. Che, poi è quello che diventa difficile ad accettare per noi papà quando le nostre bimnette iniziano a richiederci il foro ai lobi, ma questo almeno, è un problema che tu Alfredo non hai .
Coraggio Alfredo ….!!!
Un saluto e in bocca al lupo, buona giornata a voi e anch’ io faccio a te, Marni, auguri di pronta guarigione
Buongiorno Nicola e grazie infinite per questo bellissimo messaggio diretto ad Alfredo e per il racconto dettagliato di quello che hai vissuto sull’argomento. E’ vero che il tuo sogno non ha bisogno di tante analisi, è chiarissimo nella sua sgradevolezza, ma devi ringraziarlo se ti ha dato la spinta per condividere ciò che sentivi con tua moglie. Sei stato bravissimo e coraggioso nell’affrontare un argomento così intimo, ma lo hai fatto in modo intelligente coinvolgendo anche lei e le sue esperienze tutte al femminile ( bella e giusta la tua espressione “entrare nel mondo della sua femminilità”). Quando si parla di intimità nella coppia si parla anche di questo, del coraggio di mettersi in gioco “nudi” nei pensieri e nelle emozioni. Bravo e brava anche lei ad accogliere le tue confidenze e a “rilanciare”, sono sicura che è qualcosa che vi ha unito ancora di più. Grazie per i tuoi auguri, per fortuna va meglio ho solo tanto lavoro in arretrato! 🙂 Un saluto particolare a te, a tua moglie ed alla tua bimba. Forse avrai voglia di tornare qui a raccontare quando sarà il momento per lei di forare le orecchie. 🙂 marni
Grazie a te Marni mi fà piacere sapere che stai meglio
Certamente le confidenze scambiate con la mia compagna ci hanno unito ancora di più, e questo è l’ augurio ma, praticamente è una certezza, che faccio ad Alfredo . Come s’ immagina bene Alfredo con la confidenza il “pepe” del desiderio nella coppia si fà più piacevolmente piccante quando apri la tua intimità .
D’ accordo cara Marni, quando toccherà alla anche mia bimba il momento di fare il famoso buchino nei suoi lobi, tornerò quà per raccontarlo . Sarà abbastanza presto comunque perchè pensavamo di farglielo già come regalo per i 7 anni oppure ancora prima per la fine della scuola, quindi in Giugno sicuramente . Lei non se l’ aspetta, sono curioso di vedere che faccia farà quando glie lo diremo e, sicuro sarà una gran sorpresa visto quanto lo desidera !
A presto allora, e carissimi saluti, e Marni in bocca al lupo per il tuo lavoro
Buongiorno Marni,
sono felice di apprendere che stai meglio, a parte per il lavoro arretrato. Doppiamente grazie per quanto ti dedichi anche a noi lettori. Buongiorno e grazie anche da parte mia Nicola, hai tutta la mia stima e la mia simpatia. Con la tua bella testimonianza ho un’altra validissima ragione di incoraggiamento. Sono papà di due maschietti più grandi della tua ormai, sinceramente non so come avrei reagito alla richiesta dei buchi da una bimba ma sono sicuro che per te che hai già rotto il ghiaccio ora la cosa più giusta e bella sia avere fiducia nella saggezza femminile di tua moglie e vedrai che in famiglia sarà un giorno di festa.
Buon weekend a voi e un bacione alla bambina coraggiosa!
“Alfredo”
Buongiorno Marni,
premessa: anch’io come Beppe sono da sempre affascinato dalla foratura dei lobi delle orecchie ma lo sono segretamente. Mi ricorda un rituale iniziatico e ne sento il fascino erotico, credo che sia il mio segreto più recondito e meglio custodito. Questa è la prima volta che ne parlo.
Qualche notte fa ho fatto un sogno molto particolare a questo riguardo, ho sognato di incontrare in un negozio Amelie Pulain che è il personaggio protagonista del film “Il favoloso mondo di Amelie” uscito una ventina d’anni fa all’incirca. Nel sogno era come se io sapessi esattamente chi era Amelie ma come se fosse una persona reale e non il personaggio di un film, anche se io ero un perfetto sconosciuto per lei. Il negozio del sogno era uno strano emporio che vendeva di tutto e come diceva un cartello foravano anche le orecchie. Essendo riuscito ad attaccare discorso con Amelie sono riuscito subito a incanalare la conversazione verso ciò che mi sarebbe piaciuto dirle e cioè che due piccoli orecchini le sarebbero stati a meraviglia e che avrebbe dovuto pensare anche lei a farsi bucare le orecchie. Amelie ne era lusingata così io le ho offerto di regalarle la foratura, l’abbiamo detto alla commessa ed ho assistito all’operazione non con un ago ma con la classica pistola e tutto questo per me aveva una forte carica erotica. Era bello sentirmi l’artefice dell’impulso dato ad Amelie e bellissimo vederla così carina e grata e felice dei suoi piccoli orecchini al termine.
Quel film l’ho visto al cinema e poi svariate volte in televisione e ogni volta mi soffermo sui lobi intatti di Amelie e fantastico segretamente immaginando la possibile foratura. Quando ha girato il film l’attrice Audrey Tautou non aveva i buchi ma non saprei dire se possa esserseli fatti fare in seguito come è probabile per un’attrice d’oggi.
Ripensandoci credo che il sogno si ricolleghi in parte a un episodio realmente vissuto oltre 30 anni fa. Mi trovavo in una tabaccheria vicino alla facoltà universitaria che frequentavo per comprare i biglietti per il bus, si trattava di una tabaccheria che vendeva di tutto compresa piccola bigiotteria e facevano anche i buchi alle orecchie, a quel tempo era un’attività completamente deregolata, li facevano un po’ dappertutto e c’era il boom delle orecchie forate, tutte le ragazze se li facevano fare e c’era la moda degli orecchini multipli come le popstar del momento e anche qualche ragazzo ma io l’ho sempre associato alla femminilità.
Comunque nella tabaccheria c’erano anche due signore sulla cinquantina, due amiche che osservavano i bijoux esposti che erano principalmente orecchini. Una delle due non aveva i buchi e origliando i loro discorsi ho sentito che se ne rammaricava con l’amica che invece era un’amante degli orecchini e aveva i lobi forati. Per la prima volta mi sono sentito libero di agire, abbastanza lontano da casa per sentirmi sicuro e in incognito. Ero uno studente universitario, un bel ragazzino dall’aspetto rassicurante e non ho faticato ad attaccare bottone con le due signore e suggerire a quella che non aveva i buchi di approfittare e farseli fare visto che il negozio offriva il servizio. Per risultare più convincente ho aggiunto millantando che anche mia madre, più o meno della stessa età, non aveva i buchi nelle orecchie ma se li era fatti fare di recente ed era molto soddisfatta di avere fatto questa scelta. Sono stato persuasivo e la signora ha colto la palla al balzo e deciso di farsi fare i buchi dalla tabaccaia ed io ho potuto assistere a tutta la procedura di foratura a pistola continuando a chiacchierare con le due simpatiche signore e con la tabaccaia a cui ho anche lasciato credere di essere stata lei a bucare le orecchie a mia madre. Confesso che mi sono segretamente goduto il momento, ero eccitatissimo ma sono riuscito a non darlo a vedere comunque il ricordo di quei minuti in tabaccheria ha continuato a stimolarmi eroticamente a lungo.
Non ho mai più rivisto quelle due signore anche se sono tornato ancora in quella tabaccheria per i biglietti del bus e la tabaccaia mi trattava sempre con grande cordialità e simpatia. Credo anche di aver fatto un bel regalo alla signora che si è fatta fare i buchi grazie al mio piccolo incoraggiamento e ne sono rimasto segretamente orgoglioso. Si era creato un clima così cordiale e lei era così contenta di essersi fatta bucare i lobi con quei brillantini bianchi che poi mi hanno anche offerto un caffè insieme, è stato bello e ripensandoci a distanza di anni provo anche un senso di tenerezza.
Mia madre invece non ha mai avuto i buchi nelle orecchie anche se nel tempo la tentazione di farseli fare ce l’ha avuta eccome e più volte mi ricordo bene che ne parlava con amiche o in casa con mio padre che la incoraggiava (forse timidamente) a compiere quel passo ma è come se avesse sempre prevalso la resistenza a un cambiamento che dopo una certa età viene forse percepito come tardivo e forse drastico. Si tratta di un “piccolo” cambiamento ma io lo capisco che venga sentito come una cosa “grande”. Quando ne sentivo parlare trovavo la cosa eccitante ed assaporavo i dialoghi però mi sono sempre astenuto dal dire la mia sull’argomento per paura di essere scoperto nel più intimo dei miei segreti anche se mi dispiace aver negato a mia madre l’incoraggiamento che ho regalato a una perfetta sconosciuta. Sono certo che mia madre non se ne sarebbe pentita e ancora adesso che ha 83 anni noto che spesso si sofferma sugli orecchini di mia moglie la complimenta e qualche tempo fa mi ricordo che ha detto che se avesse avuto una nipotina femmina l’avrebbe accompagnata volentieri a farle bucare le orecchie come ha fatto di recente una sua amica nonna di una ragazzina poco più piccola dei miei figli.
Ho scritto di getto e non ho tempo per rileggere, chiedo scusa per errori o prosa sgangherata.
Scrivere queste confessioni è stato piuttosto liberatorio. Grazie.
“Alfredo”
Buongiorno Alfredo non hai bisogno di scusarti per aver scritto di getto, perchè io ho letto tutto di un fiato e non mi sono accorta che ci fossero refusi o altro. Grazie per aver condiviso questo bel sogno, così chiaro nel mostrare il desiderio tenero e sensuale che lo pervade ( e forse anche nel mostrarti un tuo ideale femminile), ma soprattutto per il racconto della tua avventura un po’ birichina, ma fondamentalmente simpatica e dolce con le due signore. 🙂 Diciamo che hai fatto un favore a loro e anche a te stesso nell’offrire l’operazione di foratura dei lobi. Quello che tu ci confidi conferma, una volta di più, la portata sensuale-sessuale di questo gesto che ha radici archetipiche e sembra “stampato” nel DNA maschile e femminile per le emozioni che ancora riesce a produrre. Grazie Alfredo! Spero resterai dei nostri. Un caro saluto marni
Buongiorno Marni e grazie infinite a te,
sicuramente l’Amelie del film incarna un mio ideale femminile. Mia moglie non le assomiglia in modo prettamente somatico ma ricordo che di lei avevo subito notato il suo sguardo solo apparentemente ingenuo che mi ha affascinato e continuo ad adorare.
Ti sono molto grato per l’occasione che hai dato a tanti uomini che come me sentono una particolare attrazione verso i lobi delle orecchie femminili e verso la consuetudine di forarli per poterli adornare con gli orecchini, a mio avviso un ornamento stupendo.
Come ho già raccontato è il mio segreto più inconfessabile e mi ha sempre fatto sentire strano ma leggendo altre esperienze mi sento più confortato dal sapere che mi trovo in buona compagnia. Ho una grande ammirazione e invidia per gli uomini che sono riusciti a non tenersi questo segreto nascosto per sempre e soprattutto per chi è riuscito a condividerlo con la propria partner. Sono un marito amorevole e fedele e vivo con un certo imbarazzo l’unico segreto che in tanti anni non sono mai riuscito a svelare nemmeno alla donna che amo. Sono contento che lei stessa ami gli orecchini e gliene ho anche regalati, conoscendo i suoi gusti è stato sempre un regalo molto apprezzato da parte sua ma non sa e non immagina che dietro c’è “di più” solo che io l’ho sempre percepito come una componente morbosa e feticistica che mi fa vergognare, detto apertamente mi sono sempre domandato se non sia proprio una parafilia.
Mi rende più sereno sapere che invece il gesto della foratura delle orecchie è come “stampato” nel DNA maschile (ma direi anche in quello femminile visto che per la maggior parte delle donne il richiamo a sottoporvisi, prima o dopo nella vita, pare irresistibile) e che suscita emozioni forti non soltanto a me. Spero che questa nuova consapevolezza mi dia il coraggio per riuscire ad aprirmi almeno con mia moglie e chissà che non scopra anch’io che nella mia testa l’ho immaginata più grossa e più grave di ciò che realmente è.
Penso spesso alla signora che tanti anni fa ho incoraggiato a farsi bucare i lobi in quella tabaccheria e spero che la mia sfrontatezza “un po’ birichina” le abbia dato un pizzico di felicità, che abbia appagato la sua vanità femminile, che quella vezzosa novità sia stata bene accolta in famiglia (mi aveva raccontato di avere marito e figli circa della mia stessa età) e che per tutti questi anni si sia goduta il piacere di indossare gli orecchini. Già quelli messi per farle i buchi le stavano bene, le davano eleganza e soprattutto le avevano acceso un bel sorriso condiviso con quello dell’amica che la accompagnava.
Un caro saluto a te, continuerò certamente a frequentare queste belle pagine web.
“Alfredo”
Buongiorno Alfredo e grazie per questa ulteriore risposta e per tutte le tue considerazioni. Sono sicura che la signora di una certa età che hai convinto a fare i buchi alle orecchie ti sarà stata grata e sarà stata felice di esser oggetto di interesse di un giovanotto. La femminilità non ha età e tu, nonostante avessi un fine preciso, probabilmente l’hai colta anche in queste signore. Io spero veramente che tu finisca col confidare a tua moglie l’emozione ed il turbamento che ti provocano i fori alle orecchie. E’ già successo ad altri uomini ed è veramente un bel modo per essere “intimi”. Potresti chiederle di leggere qualche testimonianza cominciando dall’articolo di Maria Serafina o di Bertina o di Jacqueline. Pensaci. Un caro saluto Marni
Buongiorno marni,
pur in ritardo ti esprimo la mia gratitudine per la bellissima risposta e la tua rassicurante gentilezza.
Ci spero davvero di riuscire a trovare la forza per aprirmi e confidarmi con mia moglie anche su questo ma se me lo permetti ti vorrei fare un’ultima domanda. Quale è il discrimine per cui provare emozione e turbamento per i fori alle orecchie e in generale per i lobi femminili è una cosa che rientra nei canoni della “normalità” per un uomo e non sconfina nella parafilia?
Constatare che ci sono altri uomini che provano lo stesso tipo di emozioni mi rasserena e mi da speranza l’esempio di chi è riuscito a confidarsi però noto che su questo specifico tema non sono l’unico uomo a provare senso di vergogna e gran travaglio interiore.
Per voi donne è diverso, ho notato che la decisione di forarsi le orecchie può essere un momento speciale di cui resta un ricordo importante ma lo vivete con una naturalezza che mi ha sempre affascinato e forse sbaglio ma penso che le donne non immaginano per nulla il tipo di emozioni che questo atto può suscitare in un uomo sensibile alla cosa come me e come altri. Cioè mi sembra che le donne abbiano soltanto la consapevolezza di sentirsi più carine e forse più “desiderabili” con gli orecchini ma non possano certo immaginare la portata del turbamento che riescono a suscitare in noi e che va molto oltre il puro e semplice aspetto di gradevolezza estetica.
