Sognare orecchini da uomo scegliendoli fra le infinite forme e colori degli orecchini riservati alle donne è il desiderio che emerge dal racconto di Fabiano, un lettore che ha condiviso la sua esperienza di turbamento infantile e desiderio giovanile di poter indossare gli orecchini, desiderio che è stato represso e condizionato da dubbi e timori legati alle norme sociali e familiari.
Chi segue regolarmente Guida Sogni avrà letto diversi sogni e testimonianze legate agli orecchini e alla foratura delle orecchie. Racconti della propria esperienza, del proprio rifiuto o desiderio verso questo gioiello e, in particolare, verso la possibilità di indossarlo con gli appositi perni nei fori dei lobi.
Sognare orecchini da uomo è l’ennesima dimostrazione di come tanti uomini siano coinvolti in questi rituali con il medesimo interesse e desiderio delle donne. Di seguito la testimonianza di Fabiano con lo scambio avvenuto fra di noi e pubblicato fra i commenti all’articolo sul Sogno di Beppe (per leggerlo vedi il link a fondo art.).
Sognare orecchini da uomo Il racconto di Fabiano
Buongiorno Marni, ho letto con interesse questo e gli altri articoli su orecchini e foratura delle orecchie; un argomento che mi ha sempre affascinato fin dalla tenera infanzia, influenzando non poco la mia vita.
Ho notato che tra i commenti di uomini manca una casistica abbastanza importante, quella di un uomo che gli orecchini non solo li apprezzi, ma li indossi in prima persona. E’ questo il mio caso, quindi spero che il mio contributo possa essere utile alla discussione.
Il primo ricordo
È difficile dire quando il mio interesse per l’argomento sia cominciato, ma il primo ricordo risale ai primi anni delle elementari (primi anni ’80), con l’episodio di una mia compagna di banco che stava allegramente mostrando alle compagne i suoi orecchini nuovi. Per farlo li sfilava, lasciando in vista il foro. Sono abbastanza sicuro che già sapessi della necessità dei fori per indossare gli orecchini, ma quella forse era la prima volta che potevo osservarli così da vicino. Probabilmente rimasi abbastanza imbambolato, tanto che l’interessata, a un certo punto si girò e mi disse: “Se ti piacciono tanto, vieni a casa mia che li faccio anche a te!”
Ovviamente, con il mio stupido orgoglio maschile, negai fino alla morte che la cosa mi interessasse, dato che all’epoca l’orecchino maschile era solo roba da omosessuali o da pirati (o da punk, ma io non sapevo neanche cosa fossero).
L’interesse per i fori
Nonostante ciò (o forse proprio per questo), il mio interesse verso i fori ai lobi continuò a lievitare con il passare degli anni. Mi piaceva l’aspetto naturale che avevano, che faceva sembrare che fossero sempre stati lì. Mi affascinava l’idea di una parte di corpo che io non avevo; mi chiedevo che sensazioni potesse dare indossare orecchini e mi rammaricavo del fatto che quasi sicuramente non avrei mai potuto saperlo, semplicemente perché ero maschio.
Uno spiraglio di speranza ha cominciato ad arrivare alla fine degli anni ’80, quando la moda dell’orecchino maschile ha cominciato a diffondersi anche in Italia, ma ancora mi mancava il coraggio per farlo. Non era la paura del dolore. Quello non mi ha mai minimamente intimorito. Il problema era cosa avrebbe pensato chi mi circondava. Per me, gli orecchini erano un tema assolutamente tabù e in questo capisco a pieno ciò che dice Tito: raramente se ne parlava nei miei dintorni, ma ogni volta che succedeva, partivano ansia e tachicardia.
La decisione presa
La svolta avvenne a inizio anni ’90: per la prima volta in vita mia vidi un bambino (maschio, ovviamente) con l’orecchino. Io di anni ne avevo più del doppio e ancora quel coraggio non lo avevo avuto; era ora di rompere gli indugi. Nell’estate del 1991, chiuso nel bagno di casa, per la prima volta compii l’operazione. Non ricordo alcun dolore, né una sola goccia di sangue, tanto che la cosa mi deluse anche un po’. Speravo che questo potesse finalmente chiudere un capitolo, ma così non fu; anche perché per i successivi due anni non ebbi il coraggio di mostrare la mia conquista a nessuno e con mia enorme sorpresa e delusione, nessuno sembrò accorgersene.
Mi decisi a rendere pubblica la cosa nel ’93 solo dopo che mio fratello lo aveva fatto a sua volta (in maniera più classica). Ancora più grande la delusione, mista a rabbia, nel vedere che, anche ora che la cosa era pubblica e ufficiale la reazione da parte di tutti era molto blanda. Mi ero fatto per anni tanti problemi per niente.
Finalmente libero!
Negli anni successivi, aggiunsi altri fori al primo, aggiungendo anche qualche escursione fuori dalle orecchie, ma ancora uno step mi mancava. Uno step che sono riuscito a superare solo all’età di 40 anni, ovvero quello di sentirmi finalmente libero di indossare gli orecchini che più mi piacevano.
Sì, perché la cosa brutta di essere maschio è che non solo non puoi farti i buchi da bambino, ma non puoi neanche metterti gli orecchini da femmina. E quelli “maschiamente accettabili” variano dal brutto, al banale, all’insignificante.
In realtà ancora uno step mi manca per essere pienamente in pace con me stesso e con i miei orecchini, ovvero il sentirmi libero di parlarne. Ebbene sì, anche oggi, a 45 anni, con 5 cacetini (nome da me coniato per i fori ai lobi) e 3 piercing, ogni qualvolta si sfiori l’argomento, parte la tachicardia e mi chiudo in un mesto silenzio.
Il sogno del cacetino
Aggiungo ancora una piccola curiosità: ho detto che il nome cacetino l’ho coniato io, ma in realtà non è esatto; a fornirmelo già fatto è finito è stato il mio cervello, in piena autonomia all’interno di un sogno. Purtroppo non ricordo molti dettagli di quel sogno, se non un unico momento (credo verso la fine), in cui a un certo punto, mia madre, notando che il lobo del mio orecchio era forato esclamava con aria un po’ scandalizzata “ma quello è un cacetino!”.
Non credo ci sia molto da interpretare, in quanto questo dettaglio rispecchiava esattamente una mia ansia, in quel periodo: il sogno si è presentato infatti durante i due anni in cui ancora nessuno sapeva che mi ero forato l’orecchio e, come ti dicevo nel messaggio precedente, io ero abbastanza terrorizzato all’idea che qualcuno lo scoprisse.
Un unico rimpianto
In realtà, con il senno di poi, credo che mia madre lo sapesse già ben prima che io lo rendessi pubblico. Negli ultimi tempi la voglia che la cosa venisse allo scoperto si era fatta sempre più forte e per questo mi ero fatto trovare più volte addormentato (a volte davvero, altre solo fingendo di esserlo) con uno dei suoi orecchini indosso.