Un caro saluto a te e ancora grazie
“Alfredo”
Buongiorno Alfredo, scusa se ti rispondo in ritardo, ma ho avuto piccoli problemi di salute che mi hanno tenuta lontana dal pc. Mi fai una domanda difficile. Quello che posso dirti è che, nella misura in cui questi turbamenti di cui parli non influenzano la vita quotidiana e la soddisfazione nella vita sessuale, possono considerarsi solo qualcosa in più, qualcosa di erotizzante e che offre un pizzico di novità, di curiosità e di “pepe”al desiderio. Se invece ci si eccita solo pensando ad un determinato oggetto o ad una determinata parte del corpo allora usciamo dalla norma. Con tutto che, in questo ambito, a mio avviso è sempre un azzardo definire cosa sia la norma o cosa no. Io credo sia importante valutare se il nostro desiderio danneggi qualcun altro. Se non è così, che siano fissazioni o altro non ha importanza. Come hai avuto modo di constatare tu sei in buona compagnia e questo gesto rituale di foratura delle orecchie probabilmente ha una portata archetipica per le donne, ma anche per gli uomini. Quanto alla differenza nel percepire l’intensità del turbamento, penso non si possa generalizzare (ci sono donne che ne hanno un vero e proprio rifiuto e paura). D’altra parte anche indossare un bel vestito da sera ( passami il paragone non del tutto azzeccato) può far sentire più carine e desiderabili senza far supporre il turbamento e l’attrazione che può suscitare in un uomo. Sono temi interessanti e non intendo certo considerarli esauriti con questa mie brevi considerazioni. Invito quindi chi avesse voglia di rispondere a questa tua domanda a farlo tranquillamente. Un caro saluto e te e buona giornata
Buongiorno Marni,
grazie per la tua risposta alla mia difficile domanda. Ho trovato anche questa una bellissima risposta in ogni senso, argomentata, convincente e per quanto mi riguarda anche rassicurante che era ciò che speravo per provare a convincermi che il mio proposito riuscire ad aprirmi con mia moglie poggia su basi solide. Credo che sia proprio così dato che i miei turbamenti non hanno mai avuto influenze negative sulla mia vita quotidiana e nemmeno su quella sessuale ma penso che mi abbiano davvero aggiunto un pizzico di “pepe” al desiderio che forse potrebbe diventare più piccante se riuscirò anch’io a condividerlo con la donna che amo. Ma non è per niente facile scrollarmi via la pesantezza dell’imbarazzo che ha sempre accompagnato i miei turbamenti per lobi femminili, fori ed orecchini.
Leggendo le esperienze di altri uomini ho incominciato a pregustare la bellezza della condivisione intima con la partner ma ho anche ritrovato in parecchi casi lo stesso senso di imbarazzo, delle volte proprio di vergogna. Credo che sia tutta colpa di quanto poco e niente si parla delle molte diverse emozioni implicite nel rituale della foratura delle orecchie sia in noi uomini che in voi donne, che però forse ne parlate fra voi come fra “iniziate” e sicuramente ne parlate fra mamme e figlie dato che si direbbe un rituale particolarmente sentito nella “linea femminile” che si trasmette fra generazioni (ha fatto eccezione la generazione di mia madre che ha come “saltato un turno”) e ho notato che a volte i papà non sono sereni rispetto alla foratura dei lobi delle loro figlie ma non avendo avuto bambine non saprei dirti come avrei reagito. Ti garantisco però che fra uomini c’è molta meno reticenza ad ammettere quanto un bel vestito da sera renda sexy la donna che lo indossa.
Come hanno già fatto altri anch’io rendo grande merito a te per essere riuscita a stimolare tante confessioni sugli aspetti più nascosti di questo argomento che una volta tanto sono stati condivisi evidenziando per bene la “portata archetipica” che per chissà quale motivo viene sempre sottaciuta e direi soppressa da ogni discorso.
Quando mai riuscirò a farmi coraggio ed aprirmi con mia moglie se pensi che possa essere interessante tornerò a raccontarlo per condividere anche la mia esperienza.
Per ora ti ringrazio di cuore per tutta l’attenzione che mi hai dedicato con i migliori auguri per la tua salute ma non solo.
Arrivederci!
“Alfredo”
Buonasera Alfredo, mi farebbe molto piacere se, quando te la sentirai di parlare con tua moglie, condividerai con noi, le tue emozioni al riguardo e la sua reazione. Io sono sicura che sarà una cosa bella e nuova che vi unirà ancora di più. Un caro saluto Marni
Salve Marni!
Sono sempre molto affascinata dai tuoi articoli e sei un punto fisso ogni volta che faccio dei sogni che vogliono comunicarmi qualcosa.
Nel sogno di stanotte il tema non è quello dell’articolo sopra, ma lo strumento.
Ho sognato di maneggiare un porta aghi e di ritrovarmi non so come tutti gli aghi conficcati sottopelle dell’avambraccio. Le sensazioni erano di fastidio, dolore fastidioso ma non pungente. La prima cosa che ho fatto è stato sfilarli uno ad uno lasciandoli scorrere fino ad uscire. Ogni volta che ne sfilavo uno ero sempre più sollevata e un po’ meno impaurita (nel sogno avevo paura che la pelle si ingrossasse e non venissero più via facilmente).
Sfilandone uno però, non riuscivo a tenerlo fuori e a toglierlo contemporaneamente con una sola mano, allora andavo da mio marito chiedendo aiuto ma lui aveva le cuffie e stava giocando ai videogiochi e e non capiva la gravità della mia situazione quindi continuava a giocare, e io non avevo voce per spiegarglielo, era molto faticoso e frustrante tanto da piangere dalla rabbia. Alla fine lui lo vede e mi aiuta. Riesco a toglierli tutti provando un senso di sollievo enorme, nonostante tutte le ferite di cui non mi importava. Controllavo se non ce ne fossero stati altri e non ne ho trovati, solo dopo ne ho trovati altri due che ho subito tolto.
Grazie per la lettura, ti auguro una splendida giornata!:)
Buongiorno rossella grazie per l’apprezzamento al mio lavoro! E’ molto interessante questo tuo sogno, prima di tutto perchè tu maneggi un porta-aghi prima di ritrovarti con tutti gli aghi conficcati sottopelle nel braccio. Questo significa che qualcosa che tu hai “maneggiato” (situazioni con cui sei stata a contatto, azioni che hai compiuto, strumenti che hai utilizzato, decisioni che hai preso) ha provocato delle conseguenze inaspettate dentro di te. Aghi infissi sottopelle che che provocano fastidio ma poco dolore, sono l’espressione di altrettanto fastidio, irritazione, di emozioni o pensieri che restano “infissi” nella mente. Gli aghi sono “sottopelle” cioè sono qualcosa che ha il potere di influenzare la tua solita modalità di azione o di espressione di te. Non dimenticare che il braccio nei sogni è legato alle azioni che compiamo e gli aghi conficcati, qualunque cosa rappresentino, agiscono su questa tua possibilità/capacità. Toglierli da sola sfilandoli significa avere la forza e l’abilità necessaria a risolvere da sola i tuoi problemi e le tue difficoltà, riacquistando così la tua consueta forza e autostima. L’ago che non riesci a togliere da sola e per il quale chiedi aiuto a tuo marito, indica qualcosa di più difficile che forse affonda più profondamente dentro di te che forse ha un’eco con il tuo passato o che veramente si riferisce a qualcosa di più difficile da neutralizzare. Tuo marito che gioca ai videogiochi e non capisce la gravità della tua situazione è un’immagine importante e centrale del sogno, perchè mostra il tuo bisogno di lui ma anche la tua fatica per farti capire da lui. Mostra una fase di solitudine e di mancata sincronia fra di voi. Il suo aiuto appare dapprima risolutivo provocando il tuo grande sollievo. Sollievo di sentirti libera da quel problema nonostante le ferite di cui non ti importava. Questo è un altro punto importante che fa pensare che ci siano state situazioni concrete da risolvere e di cui liberarsi e che i segni dentro di te (le ferite) debbano ancora essere elaborati. Ti invito però a prendere tutto con le molle perchè il sogno è difficile e senza procedere in un lavoro fatto in seduta, faccio fatica a dirti qualcosa di più preciso.
Un caro saluto e grazie se puoi contraccambiare mettendo un MI PIACE all’articolo (lo trovi alla fine dell’articolo) Marni
Salve Marni. Ho sognato moltissime volte in vita mia di bucare gli orecchi di una ragazza o di una donna oppure di accompagnarla a farseli fare, è un atto che ha sempre esercitato su di me un fascino forte anche erotico ma mescolato ad ammirazione e curiosità per cosa prova una donna quando decide e va a sottoporsi alla foratura, per la grazia meravigliosa con cui voi donne seguite questa tradizione antica per sentirvi più complete e carine. Mi affascina che gli orecchini sono una dolce civetteria femminile non ostante che implicano la sottomissione a un atto così cruento/violento/sanguinoso (anche se mi hanno spiegato che non esce sangue)a cui non ho mai assistito, una volta però ero in una gioielleria per sostituire la piletta all’orologio e nel mentre foravano gli orecchi ad una ragazza nel retro appena fuori dalla mia vista e mi ha scatenato fantasie.
Adesso ho 56 anni ma quando io ero più giovane non tutte avevano i buchi, anche nella mia famiglia ancora nessuna ce l’aveva a parte mia nonna fatti da bambina come ha spiegato Beppe. Io ero cotto per una ragazza che portava lunghi pendenti ai lobi forati e la donna che più tardi è diventata mia Moglie ne era gelosa e.. all’età già di 31 anni si è fatta forare anche lei i suoi lobi apposta per apparire seducente ai miei occhi. Cè riuscita ma non per gli orecchini perchè Lei era ed è adorabile. Questa dei buchi fatti solo per me io non la sapevo e non me la immaginavo, Lei me l’ha confessato solo poco tempo fà e saperlo mi ha lusingato. L’occasione è stato il primo paio di orecchini (dei tappabuchi col diamantino) che ho regalato a Lei in 25 anni insieme!
Lieto di scoprire altri uomini che provano come me forte attrazione per gli orecchini ed orecchi forati.
Buongiorno Silvio, grazie per le tua testimonianza e il racconto della tua esperienza. Ormai abbiamo appurato che ci sono tanti uomini che sentono un richiamo erotico per i lobi forati. Trovo dolcissimo che tua moglie si sia forata i lobi per essere più attraente e credo che questo gesto sia molto diverso da quello compiuto da un’altra lettrice (a malincuore)come “prova d’amore” richiesta e vissuta come sacrificio. Qui è stato l’ amore e il desiderio a muovere tua moglie. Lo trovo tenero e dolce. Così come è tenera la sua confessione dopo ben 25 anni di matrimonio. E la tua frase in cui dici “si è fatta forare anche lei i suoi lobi apposta per apparire seducente ai miei occhi. C’è riuscita, non per gli orecchini, ma perchè Lei era ed è adorabile”. E’ una vera testimonianza di amore di coppia che scalda il cuore e di cui ti ringrazio anche a nome di tutti i lettori. Un caro saluto e buona domenica. Marni
Buongiorno a te, Marni. Mia Moglie ed io ti vogliamo dire che nel leggere insieme la tua risposta ci siamo commossi e inteneriti e che ci sentiamo onorati dalla partecipazione che ci esprimi. Sai Marni, è stato bello scriverti questa piccola testimonianza e farla poi leggere anche a mia Moglie insieme alla tua risposta. Si è creato così un’atmosfera di ricordi e di confidenze, di piccole ma importanti cose che non ci eravamo ancora raccontati fino in fondo dimostrando a noi stessi quanto è bello scoprirsi ancora dopo tanti bellissimi anni insieme.
Ho cercato e trovato il commento dell’altra lettrice di cui ci hai detto, che però si trova sotto un’altro articolo a tema simile. Ci è dispiaciuto molto per quella lettrice che nel forarsi gli orecchi per prova d’amore lo ha vissuto così male perchè ha accettato una richiesta che non era per niente nelle sue corde. Di certo che non lo avrei mai chiesto alla mia innamorata. Mia Moglie ha vissuto la decisione di forarsi gli orecchi in un modo tutto diverso che abbiamo rievocato col suo ricordo per cui prova ancora emozione. Era già contemplato in cuor suo anche se non aveva mai osato prendere coraggio ma la voglia di farsi ancora più carina ai miei occhi è stato l’incentivo a decidersi. L’ Atto si è compiuto nella profumeria che un tempo si trovava allo stesso isolato dell’ufficio in cui lavoravamo entrambi e vi si è recata da sola a fine dell’orario di lavoro, Lei ricorda come se fosse ieri che era un pomeriggio autunnale piovoso ed è stato bello rifugiarsi fra luci, odori e colori della profumeria e pensa Marni, si ricorda ancora come era vestita quel giorno e che smalto aveva alle unghie delle sue dita! Se lo ricorda come un momento bello, Lei dice un “dolce brivido”,i fori sono stati effettuati a pistola non senza un briciolo di dolore sul momento ma è come se la parte meno gradevole fosse cancellata dai suoi ricordi così come restano solo ricordi vaghi del lobo destro infettato e curato durante i primi giorni di guarigione dei fori. Si ricorda invece benissimo della soddisfazione ad ammirarsi coi primi orecchini nel grande specchio della profumeria e nel cuore la speranza che io la notassi di più già nel giorno successivo. Sono sincero e non mi ricordo di essermi soffermato sulla novità dei suoi lobi ma ciò che conta è che in breve non ho potuto fare a meno di notare Lei. Solo qualche tempo dopo me la ricordo bene coi suoi capelli castani tagliati a carrè, l’immancabile mascara alle ciglia, le belle camiciette alla moda e quegli anellini dorati agli orecchi che completavano il suo viso ma più di tutto il suo sorriso che nel tempo le è rimasto sempre lo stesso.
Insieme a mia Moglie ti diciamo Grazie e ti auguriamo buone Feste!
Grazie Silvio e grazie anche a tua moglie, sono veramente felice di avere stimolato un nuovo momento di intimità fra di voi. E’ bello rievocare i ricordi quando sono stati felici e recuperarne il sapore. Quanto a tua moglie che ricorda tutto di quel giorno in cui ha deciso di forarsi le orecchie, la capisco. Ci sono momenti così nella vita che apparentemente non sembrano avere grande importanza, ma poi restano “tatuati ” dentro di noi. La tua descrizione di tua moglie mi ha permesso di visualizzarla come la ragazza che era e che tu continui a vedere, perchè questa dolce fanciulla che voleva rendersi più desiderabile, è ancora dentro di lei. Sei /siete fortunati. Mi ha fatto un piacere infinito ricevere questo tuo messaggio. Un saluto speciale anche a tua moglie e ricambio di cuore gli auguri per le prossime feste. marni
salve Marni, buon giorno! quest’estate ho conosciuto attraverso amici comuni una ragazza giapponese di Yokoama molto carina e con un garbo molto particolare ed “orientale” ,che mi ha colpito tantissimo per la sua pelle chiara stupendamente perfetta ed i suoi bei capelli scuri e liscissimi ,ma anche per un’altro dettaglio molto insolito cioè quegli orecchini che aveva,con una perla piccina ma non infilati nei lobi,erano “pizzicati” con una mollettina a cui la perla era ancorata attraverso un filo argentato sottile.
ad un certo punto infatti se ne è sganciato prima uno poi l’altro perchè le duolevano ed erano pizzicati così stretti che sui lobi delle orecchie le era rimasto un segno profondo da cui si capiva bene quanto le davano fastidio.per gioco me ne ha pizzicato uno al mio lobo e stringeva davvero molto.
a distanza di qualche tempo ho fatto un sogno stranissimo,cioè che l’accompagnavo a bucare le orecchie in una gioielleria e la commessa glieli faceva con una pistolettina in metallo dorato come avevo visto fare su mia sorella a 8 anni,solo che la ragazza a ciascuno sparo d’orecchino emetteva un gemito quasi come di un orgasmo e mi stringeva la mano fortissimo,e a me piaceva….penso di avere capito il senso leggendo altri commenti però.
questa ragazza di 23 anni con cui abbiamo conversato in inglese mi ha raccontato che da loro i buchi alle orecchie sono una novità come tutti i piercing quindi non si usa farli da bambine e molte scuole vietano proprio gli orecchini nell’uniforme consentita.le ragazze scelgono poi se farsi fare i buchi solo da adulte ma lei non se li è ancora voluti fare per non dispiacere i suoi genitori….proprio vero,paese che vai….