Purtroppo lei non disse mai niente, come poco o niente disse quando mio fratello andò a dirle che aveva scoperto che anche io avevo messo l’orecchino. Non so se lo fece perché a sua volta in imbarazzo o semplicemente per non mettere in difficoltà me, ma la cosa mi generò un misto di rabbia e delusione. Avrei preferito cento volte essere sgridato, piuttosto che quel silenzio.
Tempo fa, per liberarmi avevo cominciato a scrivere un libro sulla mia storia, ma non l’ho mai più proseguito. Recentemente ho iniziato a disegnare un fumetto sul tema, questa volta con una storia di fantasia, sperando che questo mi faccia sentire più libero di parlarne. Chissà se servirà.
Grazie dell’attenzione e mi scuso per la lunghezza. Cordiali saluti Fabiano
Sognare orecchini da uomo Risposta di Marni
Salve Fabiano, ringrazio anche te per avere raccontato la tua interessantissima storia che ci offre una nuova sfumatura legata a questo tema: il desiderio maschile di forare i lobi delle orecchie, ma potendo indossare gli stessi orecchini delle donne, cioè potersi concedere la stessa varietà di forme e colori e non limitarsi, non dare un freno alla fantasia e alla possibilità di uscire dagli schemi comuni.
Questo è ciò che avverto più forte nel tuo racconto: poter essere come si è senza conformarsi alla visione e alle norme comuni. Essere accettati nella propria fantastica diversità. Così come avverto forte invece la tua sofferenza e delusione per l’indifferenza familiare o meglio, il passare sotto silenzio i tuoi cambiamenti. I tuoi buchi alle orecchie che per te sono stati una conquista in questo modo sembrano svalutarsi, perdere di significato, scomparire.
Il ruolo dei cacetini
Ma c’è da dire che neppure tu hai avuto la forza di parlarne apertamente, non ti sei preso responsabilità del desiderio che ti guidava e non hai sostenuto la parte di te che VOLEVA essere diversa rivendicando il proprio diritto ad esserlo. Ma i tuoi “cacetini” sono lì a ricordarti tutto questo lungo e sofferto percorso ed io spero che parlarne qui, sulla Guida Sogni sia stato per te il primo step per affrontare la nuova fase che ti manca: sentirti libero dall’imbarazzo e trovare un modo idoneo per esprimere tutto ciò che hai sentito.
Mi auguro che il tuo progetto di scrivere un libro sulla tua storia o di disegnare un fumetto su questo argomento (o ambedue) non venga abbandonato. Sarebbe importante e significativo che la tua esperienza acquisisse un respiro più ampio grazie alla tua creatività. Un bel modo per condividere, ma soprattutto per rielaborare quello che hai vissuto.
Nel frattempo sono stata molto felice che tu abbia potuto scriverne QUI sulla Guida Sogni, stimolato da tanti altre esperienze e mi piacerebbe trasformare in un articolo il tuo racconto, così da dargli risalto e ampliare ancora questo tema. Se mi autorizzi sarò lieta di mandarti la bozza da visionare prima della pubblicazione. Un caro saluto Marni
Sognare orecchini da uomo Replica di Fabiano
Buongiorno Marni,
Grazie mille della risposta; confermo che hai colto abbastanza bene ciò che intendevo. Personalmente ritengo che gli orecchini, proprio per la loro natura, siano qualcosa che trascende il semplice gioiello: sono un’esperienza personale che ognuno dovrebbe essere libero di scegliere se affrontare. Sono un modo per confrontarsi con se stessi, i propri limiti, le proprie paure, ma anche per sentirsi più padroni di sé.
Per questo, sono tanto contrario acchè siano imposti alle donne, quanto che siano o almeno per molti secoli siano stati negati agli uomini.
Sul fatto che io sia stato il primo a non avere la forza di dichiarare apertamente di volerli, hai purtroppo ragione; i troppi tentennamenti sono ahimè una costante del mio carattere. Ma credo che a modo suo, anche questa cosa abbia contribuito a rendere più intensa questa esperienza: che questo sia stato un bene o un male dipende tutto dai punti di vista (e io, come mio solito, parteggio per entrambe le parti…). Per l’idea di creare un articolo dedicato, non c’è problema, hai la mia autorizzazione.
Sognare orecchini da uomo Risposta di Marni
Salve Fabiano, in realtà nell’antichità gli orecchini erano indossati comunemente anche dagli uomini, ma erano un segnale di appartenenza e di riconoscimento, oppure indicavano un ruolo preciso. Nel tuo caso sono stati un scelta dettata dall’estetica, dal piacere e dal bisogno di seguire la tua individualità. Un’esperienza personale da vivere che ha segnato il tuo percorso verso la maturità. Un’esperienza che, con molto piacere, condividerò qui nella Guida Sogni per cui, grazie! Un caro saluto Marni
Sognare orecchini da uomo Risposta di Fabiano
Buongiorno ancora,
sì, so che nell’antichità gli orecchini, in molte popolazioni – specie dell’Asia Occidentale e Centrale, ma non solo – erano indossati tanto dagli uomini quanto dalle donne, come lo sono stati a più riprese in varie fasi della storia (anche se molto spesso quello maschile era solo singolo). Ma in seguito, per almeno un secolo e mezzo, non è più stato così.
Aggiornamento di Fabiano del 13 ottobre 2023
Per quanto riguarda il presente articolo, dalla nostra conversazione sull’articolo dedicato al sogno di Beppe sono ormai passati alcuni anni, e nel frattempo per me ci sono state un po’ di evoluzioni sul tema, quindi mi sembra giusto inserire inserire qui un aggiornamento a quanto scritto sopra, sperando che questi ulteriori dettagli possano essere interessanti anche per gli altri lettori e lettrici.
Come ti dicevo in uno dei messaggi, stavo lavorando a una storia a fumetti, più che altro di fantasia e quasi per niente ispirata alla mia storia reale. In realtà, la realizzazione si è fermata a poche tavole dall’inizio, forse perché ancora tardo a superare il blocco psicologico che mi trattiene dal parlare dell’argomento, o forse perché non ha avuto il responso di pubblico che speravo.
L’esperimento Facebook
In compenso ho optato per una via più drastica: incoraggiato dai post sul tuo blog, in occasione del mio 46° compleanno, corrispondente al 30° compleanno del mio primo cacetino, ho pubblicato su Facebook una serie di ben 30 post (uno al giorno) per raccontare tutta la loro storia, perlomeno per come la ricordo io (che qua e là ho scoperto essere sbagliata).
In un certo senso è stato un atto liberatorio e anche un test: infatti, come penso molte persone interessate all’argomento, mi è capitato più volte di fare ricerche sul web a caccia di blog e forum che parlassero di orecchini e pratiche di foratura; è così che sono incappato anche nel tuo blog. Mi sono sempre chiesto, però, se davvero così tanta gente fosse interessata all’argomento. Non dico numericamente, ma statisticamente. Infatti, come dicevo, è probabile che molte delle persone che scrivono i commenti siano giunte sul blog seguendo percorsi più meno simili al mio, o comunque che chi non è interessato semplicemente non commenti e quindi non faccia statistica. Ma su un campione di n persone scelte a caso (tipo gli utenti di Facebook), in quanti sarebbero interessati?
Ebbene, se le reazioni ai miei post riflettono davvero questo dato, direi veramente poche. Molti commentavano più che altro incuriositi del fatto che l’argomento mi interessasse tanto, pochi sembravano non trovare l’idea così balzana e sostanzialmente solo in due hanno risposto e commentato attivamente dimostrando un chiaro interesse per l’argomento. Devo dire che questa statistica mi ha un po’ deluso, ma forse in un certo senso mi ha fatto anche tornare con i piedi per terra. Fatto sta che la passione smodata per l’argomento orecchini e cacetini si è ormai molto ridimensionata, anche se non del tutto sparita.
I tempi che cambiano
Un’ultima considerazione, in chiusura, la vorrei dedicare ai tempi che cambiano.
Io sono nato negli anni ’70 (anche se di quel periodo ho pochissimi ricordi e nessuno legato agli orecchini), quando, secondo varie testimonianze che si possono trovare sul web (tra cui anche i commenti di Sergio), gli orecchini erano ancora relegati alle figlie degli “immigrati” meridionali e a qualche “contadinella”; già qualche anno dopo, la moda si era già diffusa tanto che le mamme tornavano a portare le figlie a mettere i primi orecchini già per la prima comunione e presto avrebbero cominciato a portarle anche da più piccole.
Perché i primi maschi cominciassero a unirsi alla festa, è passato quasi un decennio e sono felice che sia stata la mia generazione a farlo (diciamo che mi ha semplificato parecchio le cose). In tutta risposta, le ragazze hanno cominciato a moltiplicare i fori e poi, tutti insieme, abbiamo cominciato ad avventurarci oltre le orecchie. Oggi, questi avventurieri sono ormai genitori (e alcuni anche nonni); forse sotto loro influenza, forse dietro spinta dei fratelli maggiori, o dei compagni e amici che lo hanno fatto, mi capita sempre più spesso di vedere bambini anche relativamente piccoli (nei blog ho letto addirittura di bambini dell’asilo, anche se non credo di averne mai visti di persona) con l’orecchino.
Probabilmente a molti lettori questo sembrerà un obbrobrio, ma io, in un certo senso, lo considero come un passo verso la tanto decantata parità dei sessi. Chissà quanto tempo ci vorrà perché più uomini comincino a portare orecchini belli, non le solite banalità “da uomo”. Io ci spero. Intanto, ho una richiesta, o se preferite, un suggerimento: se avete un figlio maschio, provate a chiedergli se gli piacerebbe mettere gli orecchini. Ovviamente non è detto che risponda di sì, ma chissà, magari, come me, semplicemente non ha il coraggio di chiederlo, e con un gesto semplice potreste farlo felice e evitare che si faccia venire tanti complessi inutili. Parola di chi se ne è fatti per troppo tempo e ancora non li ha passati del tutto, non ne vale la pena.
Il sogno dei cacetini
E in realtà non ho ancora finito, perché nel frattempo mi sono ricordato che volevo raccontarvi anche di un sogno che feci tanti anni fa. Fin da ragazzo ho sempre avuto la passione dei fumetti (da qui l’idea di farne uno mio) e in una delle tante fiere fumettistiche avevo conosciuto una ragazza con cui avevo cominciato una corrispondenza.
Una delle cose che mi avevano colpito di lei era che portava un orecchino al naso (un anellino alla narice). Fu così che una notte feci un sogno che a me è sembrato molto bello e lo ricordo ancora con affetto:
C’eravamo io e lei seduti fianco a fianco e mia nonna (che era morta qualche anno prima) seduta di fronte a noi che, in una sorta di rituale generazionale passava delicatamente un filo attraverso i nostri cacetini unendoci così metaforicamente e materialmente l’uno all’altra. Ricordo che nel frattempo ci parlava con aria rassicurante di questo rituale e del suo significato, anche se non ricordo esattamente cosa dicesse, ma l’atmosfera era calda e confortevole.
Questo sogno l’ho poi raccontato all’interessata, ma suppongo che a lei non sia piaciuto quanto a me, perché a quella mia lettera non rispose mai e da allora abbiamo perso i contatti.
Risposta di Marni
Buongiorno Fabiano, credo che tu abbia ragione: questo tuo nuovo commento merita di essere riportato nell’articolo sopra a complemento di quanto avevi già raccontato. In questo momento ho difficoltà ad organizzare bene le cose, ma lo farò appena possibile.
Però non posso fare a meno di commentare il tuo sogno perchè lo trovo delizioso e poetico. E la ragazza a cui l’hai raccontato non ti ha più risposto perchè forse non aveva la sensibilità per comprenderlo, oppure si è sentita troppo coinvolta nella sua vulnerabilità o invasa. Chissà!
Però mi ha fatto sorridere e intenerire l’immagine di te che lo racconti a lei. E trovo bellissima anche l’immagine di tua nonna che suggella questa unione spiegandone i significati. A me questa pare la cosa più importante perchè ci dice che dentro di te esiste una parte arcaica che sa quello che fa e che vi trova un senso. Mentre mi è dispiaciuto che la tua passione si sia ridimensionata a causa delle basse statistiche di interesse di FB. Francamente non vi attribuirei così grande importanza. Mi rallegrerei invece dell’età che cresce che forse riesce a riequilibrare ciò che in passato era fonte di disagio (insieme ai tempi che cambiano). Grazie per il tuo prezioso contributo. Marni
Marzia Mazzavillani Copyright © Vietata la riproduzione del testo
Prima di lasciarci
Caro sognatore, questo è un tema “caldo” che riscuote grande interesse in ambedue i sessi. Puoi trovare diversi articoli sull’argomento, ad esempio:
- Sognare mia madre che mi fora le orecchie
- Sognare cerchi d’oro alle orecchie
- Sognare orecchini di perle infilati nei lobi
- Sognare di forare orecchie
- Sognare di bucare orecchie di una ragazza
- Sognare orecchini
Ti invito a non leggere solo il testo, ma scoprire i tanti commenti a fondo pagina. Sarai sorpreso dalle diverse ed affascinanti esperienze di vita.
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buongiorno signora Marni
sono un uomo di 63 anni che ormai guarda verso la pensione ma ho sognato che andavo in una gioielleria a farmi bucare i lobi delle orecchie per potermi presentare “bene” a un colloquio di lavoro a cui tenevo molto !
nel sogno tutto era molto molto realistico e mi accompagnava la mia figlia minore
devo dire che ho letto l’articolo e commenti e ho trovato molto interessante e mi ha aperto un orzzonte
io sono di origine siciliana ma trapiantato a Milano fin dall’età di 5 anni
nella mia famiglia era di tradizione fare il buco nei lobi a tutte le femminucce fin dalla prima settimana di vita e io l’ho visto fare su mia sorella minore
si faceva con dei minuscoli orecchini da bambina che erano appuntiti apposta per poterli infilare creando il buchino (ero contento di essere nato maschio così mi avevano risparmiato questa piccola “tortura” !)