Buongiorno Emmanuele,posso confermarti le stesse cose che ti ha detto la tua amica giapponese, mia figlia vive in Giappone da tanti anni e mi ha spiegato questi aspetti culturali di inviolabilità del corpo ( anche i tatuaggi se ben ricordo non sono accettati), anche se oggi le restrizioni si sono molto allentate ed è più facile vedere ragazze con le orecchie forate. Quanto al tuo sogno è molto chiaro e sono felice che leggendo tu ci sia arrivato. C’è una fortissima componente sessuale nel gesto di forare l’orecchino, di assistervi e anche nell’orecchino stesso ( puoi leggere qualcosa sul simbolismo degli orecchini QUI) e nel tuo sogno è molto evidente il tuo desiderio per questa ragazza e il desiderio che sia così anche per lei. In bocca al lupo per questo e grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza. Un caro saluto e grazie se puoi contraccambiare mettendo un MI PIACE all’articolo Marni
Buongiorno Marni!
Sono giunto qui avendo letto gli articoli sui sogni di Maria Serafina e di Marie Claire dove ho trovato i link ad altri articoli davvero interessanti sul tema dei buchi alle orecchie da cui ho imparato un monte di cose che non m’immaginavo ma che mi riguardano anche personalmente. Dopo aver letto anche tutti i commenti ho deciso di esprimermi perché penso di avere una storia personale interessante da condividere ed ho scelto di farlo sotto il sogno di Beppe perché già raccoglie altri punti di vista “al maschile”.
Poiché è proprio il tema di questo bellissimo sito inizio col parlare di un sogno importante per i suoi risvolti affettivi e poi racconterò ciò che c’è dietro.
Da quando mia mamma non c’è più mi è successo varie volte di sognarla e si è sempre trattato di sogni (a volte vaghi e sfumati) pieni di dolcezza. Però la situazione che ho sognato più spesso è una in particolare ed è molto ben definita: sono seduto a fianco di mia mamma e, con estrema cautela e delicatezza cercando di non farle male, le disinfetto i lobi delle orecchie forati da poco, prima uno e poi l’altro, facendole anche ruotare il perno dell’orecchino un quarto di giro in senso orario ed un quarto in senso antiorario come raccomandato nelle prime due settimane dopo che sono stati praticati i fori. Questa situazione è successa veramente quando io avevo 19 anni e mia mamma si era appena fatta fare i due buchetti classici per gli orecchini a quasi 52 anni. Di questo rituale necessario ai suoi lobi appena forati mi sono preso cura io. Lo abbiamo ripetuto per due settimane mattina e sera ed era un momento che abbiamo scoperto dolce e bellissimo e che ha contribuito ad unirci più che mai come madre e figlio. Di solito rivivo quel momento come se fosse reale però mi è pure successo di aver coscienza che la mamma non c’è più ed è come se tornasse a farmi visita rivivendo proprio quel momento che per entrambi ha avuto un significato molto bello e profondo.
Adesso però devo raccontare come mai mia mamma, che non si era fatta fare i buchi da ragazza (diceva che quando era giovane non si usavano) e che non ricordo di aver mai visto prima con un paio di orecchini, nemmeno di quelli con clip, ha poi scelto di farsi bucare le orecchie ad un’età già così matura.
All’incirca un anno e mezzo prima la nostra famiglia era stata travolta da un evento traumatico per me ed ancora di più per mia madre, cioè la separazione da mio padre colto in flagrante con l’amante di circa 20 anni più giovane con cui ha poi scelto di andare a convivere. Non è stato facile, un fulmine a ciel sereno che mi ha fatto maturare ed aprire gli occhi su come nella vita nulla può venir dato per scontato, a cominciare dalla famiglia. Mi sono stretto più che mai a mia mamma che era l’anello più fragile della catena affettiva. Sono figlio unico e non è stato facile non avere un fratello o sorella con cui condividere il peso di tutto ciò. Ho cercato di distrarmi impegnandomi ancor più negli studi, ho superato la maturità ed iniziato gli studi universitari ma tutto col dolore di avere davanti agli occhi una madre che sembrava essersi spenta e si lasciava andare trascurata e smagrita, sfiduciata e chiusa in sé. Inutile cercare di incoraggiarla e provare a restituirle un pizzico di fiducia e autostima. La situazione era questa quando l’ho convinta a lasciarmi a disposizione la stanzetta che era stata lo studiolo di papà per avere un luogo adatto a studiare. La mamma si è offerta di aiutarmi a sistemarla secondo le mie esigenze ed allo scopo abbiamo spostato qualche mobile e fatto un po’ di repulisti. Nello svuotare una cassettiera la mamma si è imbattuta in uno scatolino che ha aperto commuovendosi. Non lo dimenticherò mai, è venuta verso di me con le lacrime agli occhi per mostrarmi il contenuto: «vedi Matti che belli, questi sono gli orecchini che portava sempre la nonna» (la mia nonna materna morta quando ero ancora troppo piccolo per ricordarla), ed erano due orecchini molto piccoli ma davvero carini, a sferetta in oro con il loro attacco a vite da inserire nel lobo forato, insomma di quelle cose che non passano mai di moda. Ricordo che mia madre mi ha fatto notare il colore dell’oro di una volta diverso da quello giallo di oggi. Proprio belli belli, aveva ragione la mamma. Per un attimo ho provato ad immaginarmeli sui lobi di mia madre e mi sembrava un vero peccato che fossero rimasti tanto tempo dimenticati in un cassetto anche per il valore affettivo. Così mi è venuta spontanea la domanda che le ho fatto: «ma come mai Mamma in tutti questi anni non hai mai pensato di farti bucare le orecchie per poterteli mettere?», non mi ero mai domandato come mai mia mamma non avesse i buchi ma in quel momento era la cosa più naturale da chiederle, anche perché la mamma indossava altri piccoli gioielli della nonna fra cui un anellino che portava sempre al dito. Tutto avrei potuto immaginare (la paura per il dolore della foratura può frenare) ma non la risposta che mi ha dato, e con assoluta naturalezza come se non ci fosse nulla di strano: mi ha spiegato che dopo la morte della nonna le sarebbe piaciuto poterseli mettere ed aveva pensato di farsi forare i lobi ma è stato papà a frenarla perché la riteneva un’usanza tribale e dato che il marito non ne aveva piacere lei ha rinunciato all’idea definitivamente. Non ho mai trovato il coraggio di parlarne con mio padre però io l’ho percepita come un’ingiustizia, una prevaricazione che mia madre aveva dovuto inghiottire (per troppo amore?) perché i lobi da forare erano i suoi e non doveva chiedere il permesso a nessuno e perché aveva tutto il diritto di potersi mettere quegli orecchini così importanti affettivamente se lo desiderava, che poi erano anche belli. Al posto di mio padre io mi sarei offerto di accompagnarla a fare i buchi e se necessario le avrei anche fatto coraggio. Ma sono ragionamenti che mi sono tenuto per me, ho accettato la spiegazione della mamma senza commenti perché tutto ciò che riguardava mio padre in quel momento era terreno minato e se solo avessi immaginato non le avrei nemmeno fatto la domanda!
Il punto di svolta però è arrivato qualche mese dopo in una mia fase di distensione e riappacificazione con mio padre, dopo aver preso la decisione più difficile: accettare di incontrare e conoscere la sua nuova compagna di vita. Era la cosa giusta da fare però non mi è sfuggito di notare un dettaglio a cui altrimenti non avrei dato alcuna importanza, cioè i suoi orecchini a cerchio che dondolavano nei lobi forati e in uno dei due lobi aveva anche un secondo buco con una piccola perla. E mio padre non sembrava affatto turbato da quei dettagli così… tribali. Ci ho pensato e ripensato, poi alla fine ho cercato il momento giusto e, prendendo il coraggio a due mani, ho proprio detto a mia mamma «sai, ripensavo a quegli orecchini della nonna che mi avevi fatto vedere tempo fa e io penso che se ti piace ancora l’idea di poterteli mettere… perché no?» e non è stato facile dirglielo perché mi sentivo battere il cuore ma era chiaro che la mamma era piacevolmente sorpresa che ritornassi su quel discorso perché le si sono illuminati gli occhi come se le avessi detto una cosa che sperava di sentirsi dire da anni, cioè come se le avessi finalmente dato quell’appoggio che non era venuto da mio papà. Il suo sguardo diceva tutto. Ricordo che mi ha domandato «ma pensi che alla mia età possa valerne la pena?» così io le ho risposto «se può farti piacere io penso proprio di sì!» ed ho capito di avere finalmente toccato il tasto giusto perché lo sguardo di mia mamma lasciava trapelare il primo accenno di entusiasmo da quando papà l’aveva lasciata. Mi ha detto che si sarebbe fatta bucare le orecchie volentieri a patto che io fossi disposto ad accompagnarla. Se me lo avessero detto qualche mese prima che sarei stato entusiasta di accompagnare mia mamma a mettere gli orecchini non ci avrei creduto ma era proprio così, perché proponendole di fare i buchi era come se avessi pronunciato una specie di parola magica. L’ho presa seriamente, come una responsabilità personale e, sempre prendendo il coraggio a due mani, ho chiesto consiglio a Flavia, una compagna di corso ma anche una ragazza che mi piaceva (ero stregato dal suo sguardo dolce e gentile) e che avevo battezzato come esperta per via dei suoi all’epoca audaci 8 buchi alle orecchie (4 su ciascun lobo perfettamente allineati in cui portava con eleganza per nulla trasgressiva altrettanti orecchini piccoli). Quella ragazza con cui ero finalmente riuscito a rompere il ghiaccio è mia moglie da 23 anni. Iniziammo proprio parlando di orecchini, raccontandole di mia mamma e chiedendole se mi poteva consigliare dove accompagnarla per fare i buchi. I suoi glieli aveva fatti tutti un’amica di sua madre che lavorava in una gioielleria ed è proprio lì che ho finalmente accompagnato mia mamma un sabato mattina. Da Flavia mi ero fatto spiegare tutto per filo e per segno, la pistola e tutto il resto. Percepivo che non si trattava di una cosa qualunque ma era un passo importante ed ero emozionato come lo era mia mamma perché sapevo di stare facendo qualcosa di bello per lei e non solo a livello estetico ma ad un livello molto più profondo. Ricordo bene il rumore della pistola al momento dello sparo, per due volte. Certamente quello non deve essere un momento tanto piacevole per chi lo subisce ma Flavia mi aveva tranquillizzato che se mia mamma ci teneva a mettersi gli orecchini non avrebbe badato al dolore ma solo alla gioia di vedersi bella, e così è stato. Anche se la mamma affermava che era stato molto meno doloroso di quanto si aspettasse, il momento dello sparo ha colpito molto la mia fantasia. Ho incominciato a fantasticare su cosa si agita nella mente di una donna per farle sopportare con gioia lo sparo di uno spesso chiodo attraverso le vive carni del lobo, e senza anestetico. Eppure se lo lasciano fare anche le bambine, Flavia aveva solo 8 anni quando le hanno fatto i primi buchi (da lei stessa richiesti) e ringrazio che non abbiamo avuto figlie femmine perché non so come il mio spirito protettivo paterno avrebbe saputo gestire la situazione.
Come ho detto per mia mamma sentivo una responsabilità personale ed ho continuato a prendermi cura dei suoi fori per le prime due settimane, in quel rituale così intenso che era poi una bella manifestazione di affetto reciproco. Forse in una certa misura mia madre quei buchi se li era fatti fare anche per far piacere a me, però le ha fatto gran bene. Il momento più intenso, che però non ho mai sognato, è stato quando ho aiutato la mamma a togliersi gli orecchini provvisori che le avevano sparato per fare il buco e le ho infilato le sferette in oro appartenute alla nonna, piano piano, delicatamente per paura di farle male perché il perno degli orecchini della nonna, con chiusura posteriore ad avvitamento, non era liscio ma filettato e temevo di farle male ed anche che, se avessi avuto poco riguardo, il buchetto che sembrava guarito bene avrebbe potuto irritarsi. La mamma era commossa e quando si è guardata allo specchio con gli orecchini della nonna ai lobi mi sono commosso anche io ed ancora mi commuove ripensarci. Ricordo una considerazione di mia madre che notava come gli orecchini di una persona cara ti riconnettono a lei più profondamente di anelli o collane, perché gli orecchini non si appoggiano ma ti penetrano ed entrano proprio a far parte di te. Era ciò che provava lei in quel momento, la trovai una considerazione molto bella e profonda.
Gli orecchini sono il gioiello e l’ornamento che più mi affascina su una donna, hanno qualcosa di magnetico e pensavo di essere l’unico a vederla così perché come hanno già notato altri è qualcosa di cui non si parla mai, però ho capito che non è una cosa solo mia. Incredibile come anche solo un piccolo paio di orecchini può cambiare e valorizzare un viso: sono belli da vedere e affascinanti per le contraddizioni che racchiudono. Gli orecchini sono come il punto di equilibrio fra naturale e artificiale: sembra che l’orecchio sia fatto apposta per accoglierli eppure per farlo deve essere modificato. E poi sono il punto di equilibrio fra delicatezza e violenza perché aggiungono un tocco di dolcezza e di delicatezza al viso femminile (di bimba, ragazza o donna) ma colei che li porta si è dovuta sottoporre alla violenza (anche solo percepita come idea) della foratura.
Però ricordo e so che quel sabato mattina, usciti dalla gioielleria, mia mamma con quei piccoli orecchini provvisori, tardivamente infilzati nei suoi lobi, era già una donna diversa. Grazie a quegli orecchini ha ricominciato a prendersi cura di sé, poco tempo dopo ha cambiato taglio di capelli scegliendo una lunghezza più corta (e giovanile) per lasciare in evidenza le orecchie, ha ricominciato a vestirsi con cura, a rivedersi donna e a piacersi, ha recuperato fiducia in sé stessa, voglia di socialità e di ricominciare ad uscire. E poi ha trovato anche l’amore di un uomo che l’ha accompagnata con affetto fino alla fine. Per lei farsi i buchi alle orecchie è stata la miccia e ripensandoci sono felice ed orgoglioso di essere stato io ad accenderla. Ancora dopo anni, guardando il viso di mia mamma con qualche ruga in più, il mio sguardo ha continuato a soffermarsi con gioia sui suoi lobi bucati e da quel momento sempre ornati da un orecchino. Qualche paio glielo ho anche regalato io ed ogni volta che le regalavo orecchini mi chiedeva che fossi io ad infilarglieli per la prima volta.
Anche con mia moglie amo mettere e togliere gli orecchini dai suoi lobi ma in questo caso per me ha un che di erotico che altri hanno già spiegato bene. I lobi di Flavia mi piacciono anche senza gli orecchini, mi piace vedere quella fila di quattro buchini quasi impercettibili che però rendono i lobi non banali. In generale trovo che un lobo femminile forato bene (indipendentemente dal numero dei fori) anche senza orecchini è bello e sensuale perché i buchetti aggiungono un non so che di carattere. Questa però forse è una cosa solo mia.
Flavia porta ancora piccoli orecchini in tutti e 8 i buchi ai suoi lobi. Sono una sua caratteristica e le stanno sempre bene. Ora però ai suoi secondi buchi tiene sempre fisse le sferette d’oro che furono prima di mia nonna e poi di mia mamma. Non gliel’ho chiesto io, lei e mia mamma erano molto legate. Sono orecchini perfetti in quella posizione sui suoi lobi e mi fa piacere che li indossi in un modo diverso rispetto a come li ho visti per tanti anni alle orecchie di mia madre.
Anche io domando scusa per la eccessiva lunghezza. Tutto quanto ho scritto, con il consenso di mia moglie, è significativo per me e mi farebbe piacere se lo fosse anche per altri però mi scuso e non mi offendo se questo mio commento non dovesse essere pubblicato perché troppo lungo e perciò in violazione della netiquette del sito.
Ringrazio in ogni caso per avere avuto la possibilità di parlare di tutte queste cose, per me così importanti e preziose, ed avere così potuto ricordare momenti intensi e belli vissuti con mia mamma.