mia sorella da bambina si vergognava dei suoi orecchini ma invece poi da grande l’ha riscoperti e apprezzato di avere i buchi
poi in realtà da ragazzo mi affascinava che qui le donne milanesi non avevano i lobi bucati già da piccole ma andavano a farseli fare loro stesse da grandi ed è stata un’esperienza strana ma veramente molto carina accompagnare la mia fidanzata (poi diventata moglie) in gioielleria a fare i buchi per gli orecchini all’inizio anni 80 perchè passato il primo momento un po doloroso dello sparo degli orecchini a pistola ho visto nei suoi occhi la gioia della conquista
abbiamo 2 figlie che hanno bucato i lobi per loro stessa decisione in adolescenza e per tutte e 2 ho fatto di tutto per esserci insieme a mia moglie quando le abbiamo accompagnate in gioielleria per vivere insieme a loro l’emozione di quel momento speciale per ogni ragazza
forse per educazione famigliare l’ho sempre visto come un momento di “cura” e bellezza molto femminile in realtà
penso di avere detto tutto
buona giornata e grazie
Buongiorno Matteo grazie per avere raccontato la tua esperienza in questo ambito e il modo in cui la tradizione ha inciso nelle vostre scelte familiari.Trovo molto bello il tuo sogno, penso che abbia lo scopo di prospettarti una fase di passaggio della tua vita che va ritualizzata prendendoti cura di te. In effetti per te il foro alle orecchie è assimilato ad un momento di “cura” e di bellezza, quindi anche nel sogno va considerata la necessità di “prendersi cura” e di presentarsi bene in vista di un colloquio di lavoro. Colloquio di lavoro che può essere simbolo di un cambiamento radicale (quale può essere, appunto, la pensione). E’ come se il tuo inconscio si preoccupasse della tendenza a lasciarsi andare, a non essere più ben presentabile, curato e bello. Cosa che purtroppo accade quando con la pensione si allentano gli obblighi sociali rispetto al mostrarsi agli altri, ad esserne bene accetti o ammirati. E’ interessante anche che nel sogno tu sia accompagnato dalla tua figlia più piccola. Non dici nulla di lei, ma possiamo presumere che per il tuo inconscio la sua energia e le sue caratteristiche di personalità siano di sostegno per questo ipotetico passaggio e obiettivo. Anche il fatto che per te forare le orecchie sia un gesto prettamente femminile è interessante, perchè può alludere ad una modalità altrettanto “morbida” di affrontare questa fase evitando ogni forma di pianificazione per abbandonarsi ad un flusso più libero, facendo emergere la parte di sé più sensibile e femminile capace di affrontare le incognite del futuro senza fare resistenza. Bellissimo sogno! Un caro saluto marni
buongiorno e grazie della bella interessante spiegazione Marni
il bel traguardo della pensione non è ancora dietro l’angolo ma ho iniziato a pensarci sempre di più ed è diventato un traguardo che non mi spaventa ma che desidero raggiungere
pensavo di aver detto tutto ma vero non ho detto niente di mia figlia minore che mi accompagnava nel sogno (le mie 2 figlie sono sempre la cosa più bella della mia vita) invece è importante perchè lei sta mettendo a posto la casa dove presto andrà a vivere col suo compagno e io sto dando una mano nei lavori a tempo perso ma vorrei averne di più di tempo per loro. bello sarebbe essere già in pensione !
non ho neanche raccontato che l’anno scorso questa stessa mia figlia ha fatto davvero un colloquio di lavoro a cui teneva tanto e pensava a come vestirsi e presentarsi al meglio così io le ho suggerito di farsi imprestare dalla mamma gli orecchini di perla che danno un tocco elegante e professionale
il suo colloquio è andato bene e gli orecchini di perla della mamma che hanno portato fortuna adesso sono diventati i preferiti della figlia
io sugli orecchini e i buchi nei lobi ho cambiato idea. quando ero bambino mi sembravano una tortura e una discriminazione delle femminucce fatta dai grandi. poi invece l’ho visto davvero come un bel momento di cura di se che aggiunge fascino alle donne. insomma mi piace e lo apprezzo molto
non voglio dire che una donna non è bella o non abbastanza femminile senza orecchini ma penso che le possono aggiungere quel qualcosa in più che abbellisce il viso
gli orecchini sulle donne in fondo sono sia cruenti a causa del foro che di una dolce bellezza proprio come la mia amata terra di Sicilia e questo lo trovo affascinante
però non mi piace la vecchia tradizione della mia terra d’origine di bucare le orecchie alle neonate invece lo vedo più come un bel rito di passaggio per una ragazza
interessante che nella mia famiglia siciliana i buchi nei lobi delle femmine sono tradizionali mentre per mia moglie il farsi bucare le orecchie era stato un gesto coraggioso quasi come una trasgressione perchè nella sua famiglia era una cosa su cui c’era forte pregiudizio (per mia suocera era una cosa arretrata, campagnola o “da terroni”)
mi piace molto invece questa idea del “prendersi cura” suggerito dalla parte “sensibile e femminile” verso le novità del futuro indicata dal sogno
adesso ho detto veramente tutto credo
grazie e buona domenica
Buongiorno Matteo è evidente che il tuo sogno (come sempre ) è un bel patchwork della tua vita fra ricordi, emozioni, desideri.Tante cose io non le so e non posso saperle, il mio compito è suggerire e innescare nuove riflessioni e nuovi ricordi nonchè offrire possibili indicazioni per la “crescita” del sognatore. Ma, come sai, non ci sono verità e non ci devono essere. Il sogno è un’opera di creatività e anche la sua analisi va in questa direzione. Goditi le tue figlie e la vita piena e dolce che ci hai fatto intuire con questo scritto. Grazie infinite per avercene fatti partecipi e per il tuo contributo a questo tema. unc aro saluto e buona domenica marni
Buongiorno Marni !
A proposito di orecchini da uomo : ho fatto un sogno che mi è rimasto impresso, un sogno bello che mi sembrava reale. Ho sognato il mio caro marito che se ne arrivava dal retro della nostra profumeria e che aveva un pre-orecchino con pietrina celeste nel lobo dell’orecchio e in mano la pistola per forare i lobi. Era una pistola di primissimo tipo di quelle a scatto di 40 e più anni fà ed infatti all’orecchio aveva un tipico pre-orecchino di una volta, di quelli fatti a bicchierino dove potevi scegliere solo il colore della pietrina ornamentale. Mi ha fatto strano vederlo così fuori dal suo stile però gli ho detto che se voleva mettersi l’orecchino il buco gliel’avrei fatto io volentieri così avrei potuto posizionarglielo bene sul lobo e non mal centrato come se lo era fatto lui. La sua risposta però è stata « non ti preoccupare Jackie : adesso tanto lo tolgo, volevo soltanto provare per capire cosa sentono le nostre clienti quando vengono qua a farsi fare i buchi da te ! » al che io gli ho chiesto se aveva sentito molto dolore e lui mi ha risposto : « abbastanza ma sono sicuro che sarebbe stato più lieve se me lo avessi fatto tu » ( in tutta onestà quelle pistole di una volta così brutali ad impiantare dei pre-orecchini dal perno spesso e non troppo affilato erano molto lontane dai sistemi di adesso che sono quasi indolori persino per le bimbe ma le nostre clienti lo accettavano pur di riuscire a indossare degli orecchini a perno ).
Potrei essere stata influenzata dalle esperienze raccontate da Fabiano e Sergio però posso affermare in sicurezza che mio marito avrebbe anche potuto fare una cosa del genere che era nel suo tipico modo di essere : empatico e sensibile. Aveva un sacro rispetto per la pistola e infatti dopo avermi fatto i secondi buchi il giorno che ci è arrivata e l’abbiamo provata lui non ha più voluto adoperarla per timore di causare del dolore alle clienti ed ha lasciato solo a me il compito. Credo che dopo quella prima volta lui la pistola non l’ha più neanche toccata !
Poi c’era un’altro dettaglio che io notavo nel sogno : mio marito aveva stranamente la camicia abbottonata male col primo bottone nella seconda asola e così in giù a scendere però non volevo farglielo notare per non sciupare il momento. Lui in questa situazione mi aveva fatto tenerezza come tante volte mi ha fatto nella nostra vita insieme. In lui riuscivano a convivere intelligenza e senso pratico con dolcezza e sensibilità delle volte ingenua ma di una ingenuità che intenerisce.
Non so se ci sono dei significati speciali dietro a questo sogno però mi fa piacere condividerlo. Mi ha fatto risvegliare con un sorriso ma anche con tantissima nostalgia.
Jacqueline
Buongiorno cara Jacqueline, in questo sogno così tenero e pieno di amore tuo marito ti appare con un foro al lobo non ben centrato e con la camicia abbottonata male. Cioè ti appare in una situazione “di imperfezione”, di vulnerabilità, di mancata capacità di performance, tutte cose che tu riconosci in lui, ma che vedi come qualcosa che fa parte di lui, della sua sensibilità, dolcezza ed empatia. E che accetti. Io credo che oltre al caro ricordo di tuo marito questo sogno ti metta in contatto con la parte di te che, al presente, ha le medesime caratteristiche. Ti spiego meglio: i nostri cari defunti dopo una positiva elaborazione del lutto finiscono col diventare parti di noi potenzianti, stimolanti e positive che ci guidano nel nostro percorso terreno. In questo momento della tua vita tu sperimenti un limite nelle tue prestazioni fisiche, non puoi più mettere in atto le medesime capacità e forse tuo marito è venuto a ricordarti che quelle qualità ci sono state ci sono ancora anche se non possono manifestarsi in atti concreti. E che lo stesso tipo di accettazione amorevole verso le sue imperfezioni (di tuo marito) lo devi avere verso te stessa. Quindi amore per lui e amore per te stessa. E’ un bellissimo sogno. Capisco la nostalgia che senti ma allarga ancora di più il tuo sorriso per la vita bella e piena che hai avuto ( e che ancora hai). Un abbraccio e un saluto Marni
Buongiorno e grazie per la bellissima spiegazione Marni !
Che era un sogno fuori dal comune lo avevo capito fin dal momento del mio risveglio e dalle sensazioni belle che mi ha lasciato però non ci avevo visto il messaggio importante da interpretare. La tua spiegazione è perfetta e rende questo sogno ancora più bello e più importante di quello che mi era sembrato. Lo considero un bel dono natalizio di mio marito che attraverso la sua memoria e il mio inconscio mi ha voluto regalare una riflessione su me stessa e un incitamento. Grazie che me lo hai reso evidente. Sei sempre bravissima !
Vorrei poi esprimere la mia gioia ed ammirazione per i nuovi ed affascinanti orecchini alla conca di Roberta e di figlia e moglie di Sergio. Ormai gli orecchini si possono collocare sull’intero padiglione : è un bel modo di esprimere la propria individualità se viene fatto con grazia ed eleganza. Mi sono sempre limitata a forare i lobi e poi dopo anche la cartilagine dell’elice ( non mi osavo ad avventurarmi a fare buchi su trago e naso anche se avevano incominciato a richiedermeli ) ma se incominciassi oggi il mio lavoro non resterei mica indifferente al fascino di queste tendenze più nuove. Ne stiamo ragionando insieme a mia nipote che sta raccogliendo il mio testimone con passione e che in futuro potrebbe pensare a frequentare un corso per apprendere anche l’arte dell’« ago a cannula » ed allargare il raggio d’azione all’intero orecchio oltre quello che adesso le posso trasmettere io. Penso che però fra tante possibilità espressive anche affascinanti il vecchio e classico foro ai lobi, che è sempre delizioso su grandi e piccine, rimarrà di attualità.
Un abbraccio e tanti cari Auguri a voi !
Buon giorno cara Marni.
Vorrei anch’io insieme a moglie e figlia dare un caloroso saluto di bentornato al Prof. Renzo con i nostri complimenti per la bella poesia “La scelta del mattino” in cui si rispecchiano anche le donne di famiglia. Grazie per averla condivisa con tutti noi lettori.
Ne approfitto anche per raccontarvi che ieri pomeriggio con mia moglie abbiamo accompagnato nostra figlia nello studio prescelto per farle fare il piercing che le avevamo promesso per questo Natale. Ma non è stato il piercing sotto al labbro di cui avevamo tanto parlato e a cui mi ero già serenamente rassegnato con la promessa che avrebbe indossato un gioiellino discreto. Vi avevo già detto che moglie e figlia erano rimaste affascinate dalla tradizione del “dejhoor” tradizionale fra le donne del Kashmir (di cui si era parlato anche con Roberta Bramati) e dal fatto che io stesso in gioventù lo avevo voluto sperimentare in modo segreto e casalingo dopo aver visto un documentario che ne raccontava l’uso. Quindi mia figlia ha approfondito l’argomento cercando sul web e se ne è innamorata finendo a scegliere di voler collocare un nuovo ornamento nella conca dell’orecchio invece che al labbro.
Prima nostra figlia non era dell’idea di farsi altri buchi nelle orecchie perchè i suoi lobi sono tondeggianti e bucati esattamente nel centro quindi non le starebbero bene altri buchi come quelli di sua mamma che invece ha dei lobi di forma più allungata. La figlia ha preso da me per la forma delle sue orecchie. L’idea di forarsi la conca dell’orecchio ma nello stesso punto della tradizione “kashmiri” ha cambiato le carte in tavola e quindi le abbiamo preso un appuntamento per un “conch”. In realtà due appuntamenti cioè uno per lei ed uno per mia moglie. Madre e figlia si sono fatte installare un bellissimo zircone nella conca dell’orecchio sinistro che è quello in cui io lo avevo sperimentato da ragazzo. Mi piace moltissimo questo gioiello delle mie adorate donne che è un tocco di luce elegante e discreto.
Le operazioni di foratura della spessa cartilagine della loro conca auricolare non sono state cruente come nei miei esperimenti giovanili perchè sono state eseguite con perizia da una piercer brava e professionale con tecnica e strumenti idonei e igienici ed è stato bello vederla al lavoro. Per fare il buco in questa parte dell’orecchio dove non può arrivare la classica pistola va usato un “ago cannula” che come ci ha spiegato va scelto di calibro leggermente maggiore del gioiello che deve essere inserito. Estratto l’ago rimane in posizione la cannula di plastica entro la quale viene infilato l’orecchino e poi la cannula viene estratta anch’essa lasciando l’orecchino già in posizione con solo la chiusura da avvitare.