Buongiorno Mattia, mi spiace di non aver risposto subito al tuo sogno-commento che è uno spaccato di vita. Sono molto presa da un progetto di studio e sto trascurando le mie solite ed amate risposte ai sogni dei lettori. Ma voglio ugualmente ringraziarti per questo racconto bellissimo e commovente. La storia di tua madre e tua merita di stare qui anche se il tuo messaggio è lungo, ma ogni parola che hai scritto era utile e necessaria per capire il contesto e condividere le stesse tue emozioni. GRAZIE! Anche perchè ci hai confermato una volta di più il grande potere che ha questo accessorio che, nel vostro caso, ha favorito, la fine di una fase di passaggio dolorosa per tua madre. E la tua partecipazione a questo rito, il tuo supporto, la tua amorevole attenzione devono aver inciso profondamente nel tuo inconscio se continui a sognare il gesto che facevi per tua madre nel girare il perno dell’orecchino. Un gesto che ancora oggi ti connette profondamente a lei attraverso i tuoi sogni.Devi essere felice di questi sogni e di questo gesto che continui a fare ancora adesso. E’ veramente di una dolcezza infinita. 🙂 Bellissimo che ora gli orecchini di tua madre siano ai lobi di tua moglie. Un modo per averla sempre presente con la sua femminilità. Ti invito a leggere anche un articolo sul simbolismo dei defunti nei sogni che può aiutarti a comprendere ancora meglio quanto anche questo tema abbi a spazio dentro di noi. Un saluto caloroso e sempre grazie per la tua testimonianza. appena avrò più tempo mi riservo di rivederla e farne un nuovo articolo. ma ti avvertirò prima. Marni
Buongiorno Marni e grazie per la bella risposta e per avere ospitato il mio commento!
Per me è stato importante scriverlo perché anche fissare le memorie significative attravsrso la scrittura è un veicolo di riconnessione con la persona cara che ci ha lasciati, proprio come la fortuna di riconnettersi con lei nei sogni che la coinvolgono. Ho subito cercato e letto il bellissimo articolo sui defunti nei sogni che mi hai gentilmente consigliato e che voglio linkare a beneficio di altri lettori https://www.guidasogni.it/2018/06/18/sognare-defunti/
Credo che nel mio caso si tratti proprio di quella «forza dei legami di sangue che sembra sopravvivere oltre la dimensione terrena». I sogni che mi riconnettono a mia madre mi trasmettono sempre una enorme tenerezza e sono di grande consolazione. Faccio mia l’affermazione che il Dr. Knudson riferiva al padre, «Io NON VOGLIO dimenticare mia madre. Non intendo dire che intendo soffrire ogni giorno o che non accetto l’idea della sua morte. Ma aspetto i sogni in cui mia madre tornerà ancora».
Credo non sia un caso se la situazione che più di tutte ricorre è quella in cui le disinfetto delicatamente i lobi e faccio ruotare il perno degli orecchini. Quel momento così intimo e tenero fra noi racchiudeva tutto l’aiuto reciproco che ci stavamo dando l’un l’altra per riuscire a superare insieme un momento di difficoltà. Sarebbe bello se l’esperienza vissuta che ho raccontato potesse aiutare qualche lettore o lettrice che si trova a vivere una situazione simile: non è facile incoraggiare una persona cara che soffre gravi pene affettive ma preparati a trovare l’appiglio giusto dove meno te lo aspetti. Nel mio caso è stato cogliere il trasporto emotivo con cui mia mamma guardava quel paio di orecchini ritrovati. Senza che me ne rendessi conto, incoraggiarla a farsi bucare le orecchie per poterseli mettere ha innescato conseguenze belle per lei, che ha ritrovato la voglia di vivere riprendendosi cura di sé, e per me che ho rotto il ghiaccio con la ragazza che poi è diventata mia moglie. Ma è bello pensare che anche quella nonna materna di cui non ho memoria abbia avuto un ruolo in tutto questo.
Ci sarebbero poi altre considerazioni, scaturite dal dialogo con mia moglie, che ci piacerebbe sottoporre al tuo parere di studiosa sul modo diverso in cui il “grande potere” degli orecchini agisce su noi uomini rispetto a voi donne (interessante a tal proposito il commento di Fabiano) ma non voglio abusare dell’ospitalità e mi fermo qui.
Fin da ora ti autorizzo a fare della mia testimonianza ciò che ritieni più opportuno. Sono io che ringrazio te col cuore.
In bocca al lupo per il progetto di studio in corso!
Buongiorno Marni, ho letto con interesse questo e gli altri articoli su orecchini e foratura delle orecchie; un argomento che mi ha sempre affascinato fin dalla tenera infanzia, influenzando non poco la mia vita.
Ho notato che tra i commenti di uomini manca una casistica abbastanza importante, credo, ovvero quella di un uomo che gli orecchini non solo li apprezzi, ma li indossi in prima persona; è questo il mio caso, quindi spero che il mio contributo possa essere utile alla discussione.
Cercherò di essere breve, ma, conoscendomi, so che difficilmente ci riuscirò, soprattutto su un argomento che mi coinvolge tanto a livello emotivo.
È difficile dire quando il mio interesse per l’argomento sia cominciato, ma il primo caso che ricordo risale ai primi anni delle elementari (primi anni ’80), quando ho il chiaro ricordo di un episodio in cui una mia compagna di banco stava allegramente mostrando alle compagne i suoi orecchini nuovi e per farlo li sfilava, lasciando in vista il foro. Sono abbastanza sicuro che già sapessi della necessità dei fori per indossare gli orecchini, ma quella forse era la prima volta che potevo osservarli così da vicino e probabilmente rimasi abbastanza imbambolato, tanto che l’interessata, a un certo punto si girò e mi disse: “se ti piacciono tanto, vieni a casa mia che li faccio anche a te!” Ovviamente, con il mio stupido orgoglio maschile, negai fino alla morte che la cosa mi interessasse, dato che all’epoca l’orecchino maschile era solo roba da omosessuali o da pirati (o da punk, ma io non sapevo neanche cosa fossero).
Nonostante ciò (o forse proprio per questo), il mio interesse verso i fori ai lobi continuò a lievitare con il passare degli anni. Mi piaceva l’aspetto naturale che avevano, che faceva sembrare che fossero sempre stati lì. Mi affascinava l’idea di una parte di corpo che io non avevo; mi chiedevo che sensazioni potesse dare indossare orecchini e mi rammaricavo del fatto che quasi sicuramente non avrei mai potuto saperlo, semplicemente perché ero maschio.
Uno spiraglio di speranza ha cominciato ad arrivare alla fine degli anni ’80, quando la moda dell’orecchino maschile ha cominciato a diffondersi anche in Italia, ma ancora mi mancava il coraggio per farlo. Non era la paura del dolore. Quello non mi ha mai minimamente intimorito. Il problema era cosa avrebbe pensato chi mi circondava. Per me, gli orecchini erano un tema assolutamente tabù e in questo capisco a pieno ciò che dice Tito: raramente se ne parlava nei miei dintorni, ma ogni volta che succedeva, partivano ansia e tachicardia.
La svolta avvenne a inizio anni ’90: per la prima volta in vita mia vidi un bambino (maschio, ovviamente) con l’orecchino. io di anni ne avevo più del doppio e ancora quel coraggio non lo avevo avuto; era ora di rompere gli indugi. Nell’estate del 1991, chiuso nel bagno di casa, per la prima volta compii l’operazione. Non ricordo alcun dolore, né una sola goccia di sangue, tanto che la cosa mi deluse anche un po’. Speravo che questo potesse finalmente chiudere un capitolo, ma così non fu; anche perché per i successivi due anni non ebbi il coraggio di mostrare la mia conquista a nessuno e con mia enorme sorpresa e delusione, nessuno sembrò accorgersene.
Mi decisi a rendere pubblica la cosa nel ’93 solo dopo che mio fratello lo aveva fatto a sua volta (in maniera più classica). Ancora più grande la delusione, mista a rabbia, nel vedere che, anche ora che la cosa era pubblica e ufficiale la reazione da parte di tutti era molto blanda. Mi ero fatto per anni tanti problemi per niente.
Negli anni successivi, aggiunsi altri fori al primo, aggiungendo anche qualche escursione fuori dalle orecchie, ma ancora uno step mi mancava. Uno step che sono riuscito a superare solo all’età di 40 anni, ovvero quello di sentirmi finalmente libero di indossare gli orecchini che più mi piacevano.
Sì, perché la cosa brutta di essere maschio è che non solo non puoi farti i buchi da bambino, ma non puoi neanche metterti gli orecchini da femmina. E quelli da “maschiamente accettabili” variano dal brutto, al banale, all’insignificante.
In realtà ancora uno step mi manca per essere pienamente in pace con me stesso e con i miei orecchini, ovvero il sentirmi libero di parlarne. Ebbene sì, anche oggi, a 45 anni, con 5 cacetini (nome da me coniato per i fori ai lobi) e 3 piercing, ogni qualvolta si sfiori l’argomento, parte la tachicardia e mi chiudo in un mesto silenzio.Aggiungo ancora una piccola curiosità: ho detto che il nome cacetino lo ho coniato io, ma in realtà non è esatto; a fornirmelo già fatto è finito è stato il mio cervello, in piena autonomia all’interno di un sogno. Purtroppo non ricordo molti dettagli di quel sogno, se non un unico momento (credo verso la fine), in cui a un certo punto, mia madre, notando che il lobo del mio orecchio era forato esclamava con aria un po’ scandalizzata “ma quello è un cacetino!”. Non credo ci sia molto da interpretare, in quanto questo dettaglio rispecchiava esattamente una mia ansia, in quel periodo: il sogno si è presentato infatti durante i due anni in cui ancora nessuno sapeva che mi ero forato l’orecchio e, come ti dicevo nel messaggio precedente, io ero abbastanza terrorizzato all’idea che qualcuno lo scoprisse. In realtà, con il senno di poi, credo che mia madre lo sapesse già ben prima che io lo rendessi pubblico, perché negli ultimi tempi la voglia che la cosa venisse allo scoperto si era fatta sempre più forte e per questo mi ero fatto trovare più volte addormentato (a volte davvero, altre solo fingendo di esserlo) con uno dei suoi orecchini indosso. Purtroppo lei non disse mai niente, come poco o niente disse quando mio fratello andò a dirle che aveva scoperto che anche io avevo messo l’orecchino. Non so se lo fece perché a sua volta in imbarazzo o semplicemente per non mettere in difficoltà me, ma la cosa mi generò un misto di rabbia e delusione: avrei preferito cento volte essere sgridato, piuttosto che quel silenzio.
Tempo fa, per liberarmi avevo cominciato a scrivere un libro sulla mia storia, ma non l’ho mai più proseguito. Recentemente ho iniziato a disegnare un fumetto sul tema, questa volta con una storia di fantasia, sperando che questo mi faccia sentire più libero di parlarne. Chissà se servirà.
Grazie dell’attenzione e mi scuso per la lunghezza.
Salve Fabiano, ringrazio anche te per avere raccontato la tua interessantissima storia che ci offre una nuova sfumatura legata a questo tema: il desiderio maschile di forare i lobi delle orecchie ma di potere indossare gli stessi orecchini delle donne, cioè potersi concedere la stessa varietà di forme e colori e non limitarsi, non dare un freno alla fantasia e alla possibilità di uscire dagli schemi comuni. Questo è ciò che avverto più forte nel tuo racconto: poter essere come si è senza conformarsi alla visione e alle norme comuni. Essere accettati nella propria fantastica diversità. Così come avverto forte invece la tua sofferenza e delusione per l’indifferenza familiare o meglio, il passare sotto silenzio i tuoi cambiamenti. I tuoi buchi alle orecchie che per te sono stati una conquista in questo modo sembrano svalutarsi, perdere di significato, scomparire. Ma c’è da dire che neppure tu hai avuto la forza di parlarne apertamente, non ti sei preso responsabilità del desiderio che ti guidava e non hai sostenuto la parte di te che VOLEVA essere diversa rivendicando il proprio diritto ad esserlo. Ma i tuoi “cacetini” sono lì a ricordarti tutto questo lungo e sofferto percorso ed io spero che raccontarne qui, sulla Guida Sogni sia stato per te il primo step per affrontare la nuova fase che ti manca: poterne parlare liberamente e trovare anche un modo idoneo per esprimere tutto ciò che hai sentito. E’ una bellissima esperienza che mi piacerebbe trasformare in un articolo, così da darle risalto e ampliare ancora questo tema. Se mi autorizzi sarò lieta di mandarti la bozza da visionare prima della pubblicazione. Un caro saluto e grazie per il tuo MI PIACE all’articolo marni
Buongiorno Marni,
Grazie mille della risposta; confermo che hai colto abbastanza bene ciò che intendevo. Personalmente ritengo che gli orecchini, proprio per la loro natura, siano qualcosa che trascende il semplice gioiello: sono un’esperienza personale che ognuno dovrebbe essere libero di scegliere se affrontare; un modo per confrontarsi con se stessi, i propri limiti, le proprie paure, ma anche per sentirsi più padroni di sé. Per questo, sono tanto contrario acchè siano imposti alle donne, quanto che siano o almeno per molti secoli siano stati negati agli uomini.
Sul fatto che io sia stato il primo a non avere la forza di dichiarare apertamente di volerli, hai purtroppo ragione; i troppi tentennamenti sono ahimè una costante del mio carattere… ma credo che a modo suo, anche questa cosa abbia contribuito a rendere più intensa questa esperienza: che questo sia stato un bene o un male dipende tutto dai punti di vista (e io, come mio solito, parteggio per entrambe le parti…)
Per l’idea di creare un articolo dedicato, non c’è problema, hai la mia autorizzazione.
Salve Fabiano, in realtà nell’antichità gli orecchini erano indossati comunemente anche dagli uomini, ma erano un segnale di appartenenza o di riconoscimento, oppure indicavano un ruolo preciso. Nel tuo caso sono stati un scelta dettata dall’estetica, dal piacere e dal bisogno di seguire la tua individualità. Un’esperienza personale da vivere, come giustamente dici. Un’esperienza che con molto piacere condividerò qui nella Guida Sogni per cui, grazie! Un caro saluto marni
Buongiorno ancora,
sì, so che nell’antichità gli orecchini, in molte popolazioni – specie dell’Asia Occidentale e Centrale, ma non solo – erano indossati tanto dagli uomini quanto dalle donne, come lo sono stati a più riprese in varie fasi della storia (anche se molto spesso quello maschile era solo singolo), ma, come dicevo, in seguito per almeno un secolo e mezzo prima dello scorso non è più stato così.
Buon giorno Marni.
Ho sognato anch’io di bucare le orecchie con un ago ad una ragazza ma quella ragazza ero io stessa, in piedi davanti allo specchio del bagno di casa!
Ho 24 anni ed i lobi delle mie orecchie non sono mai stati bucati perché quando ero piccola i miei genitori preferirono lasciare a me la scelta e poi una volta cresciuta non mi son mai più decisa a farli forare perché, un po’ mi vergogno ad ammetterlo, sono una grandissima fifona quando si tratta di sopportare del dolore per poco che sia.
Il significato di questo sogno è abbastanza scontato perché tempo fa mi ero ripromessa di farmi bucare le orecchie per riuscire a potermi mettere il giorno della mia laurea gli orecchini bellissimi a monacella con perla e zaffiro che mi ha lasciato la mia amata nonna paterna che mi aveva incoraggiata più di chiunque altro nell’intraprendere gli studi universitari.
La discussione della tesi avverrà in giugno (forse in videocall) e fin da inizio anno mi ero data la scadenza di trovare il coraggio di andare fare i buchi entro Pasqua per lasciare il tempo di cicatrizzarsi bene ed abituarmi agli orecchini ma questo buon proposito purtroppo è saltato per il Coronavirus.