Come sapevo bene la foratura viene ben avvertita ed è tutt’altro che indolore anche per via dello spessore della cartilagine in quel punto ma vi posso assicurare che figlia e moglie lo hanno affrontato con il sorriso e una gran soddisfazione per il risultato. La cura e la guarigione hanno tempi lunghi ma ne vale la pena ed incoraggiamo a maggior ragione anche Roberta a farlo alle sue orecchie.
Una menzione per la piercer. Premetto che non mi piacciono di solito i lobi dilatati ed i troppi piercing facciali. non mi piace nemmeno il tatuaggio vistoso specie su una donna. Ma devo dire che questa piercer sui 30 anni con i diversi piercing di colore dorato ricercati e ben assortiti ed i tatuaggi in sola tinta nera aveva stile risultando particolare ma carina e per niente volgare o arruffata. Di sicuro non la considero un esempio facile da imitare con successo ma credetemi lei è una persona rassicurante ed anche assolutamente piacevole…molto particolare ma con gusto.
Insieme alla mia famiglia vi auguro buon Natale e uno splendente anno nuovo.
Sergio
Buongiorno Sergio. Un’altra bella sorpresa! 🙂 Che decisione importante e bella avete preso! Complimenti vivissimi a tua figlia e tua moglie per questa decisione. E grazie a te per aver condiviso con noi questo rituale di famiglia. 🙂 Immagino l’emozione che deve avervi unito e la vostra felicità una volta effettuato il foro. E’ decisamente affascinante quello che racconti e anche l’effetto finale che ne deriva, confesso che io sono molto divisa fra fascino (innegabile) e paura. E non vedo l’ora che anche Roberta abbia compiuto questo passo e ci racconti tutto. Ricambio di cuore gli auguri per le prossime feste. auguri a te e alle tue splendide donne. Marni
Carissima Marni, carissimi tutti, buon giorno. Sono lieto di poter tornare qui a dirvi che sono di nuovo parte di questa comunità grazie al regalo di mia nipote che mi ha ricollegato al mondo con un tablet che lei stessa ha configurato a puntino per me. Ho passato momenti brutti come sapete per il tramite della mia cara ex allieva Roberta ma poi la mia salute cagionevole è tornata a darmi tregua quanto basta. Sono attualmente ricoverato in una struttura in cui ricevo ottima assistenza e per quanto possibile sto bene.
Ci tengo moltissimo a ringraziare tutte le care persone che mi hanno dedicato pensieri affettuosi nei momenti brutti e vorrei farvi sentire la mia gratitudine commossa ed il mio abbraccio. Roberta mi ha pregato di incominciare da questo bellissimo articolo con tutte le riflessioni che ne sono seguite ma ho letto appassionatamente anche il racconto del meraviglioso incontro fra Jacqueline e Vittoria con le loro belle sensibilità. Grazie Marni per aver creato questo posto nella rete internet.
Cara Marni, ti avevo già fatto leggere un paio di miei componimenti in privato vincendo il pudore che ho sempre avuto specialmente a riguardo delle mie povere velleità poetiche, riservate fino ad ora soltanto alle “sfide” in versi ingaggiate per gioco con mia nipote. Ma al diavolo il pudore! La vita è troppo breve per sprecarla a nascondersi. Così, confidando che avrete pietà per un anziano professore in pensione dalla salute malferma, ho deciso di condividere con questa comunità alcuni versi liberi dedicati a te Marni, che oggi ho scritto ispirandomi a quella tua bella abitudine mattutina che mi riporta col pensiero e col ricordo a mia moglie: il piacere di scegliere gli orecchini per la giornata.
La scelta del mattino
Orecchie dorate o trapunte da perle,
affini a stelle che brillano la notte,
o gli eleganti sottili fili d’oro,
che incorniciano il morbido tuo viso.
Ma come ornerai oggi i tuoi lobi accoglienti?
Quale armonia sonora chiederai al mondo?
Ecco che le orecchie sono il filo di un’arte,
un’espressione di bellezza che il cuore scopre.
Orecchie attente, ricettori di un mondo,
in cui ogni suono è un messaggio,
o ricordi, come il canto di una bambina,
o il ritmo di un battito del cuore.
Le orecchie sono un viaggio attraverso il suono,
un’esplorazione della musica e del silenzio,
e la scelta di oggi è la chiave,
per aprire la porta a nuove melodie.
Donna dai lobi bucati con grazia,
scegli i gioielli che ti fan sentire libera,
infila orecchini che risuonano con la tua anima,
e che invitano il mondo a cantare con te.
E’ questa la poesia del pensiero mattutino,
di una donna che sceglie i gioielli per la giornata,
preparandosi all’ascolto del mondo che la attende,
con la gioia nell’anima e con il cuore aperto.
Buongiorno Renzo, che sorpresa! Che BELLA sorpresa! Sono proprio felice di leggerti e di vederti nuovamente qui con noi! Grazie per aver scritto subito.Sono sicura che i miei/nostri pensieri ti hanno raggiunto anche di lontano. Spero che ti abbiano fatto piacere che ti abbia fatto piacere sapere che hai un tuo spazio qui, come di certo lo hai avuto per tanti anni nella scuola e continui ad averlo nel cuore delle persone che ti amano. Ora devi riprenderti completamente. Riposa il corpo e tieni la mente in uno stato di calma e di armonia. Spero che i tuoi sogni ti aiutino. A volte lo fanno quando il corpo è debilitato danno messaggi di quiete oppure indicano quello che NON si deve fare. Sono commossa dalla poesia che hai voluto dedicare alle mie scelte mattutine 🙂 Grazie ! Sono immagini molto belle e piene di grazia e non potrò fare a meno di rievocarle quando la mattina scelgo i miei orecchini. In particolare “infila orecchini che risuonano con la tua anima, e che invitano il mondo a cantare con te.” è un’immagine che mi colpisce e che sento molto vicina. Grazie Grazie grazie. E’ un omaggio per tutte le donne che vivono la loro femminilità con pienezza e gratitudine. Caro Renzo ti auguro buona domenica, a molto presto. Marni
Ciao cara Marni e bentornato fra noi caro Renzo! E’ una gioia leggere di nuovo un tuo intervento e che bella la poesia che hai regalato a Marni! complimenti sinceri e grazie per averla condivisa con noi. Sono rimasta affascinata soprattutto dai versi che ci ricordano che le orecchie sono “ricettori del mondo … un viaggio attraverso il suono, un’esplorazione della musica e del silenzio” bellissime immagini che richiamano il grande dono dell’ascolto. Un motivo in piu’ per onorarle ornandole degnamente le nostre orecchie. Non cambio gli orecchini tutti i giorni ma vado a periodi pero’ li amo da quando li ho riscoperti o per meglio dire ho scoperto solo dopo anni il senso e il piacere di avere i lobi forati.
Spero di rileggerti ancora da queste parti caro Renzo. A presto.