Ciò che è meno scontato sono le mie sensazioni durante questo sogno perché ero allo stesso tempo terrorizzata di farmi male e di sbagliare rischiando di rovinarmi le orecchie ma anche determinatissima ed attratta come una calamita da ciò che mi faceva paura. Iniziavo a premere forte l’ago nel lobo tenuto teso con due dita dell’altra mano, non faceva troppo male però non ce la facevo a fare penetrare l’ago dall’altra parte. Era un grosso ago da cucito. Mi usciva un po’ di sangue ma ero decisa ad andare fino in fondo però mi sono svegliata quasi col rammarico che in realtà non sarei mai capace di avventurarmi in una operazione del genere.
Mi sento in colpa per non aver provveduto prima e non essere riuscita a realizzare il mio proposito per onorare la memoria di mia nonna e sentirla più vicina a me attraverso i suoi orecchini in un giorno importante a cui avrebbe tenuto moltissimo a partecipare.
Grazie! 😉
Lodovica
Cara Ludovica, grazie per avere condiviso con noi questo sogno. Un sogno che, come hai intuito, riflette il tuo desiderio e la tua paura e anche, in questo momento, l’impossibilità di andare oltre. Quindi a mio avviso invece di focalizzarti sul tuo non riuscire a bucare il lobo delle orecchie per la paura, dovresti pensare che il tuo inconscio ti sta dicendo che NON PUOI procedere adesso, che non sei pronta. Capisco perfettamente il tuo rammarico ed il desiderio di ritualizzare il momento della laurea mettendo gli orecchini di tua nonna, ma evidentemente non era ancora il momento, non ti angustiare. Se non sarà questo tipo di laurea videocall sarà qualcosa di più importante ancora. Forse un passaggio ancora più importante della tua vita. Abbi fiducia. Tua nonna ti sarà vicina comunque e sarà fiera di te. Congratulazioni da parte mia 🙂 un caro saluto e grazie per il tuo MI PIACE all’articolo Marni
Buon Giorno gentilissima Marni. desidero farLe sapere che grazie ha questo ed altri articoli che Lei ha dedicato agli orecchini ed il bucare le orecchie credo di aver potuto gia’ avere delle spiegazioni che mi riguardano personalmente.
sono un anziano ex orafo orologiaio ed ho avuto per più di 30 anni una bottega che prima fù di mio padre. a metà anni 70 mia moglie stravedeva per i punti luce col solitario di brillante ma non aveva i buchi cosi’ mi feci spiegare da mio padre la tecnica per forare i lobi a mano con orecchini dal gambo appositamente appuntito limando l’estremità e fui io stesso a farle i buchi sotto la supervisione di mio padre. poi non ho mai più voluto bucare le orecchie ad altre donne perchè mi metteva a disagio. anche quando poi è arrivata la pistola ho sempre rifiutato la proposta del grossista e non l’ho mai presa preferendo indirizzare per i buchi al negozio di una collega che forse così mi ha rubato qualche cliente ma sapevo che era seria e ti potevi fidare. come ha spiegato la Sig.ra Jacqueline c’era proprio stato un periodo che ti venivano a chiedere i buchi in tantissime perchè stavano tornando di moda ma c’erano molte donne che prima non ce li avevano
Dopo che la mia cara moglie è mancata nel primo sogno che ho fatto di lei rivivevo il momento di quando le ho bucato le orecchie e non me lo dimenticherò mai. nel sogno non c’era mio padre ma solo noi 2 che eravamo molto affiatati. lei era bellissima coi capelli tirati sù e io non mi preoccupavo più di non farle male ma solo di renderla felice come mi ricordo che lei era davvero in quel giorno che le feci i buchi come desiderava.
Fu un bel sogno arrivato in un momento che avevo tanto bisogno di consolazione
Mille Grazie
Buongiorno Umberto, leggere il tuo commento in cui racconti la tua esperienza ed il sogno con tua moglie, mi ha dato una grande emozione. Grazie per averlo condiviso con me con gli altri lettori! Mi rendo conto che è un sogno molto intimo che ti riporta alle sensazioni ed ai momenti di felicità vissuti con tua moglie. E ne hai colto perfettamente la carica consolatoria. Ma penso che il sogno che con questa bella immagine in cui tu le fai i buchi nelle orecchie rendendola felice, abbia poeticamente trasfigurato i momenti di maggiore intimità e fusione fra voi. Grazie ancora. Ciò che racconti va ad aggiungersi alle altre testimonianze su questo tema e conferma quanto questo gesto, così comune adesso, abbia un’eco profonda dentro ad ognuno di noi, sia un aspetto arcaico che è rimasto impresso nel nostro DNA. un caro saluto e grazie per il tuo MI PIACE all’articolo marni
Buona sera Marni. Ho fatto questo sogno che mi è restato impresso in modo speciale: regalavo un paio di orecchini alla mia ragazza ma quando lei apriva il pacchetto e scopriva che si trattava proprio di orecchini mi faceva notare (con mia sorpresa!) di non avere i necessari buchi ai lobi. Al che le dicevo di non preoccuparsi che i buchi glieli avrei fatti io stesso utilizzando la spilla d’oro che lei teneva appuntata al bavero del cappotto e che nel sogno appariva come una bella spilla preziosa di fattura antica, però pensavo che avrei prima dovuto disinfettarla. Nel sogno non sono arrivato al traguardo di bucarle le orecchie però il solo pensiero mi eccitava parecchio. Non ci avevo mai riflettuto ma sono quasi incredulo di avere letto in questa pagina tante testimonianze su risvolti erotici legati al forare le orecchie.
Questo sogno è sicuramente legato alla reminescenza di un fatto realmente accadutomi parecchi anni fa con una ragazza che frequentava il mio stesso liceo, uscivamo insieme e come primo regalo scelsi per lei proprio un paio di orecchini perché nella mia ingenuità avevo pensato che il colore della pietra facesse risaltare i suoi occhi ma avevo dato per scontato che lei i buchi ce li avesse, come quasi tutte le ragazze. Invece non ce li aveva e questo nella realtà mi aveva causato un imbarazzo enorme, diversamente dal sogno. Però la ragazza era la stessa. Nella realtà le avevo offerto di cambiare gli orecchini con qualcosa d’altro ma lei ha rifiutato perché era stato il primo regalo che avevo scelto per lei e voleva assolutamente conservarlo. Sono sincero: l’ho vissuta malissimo perché mi sono vergognato di non avere fatto attenzione ai suoi lobi prima di sceglierle un regalo. Dopo qualche settimana lei si è anche fatta bucare le orecchie e mi ha detto che proprio il mio regalo l’aveva spronata a decidersi vincendo la paura e ne era felice, però questo mi fece sentire ancora più in colpa (per me era come se il mio regalo l’avesse obbligata a un sacrificio doloroso). Per tanti motivi fra noi non è durata e ci siamo lasciati poco tempo dopo.
Questa infelice esperienza vissuta mi ha sempre frenato dal regalare orecchini alle ragazze successive anche se tutte avevano i buchi, compresa quella che poi è diventata mia moglie. Dopo questo sogno mi è venuta voglia di regalargliene un paio per la prima volta per questo Natale e lo farò.
Come aneddoti legati a questo tema posso raccontare che a mia mamma, anche se nata qui al nord, i miei nonni di origine calabrese fecero i buchi da piccola come si usava giù al paese però mia mamma se li lasciò chiudere smettendo presto di mettersi gli orecchini ma poi in seguito li ha rivalutati e i buchi se li è fatti rifare da adulta in vista del matrimonio (leggendo nei commenti ho scoperto che non è un caso isolato) e che io ricordi gli orecchini li ha sempre portati.
Invece da parte della famiglia di mio papà, lui raccontava che negli anni dopo la guerra ricordava la nonna ed una zia che non possedevano più i loro orecchini d’oro ma periodicamente si passavano reciprocamente un ago attraverso i fori nei lobi per sincerarsi che fossero sempre aperti. A quei tempi mio padre era solo un bambino ma gli è rimasto impresso quel gesto di cura reciproca.
Grazie ed Auguri di buone Feste!
Salve Giancarlo e grazie per aver condiviso questa tua esperienza simile per alcuni aspetti a quella di altri lettori maschi e che conferma, una volta di più la portata erotica e erotizzante del gesto di forare le orecchie. Avrai anche capito che il tuo sogno con il desiderio di essere tu a forare le orecchie della tua ragazza alludeva al desiderio di avere con lei un rapporto e di iniziarla ai piaceri del sesso. Infatti, non avere le orecchie forate ( al di là delle reminiscenze dell’episodio reale che hai raccontato ) sembra indicare una “verginità” ( vera o presunta) a cui tu vorresti accostarti con rispetto e dandole il giusto valore ( la spilla d’oro che pensi di usare per forare le orecchie). Grazie anche per i racconti scaturiti dalla tradizione che sono sempre interessanti e preziosi e spero veramente che questo sogno contribuisca a dissipare i tuoi dubbi e che tu finalmente possa regalare un bel paio di orecchini a tua moglie 🙂 Un augurio speciale a tutti e due . Fammi sapere poi se li ha graditi. Buone Feste marni
Buona sera Marni ed ancora buone Feste!
grazie per la risposta di cui ho trovato molto bello ed interessante il significato che aveva nel sogno quella spilla di aspetto antico e prezioso cioè il dare il “giusto valore” a quel primo rapporto a cui alludeva la situazione, come avevo già intuito leggendo le altre esperienze. Ho anche pensato al fatto che la spilla, al pari degli orecchini, è un gioiello “che buca” anche se l’immagine è più “attutita” rispetto a quella degli orecchini perché per indossare la spilla è sufficiente forare la fibra tessile di un abito e non il vivo della carne.
Se mia moglie ha gradito gli orecchini che sono finalmente riuscito a regalarle? Dopo tanti anni insieme credo di conoscere i suoi gusti la risposta è: sì, le son piaciuti moltissimo ed è stato un piacere per me sceglierli, donarglieli ed infine infilarli delicatamente nei suoi lobi con le mie mani come lei stessa mi ha chiesto di fare. Il discorso poi è andato a quando da ragazza si è fatta coraggio per riuscire a realizzare il desiderio di avere i buchi ed anche per lei a distanza di anni nel ricordo prevalgono l’emozione e la soddisfazione cioè un bellissimo ricordo nonostante un pochino di dolore necessario. Si conferma che la memoria di quel momento dei buchi e dei primi orecchini resti molto viva in ogni donna.
Buongiorno Giancarlo, grazie per il tuo feedback al sogno e sopratutto per avermi aggiornato: sono molto felice che infine tu abbia potuto regalare gli orecchini a tua moglie, e che donarli ed infilarli sia stato un momento di tale delicatezza e intimità. 🙂
Vi mando un saluto particolare a tutti e due e vi auguro un luminoso e amorevole 2020. marni
buongiorno Marni. ringrazio te e le persone che hanno raccontato le loro esperienze in questo e negli altri articoli su orecchini e fori nelle orecchie perché mi avete fatto capire molto meglio che cosa c’è dietro all’attrazione che hanno sempre avuto su di me incanalandosi fin dall’infanzia-adolescenza in sogni, parecchi sogni, di matrice “sessuale”, a volte proprio erotici ed altre volte più dolci e teneri.
ci ho impiegato un bel po’ a leggermi tutto ma ne valeva la pena ed ho trovato tnnti spunti per comprendere anche la mia esperienza personale.
mi sforzo di essere all’altezza degli altri e la racconto: brianzolo, sono figlio di una brava estetista che lavorava in casa e fra i vari servizi che era in grado di offrire alle sue clienti c’era anche la perforazione del lobo delle orecchie per gli orecchini, che aveva appreso alla scuola per estetiste frequentata da ragazza. ho sempre pensato che la mia fantasia ne fosse colpita perché questa operazione poteva anche avvenire davanti ai miei occhi, cioè facendo accomodare la cliente su una sedia e non nel chiuso dello stanzino che mia madre occupava per eseguire altri tipi di trattamento, ma adesso ho capito che c’era molto di più.
durante gli anni 70 della mia infanzia però erano ancora rare le clienti che richiedevano i buchi alle orecchie dato che erano in voga gli orecchini a clips come è già stato ricordato da altri. chi chiedeva i buchi di solito non erano clienti abituali ma erano arrivate a mia madre per passa parola dato che in quegli anni era difficilissimo trovare qualcuno che sapesse forarti le orecchie in modo professionale. coincide con quanto già detto da altri prima: queste rare clienti erano più delle volte donne che si facevano forare i lobi per potersi mettere degli orecchini ereditati dalle generazioni precedenti ma anche giovani spose che volevano mettersi per il matrimonio degli orecchini con un significato speciale, qualche volta però erano spinte a farlo dalla loro madre o futura suocera e mi facevano tenerezza per come erano titubanti e timorose ad accettare ciò che loro forse stavano vivendo come un piccolo sacrificio. a farsi bucare le orecchie da mia madre ci sono venute anche delle prostitute però io questo l’ho capito poi più tardi perché da bambino non mi si davano spiegazioni su queste cose.
nel decennio successivo degli 80 invece la moda è diventata tutta per gli orecchini per foro e mi ricordo che durante la mia adolescenza mia madre faceva una gran quantità di buchi su orecchie di clienti un po’ di tutte le età che poi magari si facevano aggiungere pure dei secondi o terzi buchi. le clienti di mia madre sceglievano lei perché si fidavano di più che del gioielliere, poi ci portavano ancora amiche e figlie.
la mia fidanzatina che più tardi è diventata mia moglie si è fatta bucare le orecchie da mia madre mentre studiavamo insieme a casa mia in vista della maturità. sono sincero: senza insistenza, avevo incominciato io a stuzzicarla dicendole quanto sarebbe stata bene con degli orecchini e facendole notare che nella nostra classe era rimasta fra le poche ragazze a non averli, sperando che si decidesse: così è stato. non è stato un momento intimo perché avevo mia mamma li’ presente però adesso capisco come mai a distanza di tanti anni ce lo continuiamo a ricordare tutti e due come una situazione eccitante, emozionante proprio! mi ricordo il profumo e l’atmosfera di quel bellissimo pomeriggio di fine maggio, dopo siamo andati a farci un gelato per festeggiare. quel giorno abbiamo trascurato i libri e fra una risata, un bacio e una carezza eravamo euforici. mi è successo di risognare quelle sensazioni rivivendole ogni volta con enorme piacere. lei quel giorno era proprio elettrizzata ed era venuta apposta con i capelli raccolti e tirati su, una cosa che a me è sempre piaciuta moltissimo.
mia madre ha poi ancora fatto a mia moglie un secondo foro al lobo sinistro quando nostro figlio ha iniziato lo svezzamento, un modo per suggellare la maternità. poi ancora un terzo buco quando abbiamo festeggiato 10 anni di nozze.
Curiosità:
– mia madre non ha mai voluto usare la pistola per forare i lobi perché padroneggiava benissimo la tecnica ad ago che le avevano insegnato quando le pistole non esistevano ancora. era veloce ma anche delicata nell’eseguire il foro e infilare il primo orecchino. la sua era un’arte: sembrava quasi che facesse un ricamino sul lobo che prima aveva disinfettato e massaggiato a lungo per ammorbidirlo e togliere sensibilità il più possibile. era la cliente che portava con se’ gli orecchini di sua scelta che dovevano essere piccoli, leggeri, in oro giallo senza pietre preziose e con chiusura a perno dritto e mia madre li sterilizzava prima di procedere. a detta di chi l’ha fatto non era indolore ma sopportabile. in pratica usava una tecnica simile a quella che si usa oggi per i piercing anche se lei non ha mai bucato nulla che non fosse un orecchio e credo che si sia limitata sempre solo al lobo. è interessante che non forava esattamente in perpendicolare ma sapeva dare all’ago una leggera e precisissima angolatura che poi faceva in modo che nel tempo l’orecchino stesse sempre bene, senza mai iniziare a “cadere in avanti” quando cogli anni il foro cede un po’. a distanza di anni si nota la qualità del lavoro nelle donne che hanno avuto la fortuna di avere i buchi fatti da lei.