Cara Marni ho letto che ti farai fare degli altri buchi per segnare una nuova fase importante della tua vita e non vedo l’ora di leggere quando ce lo racconterai perche’ come tu sai e’ un’esperienza che ho fatto io stessa ed e’ stata importante per me. Lo sara’ anche per te ne sono sicura.
Vi abbraccio e vi auguro solo cose belle per le prossime festivita’.
Buongiorno cara Sandi, certo che condividerò la mia esperienza e so già che sarà importante anche per me in quanto segnerà anche una fase della mia vita in cui dovrò fare i conti con il corpo che cambia, con tanta vita alle spalle, ma con sempre tanta curiosità e desiderio di vita. Sarà sfidante, impegnativo, ma sempre interessante 🙂 Anche io mi unisco nuovamente all’augurio per le prossime festività e al rileggere presto il nostro Prof. Renzo. un abbraccio Marni
Buongiorno Marni, buongiorno e bentornato Renzo !
Mi dispiace tanto per i guai di salute che hai avuto ma ti sento molto vicino Renzo. Ti ho sempre letto con piacere e ti leggerò con ancora più piacere da adesso in poi. Ma tieni duro e stai sù col morale con la tua famiglia vicino : ho anch’io la fortuna di contare su una nipote cara che mi aiuta e abbiamo un rapporto speciale, so cosa vuol dire.
Bellissima la poesia dedicata a Marni : se avessi ancora il mio negozio la stamperei in grande, la farei incorniciare e la appenderei in bella vista per tutte le mie belle clienti.
Un abbraccio caloroso da un’anziana profumiera in pensione dalla salute malferma !
Jacqueline
Un abbraccio grandissimo anche a te cara Jacqueline! E grazie per la bella idea di stampare la poesia di Renzo 🙂 quanto a te sarai pure una profumiera in pensione e dalla salute malferma, ma per me sei sempre un faro luminoso! Marni
Buongiorno Marni. Sapevo che il mio caro Prof avrebbe fatto questa sorpresa a te ed a chi segue questo argomento su Guida Sogni ma è stato anche per me bellissimo leggere il suo post con la vera sorpresa anche per me che è stata la bella poesia. Bello scoprire dopo tanti anni questo lato creativo ma intimo del mio caro insegnante del liceo e vero maestro di vita a cui auguro ancora una volta buona salute e buona vita.
Vi aggiorno sul nuovo buco alla conca di entrambe le mie orecchie che mi è stato regalato dai miei figli e che mi sono fatta fare ieri pomeriggio nell’esatta posizione del dejhoor delle donne del Kashmir con la differenza che al momento io ho un paio di piccole sferette in acciaio lucido. Stante la posizione i fori sono stati eseguiti a mano con l’ago da un piercer e chiaramente hanno fatto più male dei normali fori ai lobi ma molto meno di quando mi sono bucata il naso da sola perchè si tratta in questo caso di un lavoro professionale.
Questo è un piercing molto discreto che non da nell’occhio al primo sguardo ma molto carino quando viene notato e infatti stamattina ha attirato complimenti e stupore dalle mie colleghe. Siccome è fatto attraverso una cartillagine abbastanza spessa lo dovrò curare con devozione per circa 12-15 settimane e impiegherà vari mesi prima di essere stabilizzato del tutto. Dopo la foratura mi è gonfiato leggermente ma è normale e anche i perni degli orecchini che mi ha messo il piercer sono leggermente più abbondanti proprio per questo.
Non credevo che mi sarei mai più fatta altri fori alle orecchie ma grazie al vostro incoraggiamento adesso ho questi due nuovi orecchini belli belli belli con anche un bel significato per me. Grazie per avermene fatto venire la voglia. E a tutti AUguri per le vicine feste di fine e inizio anno.
Buongiorno cara Roberta e che bella sorpresa anche da parte tua! Brava per la tua determinazione e per questo doppio buco inusuale e fortemente simbolico. Direi che è stato proprio un bel regalo da parte dei tuoi figli 🙂 Non ho dubbi sul fatto che siano orecchini belli belli e che attirino lo sguardo, ma sempre con discrezione ed eleganza. Certo è che mi affascinate e fate venire nuovi desideri anche se non credo che arriverò mai a tanto coraggio. Per me sarà sufficiente un nuovo buco. Ma chissà! Magari cambio idea. Però sono veramente molto felice e grata per queste esperienze condivise, spero che anche il nostro Prof. Renzo legga di questa novità e sia con noi con il pensiero, cullato da tanto affetto manifestato. Roberta goditi i tuoi nuovi orecchini, sono sicura che ti renderanno più bella e che i tuoi figli si sentiranno ancora più orgogliosi. Un caro saluto e augurissimi per il Natale e il nuovo tempo che ci attende. Marni
Buongiorno gentile carissima Marni, certo che ho letto di questa novità! Aspettavo di trovar qui notizie dalla mia cara Roberta che mi aveva annunciato in anteprima le sue intenzioni.
Complimenti dunque a Roberta ed ai suoi figli per il regalo pieno di significato e complimenti anche alle splendide donne di Sergio, di cui riesco ad immaginare l’orgoglio. Questi ornamenti delle orecchie, così aggraziati ed ancora inconsueti da noi, emanano un fascino speciale.
Una donna che ha il coraggio di osare con eleganza è quanto di più affascinante. Sono stato un marito fortunato da questo punto di vista.
Quanto a te cara Marni, non mettere limiti al tuo coraggio e se il tuo desiderio ti porta verso una direzione sorprendente, assecondalo. A patto che sia davvero ciò che realmente desideri per te. E se invece sceglierai di forarti ancora i lobi sarà ugualmente bellissimo ed anche molto significativo. I tripli fori come ai lobi della moglie di Sergio, da cui hai detto di sentirti ispirata, sono anch’essi molto affascinanti secondo me. Non vedo l’ora di leggere cosa avrai scelto e come avrai vissuto l’occasione di abbellire ulteriormente le tue orecchie, quando sarà il momento e quando vorrai condividere l’esperienza con noi.
Qui nella struttura che mi ospita presta servizio come volontaria una ragazza di 22 anni, studentessa di lettere. Capelli scuri raccolti, pelle chiara, occhi grigiazzurri. Ha sempre un paio di perle ai lobi ed un piccolo brillantino sul lato sinistro del naso. Questi ornamenti semplici punteggiano delicatamente il suo viso con tocchi di luce che ben sottolineano la dolcezza dei suoi tratti, il suo sorriso fresco ma leggermente velato di timidezza e la sua gentilezza d’animo. Le ho dedicato alcuni versi ma segretamente perché non vorrei rischiare d’apparire inopportuno. Li ho condivisi solo con mia nipote. La gioventù reale in molti casi è di gran lunga migliore di come la rappresentano i media, da vecchio professore lo so bene.
Ancora grazie a tutti voi per l’affetto che ho ricevuto attraverso la Guida Sogni. Sento il bel calore del vostro affetto che mi accompagna. Sì, il mio pensiero è con voi. A voi carissimi auguri per le Feste natalizie e per l’anno nuovo che ci aspetta!