– mia madre non aveva i buchi ai lobi e non li ha mai avuti anche se le sarebbe piaciuto. non sarebbe stata abbastanza precisa facendoseli da sola ma non si fidava di andare a farseli fare da altri. nessuna delle colleghe estetiste con cui era in contatto aveva mai esercitato quest’arte professionalmente e mia madre era pentita di non essersi offerta lei come “cavia” da studentessa, lasciandosi forare i lobi dall’insegnante che le ha insegnato i segreti del mestiere. purtroppo mia madre ci ha lasciati tre anni fa senza tramandare la sua maestria, però ha reso felici tante donne che per anni si sono affidate alle sue mani esperte per trattamenti estetici di vario tipo e per me è bello pensare che anche sui lobi di mia moglie ci sarà sempre un po’ di lei.
Grazie Stefano, è stato bellissimo leggere la tua storia. 🙂 Mi hai fatto rivivere la giornata di fine maggio in cui tua moglie si è fatta fare i buchi da tua madre e l’atmosfera gioiosa ed elettrizzante fra di voi. Sento che sei molto fiero di tua madre e di come padroneggiava l’arte della foratura, e mi dispiace che se ne sia andata e con lei si sia persa questo aspetto “artigianale” e appassionane del suo lavoro. Ma è vero, resterà un po’ di lei non solo nei buchi alle orecchie di tua moglie, ma in quelli di tutte le altre donne che ha reso più belle e femminili.Ti mando un caro saluto e un grazie speciale per aver contribuito a questo scambio di esperienze insolite e affascinanti. marni
Ciao Marni, sono anch’io un uomo che ha superato ormai la cinquantina ed ho un’esperienza che ha punti di contatto incredibili con quelle di Beppe e di Tito. La mia “fascinazione” per gli orecchini risale a quando l’amica più cara di mia madre si fece forare i lobi. Mi ricordo lo stupore di mia madre ne sembrò entusiasta. Si fece raccontare tutto di come funzionava con la famosa “pistola” che sembrava una grande novità (era il 1978 o il 79) e io ascoltavo attentamente senza farmi accorgere tutti i discorsi su questo argomento di mia madre che sembrava decisissima ad andare anche lei a farsi fare questi buchi. Fantasticare su questa cosa ha portato al mio primissimo “sogno bagnato” ma non l’unico perché è stato il primo di una lunga serie. Me ne sono sempre vergognato tanto perché eccitarmi pensando a mia madre mi faceva sentire “sporco”. Mia madre si stava avvicinando ai 40 anni ed ero sicuro che molto presto si sarebbe fatta forare le orecchie, invece anche se negli anni è tornata a più riprese sul discorso alla fine, non so il perché, poi non lo ha MAI fatto. Una volta ho creduto che si fosse decisa vedendole gli orecchini che brillavano sui lobi ed ero emozionatissimo, invece se ne era comprato un paio del tipo con clip.
Quando poi alle medie e ancor più al liceo le compagne si facevano fare i buchi ero sempre molto attento: la ragazza neo-forata era la protagonista della mattinata, si formava un capannello e si scambiavano esperienze tra le ragazze che avevano già i buchi e quelle che desideravano farseli ma ancora non si erano decise, e ricordo che c’era molta eccitazione fra le ragazze. In quegli anni poi è venuta la moda di farsi sempre più buchi sullo stesso orecchio, se li facevano man mano tutti in fila a partire dal lobo e andando fin su, non come adesso che si usano sparsi in qualunque punto del padiglione.
Quando ho conosciuto quella che poi è diventata mia moglie i buchi ce li aveva già, classici, uno per lobo. Mi piace regalarle orecchini però non le ho mai detto di questa mia fascinazione e credo sia l’unico segreto che ho con lei. Mi sarebbe sempre piaciuto che si facesse altri buchi ma non glielo ho mai detto. Ho sognato più e più volte di farglieli io per esempio spingendole dentro un suo orecchino in altro punto dell’orecchio ma anche con ago o in altri modi, ed è sempre erotizzato.
Una curiosità: nostra figlia ha 19 anni e nonostante la mamma l’abbia invitata più volte a pensarci su fin da quando aveva otto-dieci anni, non è stata mai davvero interessata ed è una delle pochissime ragazze che non si sono fatte mai fare i buchi alle orecchie! Però a 15 anni ha voluto un piercing sul lato sx del naso dove porta un delicato brillantino che le sta anche bene. A me va benissimo così perché nel brillantino al naso non ci vedo nulla di erotico ma queste considerazioni me le sono sempre tenuto per me.
Mi sono sempre domandato se questa fascinazione sarebbe terminata se mia madre si fosse davvero fatta fare i buchi quando ero ancora ragazzo.
SAlve Sven, piacere di conoscerti e grazie per aver raccontato e condiviso con noi questa tua esperienza.Sono convinta che ci siano molti altri uomini affascinati da questa pratica e nel tempo spero che questo spazio commenti si allunghi ancora di più.Per quanto riguarda te, io penso che la tua fascinazione non sarebbe terminata anche se tua madre si fosse fatta farei buchi alle orecchie. Quanto a tua figlia, chissà..se hai letto le altre esperienze avrai capito che si sono altri step, nella vita di una donna in cui si può sentire il desiderio di forarsi le orecchie. Evidentemente per lei va bene così ed è giusto lasciare che faccia altri tipi di esperienze. Un caro saluto Sven e tanti auguri a te e alle tue donne 🙂 marni
Ciao Marni e grazie per la risposta. Certo che ho letto le altre esperienze ed ho capito che in futuro di eventi “a rischio” perché mia figlia si decida a forarsi le orecchie ce ne potrebbero essere ancora parecchi: grazie alle tue spiegazioni ho capito che a qualsiasi età una donna può prendere proprio questo tipo di decisione come per “suggellare” un evento di cambiamento importante. Ho scritto “a rischio” perché se dipendesse da me vorrei che non succedesse mai poiché vivrei con disagio un’idea che nella mia mente ha delle implicazioni erotiche legata a mia figlia anche se da padre non farei niente per ostacolarla, convinto che i figli vanno lasciati liberi di esprimersi secondo la loro personalità.
Ripeto di essere rimasto stupito a leggere esperienze di altri uomini così simili alla mia cioè lunghi racconti (molto interessanti) che come per me sono una specie di “coming out” per riuscire a parlare per la prima volta di un aspetto di noi vissuto sempre in segreto e con tanta vergogna come fosse una strana forma di perversione. Invece leggendo ho scoperto che l’aspetto erotico è proprio nella natura del concetto dell’orecchino e della perforazione dell’orecchio. Desidero chiederti se ti sei fatta un’idea del perché l’idea degli orecchini e fori alle orecchie come elementi sensuali ed erotici (non semplicemente seduttivi) viene sempre ignorata come se non esistesse, infatti nessuno ne parla mai e chi nel proprio intimo l’ha colta se ne vergogna, mentre invece non è così (per esempio) per minigonne sexy, tacchi alti, scollature generose, tanga, eccetera, i cui aspetti erotici sono dichiaratamente accettati dal senso comune.
Grazie anche per gli auguri ed un caro saluto a te.
Ciao Sven mi fai una domanda difficile 🙂 come mai questa pratica venga ignorata nei suoi aspetti prettamente sensuali e sessuali….mah! forse perchè viviamo in una cultura prettamente “visiva” e improntata alla velocità ed al consumo, mentre la foratura delle orecchie è un rito che ha radici antiche e che ha un certo successo e viene alla ribalta solo nel momento in cui può avere un fine commerciale ( quando viene pubblicizzata nei negozi con la pistola). Altrimenti resta patrimonio delle tradizioni familiari e di territorio e delle suggestioni che queste provocano. suggestioni che fra donne è più facile condividere per la comunanza dell’esperienza, mentre vedo molto difficile per i maschietti ritrovarsi per confidarsi il loro turbamento erotico di fronte a questa pratica.Nel maschile c’è un pudore molto più forte di fronte all’intimità delle confidenze, ci si mette alla prova in altre cose , ci si misura con il proprio corpo, ma parlare di emozioni e turbamenti è un po’ più difficile. ci vuole maturità, ci vuole tempo.Un caro saluto e sempre grazie per il tuo contributo a questo tema marni
Ciao Marni e GRAZIE di nuovo per la tua risposta alla mia domanda difficile. La tua spiegazione è molto logica per quanto concerne gli aspetti commerciali, ma che peccato svilire un antico “rito di passaggio” a mero articolo commerciale. In quanto maschio mi ritrovo nel pudore tipicamente maschile verso intimità e confidenze che invece fra donne ci si scambia con disinvoltura e per questo argomento ricordo perfettamente i dialoghi di mia madre con l’amica che si era fatta bucare le orecchie e le conversazioni fitte fitte fra ragazze al liceo quando una di loro arrivava a scuola coi buchi appena fatti: in tutti e due i casi c’era tutto un carico di emozioni, di entusiasmi che mi davano l’idea di una pratica fascinosa e del tutto fuori dall’ordinario.
Ti voglio anche dire che con questa occasione ne ho parlato per la prima volta con mia moglie ma sempre con pudore e senza sbilanciarmi sugli aspetti erotici però per me è già un grosso passo avanti e lei è rimasta piacevolmente stupita della mia domanda fuori dall’ordinario su una cosa così tipicamente femminile. Mi ha emozionato perché mi ha raccontato della gioia con cui si ricorda ancora il giorno in cui la madre ha acconsentito ad accompagnarla a fare i buchi alle orecchie. Era adolescente e li aveva desiderati molto e per tanto tempo. Dopo tutti questi anni si ricorda tutti i dettagli di quel giorno, anche come era vestita e che scarpe si era messa. Per lei avere finalmente i buchi è stata una conquista di una cosa bella ed anche una vittoria di carattere che le ha fatto sentire fiducia in sé per avere affrontato e superato quella che è anche una prova di coraggio. Il dolore che ha provato se lo ricorda come un “plus” che aumentava l’emozione il suo orgoglio per esserci riuscita. Mi ha proprio detto che “avere i buchi per gli orecchini completa la femminilità di una donna” (parole sue!) così ho capito perché per tanti anni ha provato a suggerire anche a nostra figlia di andare a forarsi i lobi ma invano. Credo che le sarebbe piaciuto accompagnarla per rivivere con lei le stesse emozioni. Non saprei spiegare il perché ma la mia idea è che il buchino al naso non sia la stessa cosa.
Un caro saluto.
Buongiorno Sven, sono felice se l’articolo e le riflessioni che ne sono seguite ti abbiano permesso di vincere il pudore con tua moglie e di confidarvi. E’ una bella cosa che avvicina ancora di più. Quanto a tua figlia ed al suo piercing, anche io sono convinta che non abbia lo stesso valore della foratura delle orecchie, ma è comunque un segno di “appartenenza”. Tutti i piercing lo sono anche se spesso vengono scelti per “moda”. In realtà sono tutti legati a rituali di passaggio ed avevano lo scopo di segnalare una nuova fase di vita, una prova di coraggio affrontata, l’appartenenza ad un determinato gruppo. Quindi erano e sono simboli. Nella nostra cultura a volte indicano trasgressione, ma per lo più sono stati “sdoganati” ed accettati come una forma di originalità giovanile. ma anche decidere di bucarsi una narice o la lingua richiede coraggio e sarebbe interessante capire cosa c’è sotto a questo coraggio e qual è l’immagine di sé che vuole dare il giovane che sceglie questi piercing. Un caro saluto marni
Buon Giorno Marni.
Sono una donna nata in Sicilia nel 1964 ma presto emigrata a Cremona. Ho da raccontare un sogno in contro-tendenza e la mia storia personale che sfiora i temi di articolo e commenti spero che possa risultare interessante perché è un bell’argomento.
Quando sono nata era l’uso che alle bimbe neonate venivano bucate le orecchie prima della dimissione dall’ospedale da un’ostetrica che percepiva in cambio una somma. La famiglia forniva anche i “percia aricchi” (Jaqcueline l’ha scritto giusto) ma io sono uscita dall’ospedale coi lobini integri. è durata poco perché me li ha forati una prozia ostetrica che lo faceva tutte le femminucce della nostra famiglia sempre coi famosi percia aricchi.
Alle elementari a Cremona io ero L’UNICA bambina con gli orecchini nella mia classe! Mi facevano sentire diversa dalle altre e la curiosità degli altri bambini sulle mie orecchiette bucate mi metteva a disagio. Da bambina ho sognato tante e tante volte di non avere questi due maledetti buchini! Sognavo di vedermi allo specchio coi lobi lisci e di sfiorarmeli con soddisfazione e altre volte sognavo di strofinarmi sui lobi una crema magica che i buchi me li faceva sparire. Io mi volevo sentire uguale a tutte le altre!
Solo in 4a elementare ho avuto il permesso di togliermi gli orecchini però la mamma mi aveva infilato nei buchini un pezzetto di saggina perché non si richiudessero e guai se provavo a toglierlo! L’ho fatto a 14 anni con la speranza che si hiudessero definitivamente però (notare il tempismo!) proprio in quel periodo farsi i buchi alle orecchie stava tornando d’attualità e le ragazze se li andavano a fare (a pistola) a cominciare da quelle più carine e alla moda che piacevano ai ragazzi. Io invece continuavo a essere diversa dalle altre perché i miei buchi li stavo lasciando chiudere ed ero contenta perché ormai si notavano appena.
A 19 anni finalmente avevo il ragazzo. Un giorno lui accarezzandomi l’orecchio ha scoperto il buchino di cui non si era mai accorto ed è “diventato matto”, sono sicura che anche lui ne aveva una fascinazione. Mi ha convinta che sarei stata bellissima con degli orecchini e che dovevo riprovare a mettermeli, così siamo andati a sceglierne insieme un paio che mi ha voluto regalare: erano i famosi “punti luce” che erano di moda, in argento con piccolissimo zircone, li conservo ancora! Peccato che questi orecchini nei miei buchi non ci entravano più e allora il mio ragazzo mi ha disinfettato bene le orecchie e con tanta tanta tanta pazienza, delicatezza e dolcezza è riuscito piano piano ad infilarmi quegli orecchini nei buchi, prima uno poi l’altro. Eravamo nella mia cameretta e lo considero il mio primo vero momento di intimità con un ragazzo perché sentirmi “pacioccare” le orecchie da lui era una sensazione bellissima che non mi dimenticherò mai, qualche volta l’ho anche sognato! Da quel giorno ho incominciato per la prima volta a sentirmi bella con gli orecchini e contenta delle mie orecchie bucate, con sorpresa e soddisfazione di mia madre che non ha mai saputo che i buchi sono diventati un ricordo dolce del mio primo amore.
La più piccola delle mie 2 figlie è stata una bambina con gli orecchini ma non glie li ho imposti io, è stata una sua scelta molto convinta quando aveva solo 5 anni. Mi è sembrato giusto assecondarla e non me ne sono pentita. Quando glie li hanno fatti ha trattenuto con fatica i lacrimoni ma poi ne era felice perché era davvero desiderio suo. Invece la figlia più grande non ne era interessata e non l’ho mai forzata (nonostante insistenze di mia madre) però alla fine ha scelto di farsi forare i lobi l’anno scorso a 30 anni poco prima di sposarsi e solo perché le piaceva l’idea di una perla alle orecchie con l’abito da sposa e l’acconciatura raccolta. Avevo provato a dissuaderla perché mi sembrava una cosa innaturale per lei e invece adesso (chi l’avrebbe detto?) lei stà pensando di aggiungere altri buchi!
I miei percia aricchi invece me li ha chiesti la figlia minore tanti anni fa. Glie li ho regalati e li indossa ancora come un accessorio “vintage”. Sono a monachella leggerissimi e delicati, quando se li mette lei mi piace vederglieli indossati tanto quanto mi urtava vederli ai miei lobi da bambina. Come cambiano le cose nel tempo!
Saluti a Marni e a tutti
Cara Imma, che belle questa storie di nonne, madri e figlie e di come le tradizioni cambino nel tempo e nel territorio! Grazie per la tua dolce testimonianza che mi ha ricordato tanto la mia. Come te ho avuto i lobi forati da neonata ed ho detestato gli orecchini che mi costringevano a portare da bambina, mi vedevo brutta e non vedevo l’ora di toglierli. Solo da pre-adolescente ho potuto farlo. I miei fori non si sono chiusi e nel tempo ho cominciato ad apprezzare gli orecchini che ora sono il mio gioiello preferito. Anche mia figlia ha desiderato gli orecchini da piccola, aveva solo 3 anni era piccola, ma molto decisa. Trovo bellissima ed intrigante la tua esperienza con il tuo fidanzatino di allora. E’ stata veramente una forma di intimità il cui erotismo è ben percepibile. E la cui dolcezza e piacere ti hanno portato ad amare buchi ed orecchini. Sei stata fortunata di vivere tutto ciò in modo così tenero, originale, ma anche profondamente sensuale. Ed hai fatto benissimo ad assecondare la tua prima figlia e a non forzare la seconda. Il fatto che abbia voluto i fori in occasione del matrimonio non è un caso, al di là dell’aspetto estetico ce n’uno ben più profondo ed inconscio legato proprio alla femminilità ed all’importante fase di passaggio che tua figlia si apprestava a fare. Bellissimo. Grazie !:-) marni
Grazie a Te cara Marni,
dunque ci uniscono l’avere patito quegli orecchini indesiderati ma imposti e l’avere assecondato una figlia ancora piccola nel desiderio di farsi i buchi, la tua era ancora più piccina!
Solo una piccolissima precisazione: quella che a voluto i buchi a 5 anni è la mia seconda figlia mentre la prima è quella che ha scelto di farseli a 30 apposta per il matrimonio. La grande aveva già 11 anni quando abbiamo accompagnato in gioielleria la piccola per farle mettere gli orecchini e da brava sorella maggiore protettiva ha assistito in trepidazione per la sorellina ed è stata fiera di lei. Però non è stata per niente invogliata a fare altrettanto. Le mie esperienze personali mi hanno convinta che anche in questo era giusto assecondare l’inclinazione individuale di ciascuna.
Molto bella la tua interpretazione sulla motivazione inconscia dei fori fatti in occasione del matrimonio come fase di passaggio legata alla femminilità. Ne parlerò a mia figlia. Penso anche alla spiegazione che hai dato al commentatore Tito sulle “nozze sacre” e “congiunzione degli opposti” dove il lobo forato per accogliere l’orecchino è simbolo del femminile che accoglie il maschile, che rafforza simbolicamente la scelta nuziale di mia figlia nonostante le sue erano motivazioni estetiche. Sono impressionata dal modo in cui l’inconscio si manifesta in modi che hanno un senso molto profondo senza che ce ne rendiamo conto.
Pensa che mia figlia si è fatta forare le orecchie quando è andata in gioielleria a scegliere le fedi insieme al futuro marito. Immagina l’emozione che la lega a quel momento!
La motivazione tradizionale per forare le orecchie da neonate era che così la bimbetta non si ricorderà mai del dolore. Invece anche leggendo qui, mi sembra chiaro che il dolore della foratura delle orecchie è secondario ed invece conta molto farne un momento significativo come merita e l’esserne consapevole.
Grazie perché mi sono riuscita a dare una spiegazione a cose che avevo appena intuito
Grazie a te cara per il feedback e per avere arricchito l’articolo con la tua esperienza 🙂 Buona serata e a presto marni
buongiorno marni.
con riferimento alla tua risposta a Tito del 30 agosto ore 16.15 volevo dire ancora una cosa a proposito dei buchi fatti alle ragazzine per la cresima collegato al tema dell’entusiasmo.
giusto, la foratura fatta in occasione della Cresima segnala una fase di passaggio da un’età all’altra però a me sembra interessante fare notare che all’epoca della mia gioventù non era una scelta ma una cosa che toccava fare al raggiungimento di quella tappa. però ti assicuro che la rendeva speciale e che tutte le ragazzine che ho visto – mia sorella e tutte le mie cugine – vivevano questo rito con un entusiasmo che superava la paura per il dolore che sapevano di dover sopportare e dopo ne erano veramente orgogliose! per questo motivo me lo ricordo come un evento che non veniva scelto però veniva vissuto consapevolmente ed era davvero bello anche per loro che si sottoponevano e non solo per me che ne ero segretamente affascinato e ne avevo invidia perchè per noi ragazzi la tappa della Cresima non era segnata da nessun evento così memorabile.
con l’occasione di questa discussione ne ho voluto riparlare con mia sorella e a distanza di tanti anni mi ha riconfermato che si trattava di una cosa non scelta e un pochino temuta ma comunque desiderata fin da quando era toccato alle cugine più grandi. lei si ricorda ancora benissimo del dolore che ha sentito e persino del rumore che faceva l’ago quando penetrava dentro il lobo – ma il momento più doloroso arrivava subito dopo col primo inserimento dell’orecchino – e però in cuor suo di quel giorno ne conserva un caro e bellissimo ricordo, anche della carissima zia che ha provveduto ad effettuarle i fori e della madrina che le ha regalato le prime anelline d’oro che utilizza ancora di tanto in tanto.
forse è stato giusto abbandonare questa tradizione per lasciare che le ragazze scegliessero liberamente però secondo me qualcosa si è guadagnato ma qualcosa è anche andato perso e non so se è solo la nostalgia della gioventù che mi fa pensare così.
voglio anche ringraziare Tito per il coraggio di condividere con noi le sue esperienze e fare anche sentiti complimenti alla signora Jaqueline e un applauso alla nipote per i suoi primi orecchini!
uno speciale grazie a Marni, cordiali saluti
Grazie ancora caro Beppe per averci spiegato meglio come avveniva questo rito. E’ veramente interessante e si può considerare un vero rito di passaggio dall’infanzia all’adolescenza. aggiungerò queste righe all’articolo per renderlo ancora più completo. un caro saluto marni
Cara Marni,
ti scrivo qui perché hai addirittura accennato nel rispondere a Tito all’evento importante che mi ha riguardata assieme a mia nipote oggi pomeriggio, che ormai è ieri vista l’ora a cui sto scrivendo.
Forare le orecchie a mia nipote è stato bellissimo, anche di più di quello che mi ero immaginata sognandolo e fantasticandoci su : un momento di legame profondo e di unione fra una nipote e una nonna. Mia nipote, 15 anni il mese prossimo, lo ha desiderato per tanto tempo ma sempre fretana dalla paura del dolore. Ma le cose a lungo desiderate possono diventare ancora più belle da conquistare. Ha scelto l’intimità e non ha voluto accanto nessun altro : solo lei ed io, poi questa sera abbiamo cenato e festeggiato insieme con tutta la famiglia. Lei era molto emozionata ma anche timorosa ed è stato bello dedicarmi a lei e guidarla con dolcezza e amore attraverso questo rituale così pieno di significato, Abbiamo letto insieme l’articolo che hai scritto a partire dal mio racconto e poi le ho letto anche le cose più significative della tua risposta a Tito del 30 agosto perché desideravo che anche mia nipote, accingendosi a farsi bucare i lobi, fosse consapevole e orgogliosa di partecipare a questo « rito » semplice ma antico e simbolico per ciò che rappresenta per la femminilità . Ci siamo emozionate tanto tutte e due. Il dolore tanto temuto è stato insignificante, invece allo specchio appena fatti i buchi è stata un’esplosione di felicità e quasi incredulità per ammirarsi con gli orecchini desiderati così tanto, che fanno subito risaltare la sua bellezza di adolescente così fresca e pulita. Dopo siamo andate insieme in centro a gustare una buona coppa di gelato fra chiacchiere, sorrisi e sguardi complici, iniziando anche a pensare già a qualche altro buchino da aggiungere alle sue orecchie in futuro che sarà bello farle quando si sentirà pronta, ma so che la poesia dei primi orecchini è irripetibile. Quello che desideravo si è avverato e sono sicura che questa giornata splendida resterà nel cuore di mia nipote per sempre e ci terrà unite anche quando io non ci sarò più. Mi piacerebbe sognare questi bellissimi momenti per poterli rivivere ancora ma credo che prima o dopo succederà !
Questa discussione così interessante su Guida Sogni mi ha fatto scoprire che il bucare orecchie ( che non era l’attività principale del mio bel lavoro ma quella che in assoluto mi emozionava di più ) è ancora più significativo di quanto credevo.
Osservando i fidanzati e mariti ( alcune volte anche i papà ) quando accompagnavano colei che veniva a farsi bucare le orecchie da me avevo intuito che gli uomini si sentivano in un certo modo coinvolti, però le testimonianze come quella di Tito, di Beppe e di riflesso anche del marito di Bertina sono preziose perché ci consentono di aprire una finestra con un punto di vista che non ti aspetti sull’universo del maschile attraverso il loro sguardo più intimo su un « nostro » rituale e sul gioiello che forse rappresenta più di tutti la femminilità. Assecondo l’idea lanciata da Tito : dovresti pensare per davvero ad un libro sull’archetipo femminile attraverso il simbolismo dell’orecchino. Penso che non dovrebbe essere un trattato « accademico » ma accessibile a un pubblico largo come lo sono gli articoli ( per nulla semplicistici ) di questo sito. Sarebbe una lettura piena di sorprese in cui si identificheranno le donne che hanno vissuto la foratura delle orecchie ma anche interessante per tutti gli uomini intelligenti e curiosi.
Un carissimo saluto e buona domenica !
CAra Jacqueline grazie per averci messo al corrente, in realtà ti ho pensato e ho fatto il tifo per questo vostro bellissimo rituale e sono sicura che tanti altri lettori vi abbiano mandato una bella energia positiva con i loro pensieri. 🙂 Sono molto felice di quello che mi racconti e anche del fatto che tua nipote abbia voluto solo te. Un’attestazione di grande fiducia e affetto.Sei fortunata cara e fortunata è tua nipote ad avere una nonna così abile e attenta. Ti auguro bellissimi sogni su questo tema in cui rivivere le emozioni felici di questa giornata. Grazie per la stima ed i consigli. come ho detto anche a Tito..chissà. Per ora sono talmente presa dal lavoro e dalla redazione degli articoli che non resta tempo.Un abbraccio marni
Buon giorno Marni,
sono un uomo di 49 anni cresciuto in una media città della Lombardia. Seguo da tempo questo ottimo sito ma confesso che la mia attenzione è stata attirata in modo speciale da tutta la serie di articoli, uno più interessante dell’altro, incentrati sulla simbologia degli orecchini e sulla pratica dei buchi alle orecchie. Per pudore non ho avuto mai il coraggio di intervenire nei commenti. Ho deciso di farlo adesso, colpito fatalmente da tutto il racconto di Beppe e dal suo coraggio di esporsi raccontando le sue prime pulsioni erotiche ed i suoi primi sogni erotici di adolescente connessi all’atto della perforazione dei lobi delle orecchie femminili per infilarci gli orecchini. Mi scuso se mi firmo con uno pseudonimo perché questo argomento per me è come un tabù cioè un segreto inconfessabile che ho sempre trattenuto dentro di me.
Purtroppo sarò lungo nel mio racconto ma riuscire a confidarmi scrivendo finalmente queste cose è come togliermi un peso.
Credo che le orecchie bucate abbiano incominciato a colpire la mia fantasia nei primi anni di scuola o forse già all’asilo notando i piccoli orecchini d’oro ai lobi di alcune bambine (all’epoca erano molto poche in verità) e mi era stato spiegato che nelle loro famiglie originarie del meridione era usanza forare i lobi delle femminucce da neonate. Questa cosa “strana” mi appariva insensata perché ne coglievo il lato “violento” verso la bimba piccola e indifesa, mi suscitava un senso di repulsione ma anche di attrazione allo stesso tempo. Mia nonna materna mi fece notare che anche lei aveva i buchi alle orecchie che le avevano fatto quando era piccola come si usava un tempo, però la considerava una pratica arretrata e “incivile”, infatti considerava un vanto di non aver fatto bucare le orecchie a mia mamma e quando si metteva gli orecchini erano del tipo a clips. Anche mia mamma usava quelli.
Quando avevo circa 10 anni un paio di amiche di mia mamma si fecero bucare le orecchie. Era una specie di “avvenimento” e mi ricordo che tra amiche ne parlarono molto e io tendevo l’orecchio ai loro discorsi fingendo di fare altro. All’inizio mia madre sembrava perplessa, diceva che lei questi buchi non se li sarebbe mai fatti fare, però era chiaro che ormai la moda stava cambiando ed i lobi forati erano di nuovo attuali. Mi ricordo che la gioielleria di fronte a casa nostra iniziò ad esporre in vetrina un cartello verde ben evidente: “SI ESEGUONO FORI AI LOBI DELLE VOSTRE ORECCHIE” ma cartelli e locandine analoghi si iniziavano a vedere più o meno in tutte le gioiellerie e profumerie: quando passavo davanti a uno di questi negozi cercavo questa locandina con la coda dell’occhio fantasticando sul “rituale” dal sapore tribale che si consumava là dentro. Mi colpiva che ora fossero le donne adulte che volontariamente decidevano di sottoporsi a quella specie di “tortura di bellezza” sempre più di moda, infatti si vedevano in giro sempre più donne con gli orecchini nei lobi forati e persino la mia maestra delle elementari si fece fare i buchi in quel periodo.
Tutto questo sarebbe diventato in seguito l’oggetto del mio primo sogno erotico “bagnato”. Era il 1983, io avevo quasi 13 anni. Una sera, di punto in bianco, mia mamma ha commentato con mio papà quanto le piacevano i brillantini ai lobi di una cantante (non so chi fosse) che stavamo vedendo in tv. Mio papà le ha candidamente suggerito “perché allora non ti fai bucare le orecchie anche tu?” ed era evidente dalla risposta che riguardo ai buchi ormai la mamma aveva cambiato idea: presto si sarebbe adeguata anche lei alla moda. A me batteva forte il cuore ma non me ne sono fatto accorgere. Questo fu l’inizio di una serie di sogni erotici anticipatori che avevano come oggetto la mamma che si faceva bucare le orecchie. Ovviamente non avevo che una vaghissima idea di come si praticavano i fori e quindi sognavo questo atto con scene piuttosto truculente, non prive di sangue e dolore, che però mi eccitavano e ne ho sempre provato vergogna. Mi ricordo che è stata tutta un’escalation fino al giorno in cui sono tornato da scuola e mia mamma aveva i lobi bucati. Mi ha mostrato le sue orecchie dai lobi appena trafitti da piccoli orecchini dorati e ancora arrossati, aspettandosi da me un complimento, però a me quasi non usciva la voce: imbarazzante! In quei giorni non riuscivo ad avere altro per la testa e cercavo di ascoltare tutte le volte che mia mamma parlava dei suoi buchi nuovi di zecca con le amiche, conoscenti, parenti (la nonna ci restò un po’ male e le sembrò come se la figlia scegliendo di farsi forare i lobi l’avesse “tradita”), fantasticavo sulla foratura di queste orecchie materne da cui ero come ossessionato: quei piccoli orecchini incastonati nei suoi lobi mi eccitavano solo al pensiero, mi piacevano da morire, li sognavo spesso in diverse situazioni (mia madre che si faceva fare i buchi, che toglieva e metteva gli orecchini, che glieli mettevo io…) e sono arrivato addirittura a provare invidia per mio papà che poteva godersi tanta “bellezza erotica” senza nascondersi, anche se i concetti di “sensualità” ed “erotismo” ancora mi sfuggivano cioè era un turbamento molto forte ma acerbo.
Dopo che si è fatta fare i buchi mia mamma è diventata un’amante degli orecchini, ne possedeva varie paia e li indossava ogni giorno.
Ricordo l’emozione di aprire di nascosto il portagioie di mia mamma e poter toccare con le mie mani alcuni dei suoi orecchini sfilando e reinnestando la farfallina di chiusura sul pernetto che si inserisce nel lobo.
Anche maturando gli orecchini non mi sono mai diventati indifferenti ed ho continuato a vederli come oggetto-simbolo di desiderio, seduzione e sensualità però solo quando a metterli sono le donne perché l’orecchino maschile non ha mai smosso nulla in me: alcuni miei amici lo avevano messo, invece a me non è mai venuta la voglia. Invece gli orecchini sulle ragazze mi facevano impazzire perché la violenza dell’atto del forare l’orecchio contrasta in modo irresistibile con la dolcezza del viso reso ancor più femminile da questi gioiellini così particolari, specialmente se sono modelli piccoli e delicati.
Una mia fidanzatina mi ha portato con sé in una gioielleria del centro quando si è fatta fare il terzo buco al lobo ed ho visto per la prima volta eseguire l’operazione con la pistoletta: rapida, pulita (non una goccia di sangue) e non troppo dolorosa, infatti la ragazza aveva il sorriso sulle labbra anche se diceva che le aveva fatto abbastanza male per farsi coccolare un po’ di più. Ne conservo un ricordo dolce ma anche molto eccitante ed il suo lobo era arrossato come erano quelli di mia mamma quando aveva appena fatto i buchi. A me batteva forte il cuore, lei ne era felice perché si sentiva bellissima ai miei occhi. Dopo avere assistito ad una vera foratura del lobo i miei sogni su questo argomento, ormai solo occasionali, sono cambiati e sono diventati più precisi e aderenti alla realtà ma non per questo meno eccitanti di prima.
La mia ex moglie aveva in totale 6 buchi alle orecchie ed a me questo dettaglio piaceva tantissimo, la trovavo estremamente sexy specialmente quando si metteva 6 cerchietti d’oro fini ma di diverso diametro che le davano un tocco un po’ “selvaggio” che contrastava benissimo con la sua pelle chiara ed i suoi lineamenti delicati e minuti.
Quattro anni fa nostra figlia ha deciso di farsi fare i suoi primi buchi ai lobi a 8 anni, dico “primi” perché se ha preso dalla mamma, a cui assomiglia moltissimo, suppongo che ne aggiungerà altri prima o poi. Come è giusto, a fare i buchi ce l’ha accompagnata sua mamma, la mia ex moglie. Io questa scena l’ho sognata più di una volta ma questa volta il sogno non era affatto erotico. Ero sempre solo preoccupato che facendole i buchi le facessero male. Sono sincero, fosse dipeso solo da me questi buchi non glieli avrei mai fatti fare. Non sapevo il perché però credo di avere scoperto il motivo leggendo qui sopra del simbolismo degli orecchini indossati dalle bambine. Eppure quando la vedo trovo che quei piccoli orecchini le stanno gran bene e l’ho pensato fin da quando tutta orgogliosa me li ha mostrati la prima volta che ci siamo visti dopo che aveva fatto i buchi.
Questa è la mia storia. Spero di non avere annoiato però a me scriverla è stato di aiuto, mi sono levato un peso che mi portavo dentro da troppo tempo.
Vorrei solo dire che negli anni sono riuscito a capire che gli orecchini sono bellissimi e che la foratura delle orecchie è proprio come un rito o comunque una tappa importante della femminilità ed è un evento molto affascinante. Non mi stupisco nel leggere che le donne ne conservano un ricordo vivo anche a distanza di anni perché c’è un qualcosa di “iniziatico”. Però non so se le donne si rendano conto di come sono speciali e seduttivi gli orecchini, che sono molto più di semplici ornamenti da mettere per essere più carine o alla moda.
Ringrazio per l’ospitalità.
Grazie Tito, ho letto d’un fiato il tuo racconto e mi ha emozionato. Anche se conosco il simbolismo dell’orecchino e del forare le orecchie questi vostri commenti mi colpiscono. Mi stupisce sempre di più scoprire la profondità di questo gesto così semplice e comune e mi stupisce il potere che ha di suscitare fantasie erotiche. Mi sto chiedendo anche quale possa essere il corrispettivo maschile che sappia fare lo stesso in una donna, quale aspetto e quale rituale prettamente maschile sappia provocare lo stesso turbamento e la stessa eccitazione. Ci devo pensare. Ma grazie infinite a te per la sincerità e la delicatezza con cui hai condiviso con noi questa tua storia. Felice di averti fra i miei lettori 🙂 Un caro saluto marni
Grazie Marni e buon giorno!
Ti sono molto grato perché grazie a questa tua bellissima serie di articoli che sviscerano il simbolismo dell’orecchino e della foratura dell’orecchio svelandone risvolti spesso sorprendenti, sono stato in grado di inquadrare meglio la mia segreta FASCINAZIONE (mi piace questa definizione data da Beppe) scoprendo che non sono l’unico a provarla e che ha un fondamento solido già inquadrato da chi studia la psiche umana. Però sottolineo che quanto hai fatto emergere attraverso questi articoli secondo me è qualcosa di unico e mai indagato prima a questo livello di profondità. Strano, considerato quanto è comune, antico e radicato l’uso degli orecchini e non soltanto nella nostra cultura! Grande merito a te per la grandiosa intuizione che hai avuto mettendo in evidenza questo argomento, come testimoniato dal successo che ha riscosso fra lettrici e lettori. Ho il sospetto che le testimonianze nei commenti potrebbero essere molte di più se non ci fosse il freno del pudore. Anche io ho fatto molta fatica a prendere coraggio ed intervenire. Per questo motivo vorrei farti una domanda:
non credi che proprio le implicazioni erotiche/sensuali/seduttive insite nell’idea di gioiello che orna l’orecchio trafiggendone la viva carne siano proprio il motivo per cui si parla così poco del significato degli orecchini (ancora il pudore!) ma allo stesso tempo siano anche il motivo per cui una usanza così “strana” (indossare un gioiello di per sé non indossabile perché è necessario modificare “chirurgicamente” la parte del corpo destinata ad accoglierlo) è così largamente diffusa fra le diverse culture e ci è stata tramandata nei millenni? Non trovi che a ben rifletterci il perpetuarsi di questa bella tradizione, così ricca di significati profondi e “spirituali” sia una cosa davvero singolare nella nostra società così arida, materialistica e utilitaristica?
Mi domando (e ti domando) anche se quel breve periodo, forse non più di una o due generazioni, in cui le donne avevano cessato di forarsi i lobi preferendo orecchini con le clips (l’hanno ben raccontato sia Jacqueline che Bertina, anche Beppe nel caso di sua moglie e pure mia mamma si fece i fori a 42 anni perché quando era più giovane non si usavano) non fosse motivato da una sorta di “bigottismo” non detto, cioè una certa ipocrisia mascherata da “modernità” che poi è stata superata recuperando con entusiasmo l’antica usanza dei fori. L’entusiasmo è proprio una costante che ho notato in tutte le donne/ragazze/bambine (penso anche a mia figlia) che si accingono a farsi bucare le orecchie, pur essendo ben consapevoli che si tratterà di un atto doloroso (interessante Beppe che lo collega alla generosità femminile), proprio come se quel dolore facesse parte del gioco rendendo quest’esperienza più eccitante e “speciale”. Come ho già detto il contrasto agrodolce fra la “violenza” dell’atto della perforazione con l’entusiasmo, la naturalezza e la dolcezza femminile di chi vi si sottopone mi ha sempre fatto impazzire e suppongo sia il vero nocciolo del fascino eterno degli orecchini indossati da voi donne. Per me gli orecchini sono simbolo di femminilità per eccellenza e sono certo di non essere l’unico a pensarla così. L’orecchino maschile non ha questo fascino, stesso discorso per gli altri tipi di piercing che a me sembrano più legati alle mode passeggere ed ad un superficiale desiderio di farsi notare.
Potrai forse smentirmi ma non credo affatto che esista un corrispettivo al maschile, cioè quel “rituale prettamente maschile che sappia provocare lo stesso turbamento e la stessa eccitazione” perché è proprio come per la maternità: voi donne siete speciali e per molti versi avete un qualcosa in più che a noi manca. Il femminile è senza dubbio più affascinante del maschile.
L’ultima riflessione che vorrei proporre, sempre a riguardo della rimozione dei significati più “erotici” degli orecchini dal dibattito pubblico, riguarda ancora gli orecchini indossati dalle bambine. Leggendo l’articolo ho intuito il motivo della mia istintiva iniziale contrarietà (anche se non espressa) quando mia figlia decise di volere i buchi ai lobi. Però credo che se si fosse più espliciti forse tanti genitori accondiscenderebbero meno a cuor leggero al desiderio dei primi orecchini da parte delle loro bambine. Invece al giorno d’oggi c’è proprio un abbassamento dell’età per questo desiderio (ce lo ha fatto notare anche Jacqueline) e le mamme, come la mia ex moglie, le accompagnano a fare i buchi con l’entusiasmo di rivivere l’evento e tramandarne l’emozione, che però è anche una cosa bella perché crea un forte legame “al femminile” fra mamma e figlia. Mi ricordo di pochissime bambine con i buchi alle orecchie nel corso delle mie elementari ed anche medie perché quasi tutte le ragazze si bucavano le orecchie nel corso delle superiori. Invece quando mia figlia ha fatto i buchi a 8 anni la maggior parte delle sue compagne di classe li aveva già! Anche le locandine che reclamizzano il servizio sono cambiate: quelle che vedevo nelle gioiellerie e profumerie da ragazzo presentavano sempre foto di donne adulte. Invece la locandina che reclamizza la foratura delle orecchie sui banconi delle farmacie di oggi (anche mia figlia è stata portata a fare i buchi in una farmacia) di solito mostra l’immagine sorridente di una bambina in età pre-scolare!
Mi scuso per essermi ancora dilungato divagando rispetto allo specifico dei sogni e ringrazio ancora per l’ospitalità.
Carissimi saluti
Buongiorno Tito, ti ringrazio per questo ulteriore commento sempre interessantissimo che contribuisce ad approfondire l’argomento. E anche per aver vinto il tuo pudore, che comprendo. Ma non c’è nulla di più intimo dei sogni che ci portano dove “il dente duole” ( dove c’è bisogno e dove non vogliamo andare 😉 e a quel punto il pudore salta. Mi fai domande interessanti e precise che riguardano questo gesto di forare le orecchie..cerco di risponderti per quello che penso e che so. Penso che questo gesto di forare le orecchie che ha implicazioni così profonde sia un rito di passaggio che, pur fatto ad età diverse, allude alla femminilità. Una femminilità “archetipica”, radicale nelle sue qualità di accoglienza del maschile, nella sua “tenerezza” che si lascia trafiggere con dolore, ma anche con accettazione e piacere. Una femminilità “arcaica”, profondamente radicata in ogni donna, ma spesso rinnegata. E nella nostra società, dove i riti di passaggio mancano e dove li deleghiamo solo alla religione ( la cresima, la comunione), o diventano gesti consumistici (il cellulare in 3° media,la macchina a 18 anni ecc.) ecco che questi rituali dimenticati e assimilati alla tradizione popolare, diventano particolarmente importanti, perchè ci riconnettono con aspetti di noi istintivi e arcaici che vibrano dentro di noi a dispetto della vita frenetica, moderna e tecnologica.
Quanto al fatto che per un periodo le clips hanno soppiantato la tradizione di bucare le orecchie, io penso che questo sia dovuto all’emancipazione femminile, alla necessità di affrancarsi da un rito da tante donne considerato “barbaro”, inutile e cruento, proprio perché legato a rituali del femminile “subiti” e non integrati con consapevolezza, non “scelti”. Come puoi ben capire dalla testimonianza di Bertina che è arrivata ai 70 prima che il suo inconscio con un sogno le indicasse il bisogno di compiere questo rito. Quello delle clips è stato un passaggio forse necessario, non lo sento come ipocrisia o bigottismo, quanto piuttosto come bisogno di ridefinire il proprio valore di esseri umani “femmine”, ridefinire il valore della femminilità anche disgiunta dal maschile. Solo così è possibile accettare il rito della foratura delle orecchie con piacere ed emozione. solo così diventa una “scelta” di accoglienza del maschile, di riunione degli opposti (conjunctio oppositorum), una forma di “nozze sacre”. In altri casi è qualcosa di subito o svuotato di significato. Quanto al fatto che oggi la foratura viene pubblicizzata con le immagini delle bimbe, a mio avviso rispecchia un aspetto consumistico, il bisogno di abbassare l’età a cui proporre oggetti di seduzione e di moda e una forma di erotizzazione dell’infanzia. Diverso il caso della foratura fatta in occasione della cresima, che invece segnala una fase di passaggio da un’età all’altra. Questo non significa che si debba negare quando una bimba lo chiede. Se lo chiede spesso lo fa per desiderio di imitare la madre o un’amichetta o perchè semplicemente consapevole della bellezza degli orecchini e desiderosa di indossarli. Ecco qua spero di averti risposto, almeno in parte 🙂 un caro saluto MARNI
Buon giorno Marni, che meravigliosa risposta, grazie!!
Hai risposto alle mie domande in un modo che va ben oltre la precisione e la completezza perché degno di un eccellente saggio di semiotica, materia che ho brevemente frequentato nei miei studi alla Statale di Milano. Perché non pensi di scrivere un libro sugli orecchini alla luce dell’archetipo femminile?
Bellissima l’idea degli orecchini come manifestazione del bisogno di connessione ad una femminilità arcaica che emerge prepotentemente anche quando rinnegata.
Molto convincente la tua spiegazione sulla breve (ma forse “necessaria”) parentesi storica in cui le donne hanno preferito optare per le clips affrancandosi dal rito tradizionale e “barbaro” della foratura dei lobi. Credo però che il fascino di questo rito stia proprio nel mix irresistibile fra barbarie e gentilezza, dolore e bellezza, timore ed entusiasmo: è sempre “conjunctio oppositorum” (come per il femminile che accoglie il maschile) che definisce così bene quelle caratteristiche di forza e delicatezza tipiche della femminilità.
Mi hanno convinto anche le tue precisazioni sugli orecchini per le bambine: come sempre se una bambina ne manifesta il desiderio sta all’intelligenza dei genitori farne un momento bello e significativo perché ricco di valori (celebrare e rafforzare il legame fra madre e figlia attraverso la perpetuazione di un atto ricco di valore simbolico, celebrare un passaggio d’età o il raggiungimento di una tappa, insegnare che nella vita le cose belle spesso comportano qualche sacrificio…) e non la semplice soddisfazione di un capriccio indotto da pressioni di tipo consumistico.
Grazie perché sei riuscita ad aprirmi la mente su un argomento che mi ha sempre suscitato pulsioni forti ma abbastanza confuse e adesso mi si sta rivelando nella sua complessità affascinante e sorprendente.
Carissimi saluti e buon fine settimana
Grazie Tito troppo gentile, ma sono felice di aver soddisfatto la tua curiosità, seppure in modo sintetico.Scrivere un libro sul simbolismo dell’orecchino …è una splendida idea, non so nemmeno se ci siano studi sull’argomento, forse sì, magari legati alle mutilazioni o scarificazioni tribali. Certo è un argomento che intriga e a mio avviso riveste un significato ben più profondo del semplice uso ornamentale. Chissà! Quanto all’orecchino per le bambine o le ragazzine, sì credo che la richiesta e il desiderio da parte della bambina sia importante così come importante è l’atteggiamento delle figure di riferimento e la possibilità di fare di tutto ciò un rito, una festa da vivere insieme. So che proprio oggi la nipote della Signora Jacqueline si sottoporrà alla foratura delle orecchie per mano di sua nonna. Spero che sia stato bello e importante come avevano immaginato 🙂 Un caro saluto e buona domenica marni