Buongiorno Renzo, ricambio gli auguri con affetto anche da parte di tutti i lettori della Guida sogni. E’ sempre un grande piacere sentirti e sono felice che anche nei giorni abitudinari vissuti in struttura tu riesca a cogliere la “bellezza”. E’ una qualità rara ma preziosa trovarla e goderne anche nelle situazioni inaspettate. Aiuta e dà un senso.Mi pare fosse Peppino Impastato ( poi assassinato dalla mafia) che sosteneva che la gente ha bisogno di bellezza e quando la vedi e puoi goderne la vita ha un significato diverso. E tu certamente sai vederla e sai comprenderne il valore. 🙂 Bene. Anche questo contribuirà alla tua guarigione. Roberta e le donne di Sergio sono state veramente in gamba nel seguire il loro desiderio. Le ammiro. Io mi conosco e so che deciderò all’ultimo guidata dall’istinto, ma di certo vi racconterò ogni cosa. Un abbraccio Marni
Buon giorno cara Dott.ssa Marni (mi scuso fin da principio per la lunghezza di ciò che sto per scrivere) e Buon giorno caro Fabiano:
Ho letto il tuo ulteriore e bellissimo commento che ci offre degli spunti molto interessanti. Penso anch’io che dovrebbe diventare parte dell’articolo stesso.
La tua nuova integrazione è rilevante specialmente per le persone come noi che hanno una strana e misteriosa “ipersensibilità naturale” al tema dei buchi alle orecchie e degli orecchini ed un percorso fuori dall’ordinario di fascinazione e ricerca personale condotta sottotraccia e mantenuta segreta. C’è chi come te è riuscito a superare la fase del segreto inconfessabile e c’è chi come me non ci è ancora riuscito ma ha potuto comunque vivere la cosa in modo abbastanza sereno pur senza trovare il coraggio di esplicitarsi. Ma c’è anche chi non è mai nemmeno riuscito a trovare questa serenità per cui il tema è rimasto del tutto tabù come abbiamo letto in diversi commenti.
Sui punti che tu Fabiano hai sollevato mi sembra giusto condividere con voi alcune mie considerazioni dopo alcuni giorni di riflessione.
1) Fabiano: credo che in linea di massima sia giustissima la tua teoria su come le persone arrivano qui a commentare su questo tema. Per un caso del destino (ma forse era inevitabile che prima o poi accadesse vista la rilevanza simbolica del tema orecchini anche sul piano onirico) le prime testimonianze sono conseguenza diretta dei sogni ma poi il tema si allarga e va oltre questi confini grazie alla capacità di Marni di coglierne la portata simbolica e di mettere nella dovuta evidenza sulla sua Guida Sogni un argomento sempre sottaciuto. A mio parere è stata una geniale intuizione perchè diversamente non sarebbe stato possibile riuscire a raccogliere un repertorio così vasto e interessante di “confessioni” sia al femminile che al maschile su un tema che ha una forza simbolica (anche sensuale ed erotica) notevolissima pur se nessuno aveva mai osato evidenziarlo così apertamente. In questo modo Guida Sogni è diventata come un “hub” sul tema buchi alle orecchie e orecchini che attrae persone sensibili all’argomento attraverso la rilevanza che ha assunto nei motori di ricerca e così persone “come noi” arrivano qui trovando un tesoro (e scoprendo in seconda battuta un ulteriore tesoro di conoscenza sulla psiche umana e sui sogni). Qui in Guida Sogni trovi per la prima volta la sensazione di non essere solo e puoi farti coraggio osando persino la condivisione della tua confessione sentendoti “fra mura amiche” e sapendo che chi ti leggerà con attenzione non ti giudicherà male ma ti comprenderà. Ci si sente finalmente “accolti” ed è tanta roba per chi come noi si è sentito a lungo “strano”. Infatti molte testimonianze certificano senza tema di smentita che il lavoro di Marni su questo tema ha avuto una funzione terapeutica molto positiva per tante persone e per motivi e situazioni diverse. Gli ultimi due articoli che raccontano la relazione che si è sviluppata e approfondita fra la saggia e appassionata Jacqueline e la giovane e sensibile Vittoria (la sua è davvero una bella storia di crescita personale) sono straordinari perchè la foratura dei lobi è il “mezzo” attorno a cui si sviluppa una storia di vita molto bella e significativa a diversi livelli ma avendo letto tutti i commenti agli articoli dico che tantissimi esempi potrebbero essere fatti. Però io mi faccio un’altra domanda e cioè: quante saranno le persone che arrivano qui e leggono con trasporto il grande tesoro di testimonianze su questo tema fra articoli e commenti ma non ce la fanno ad uscire dal segreto perchè non riescono a trovare la forza di rompere il tabù e condividere la loro personale testimonianza? Secondo me sono molti. Data la “reticenza sociale” imposta a questo tema (suppongo per via delle sue implicazioni erotiche) uscire allo scoperto richiede una dose coraggio che in tanti potrebbero non avere.
2) Conseguenza del punto precedente e nota personale: ho trovato il coraggio di raccontare la mia esperienza qui sotto forma di commento e sono molto contento di esserci riuscito però sono riuscito a farlo perchè qui c’è una specie di “selezione all’ingresso” cioè capisci chiaramente che queste lunghe confessioni saranno lette da altre persone sensibili al tema e perciò accoglienti. Chi non è interessato non perde tempo a seguire cosa hai scritto e dunque nemmeno a giudicarti. Qui siamo fra “mura amiche” ma sui social no. Detto sinceramente io non avrei il coraggio di condividere questo articolo sui social e di mostrare indiscriminatamente questo argomento come di mio interesse ai miei contatti. Non avrei il coraggio di mettermi a nudo con le persone che mi conoscono e infatti non sono ancora nemmeno riuscito ad essere altrettanto esplicito con mia moglie quanto lo sono stato commentando qui. Per lo stesso motivo le cose che ho scritto qui non le scriverei mai su facebook. Voglio dire caro Fabiano: non c’è nulla di sbagliato in quello che hai fatto tu che sei ormai disinibito sul tema e hai deciso di uscire allo scoperto parlandone in modo esplicito su facebook ed io ti ammiro sinceramente per la libertà di espressione che hai raggiunto. Però secondo me non ti devi stupire se poi il riscontro che hai ricevuto dagli utenti facebook è stato molto al di sotto delle aspettative perchè numericamente misero e “freddo”. E’ accaduto sia perchè la maggior parte delle persone non ha la sensibilità misteriosa e spiccata al tema che abbiamo noi fin dall’infanzia (anche se io sono quasi certo che a livello inconscio la forza simbolica degli orecchini “lavori” parecchio nella psiche collettiva e questo penso che Marni ce lo possa confermare) e sia perchè c’è sempre il famoso “elefante nella stanza”: la portata erotica degli orecchini che la nostra società ha scelto di non voler vedere anche se è così evidente. Credo che sia un grosso freno alla condivisione dei nostri pensieri intimi sul tema e lo è ancora di più fra noi maschi. Sai che non escluderei nemmeno che qualcuno fra quelli che reagiscono con distacco alle tue confessioni sui “cacetini” lo faccia con lo stesso spirito con cui tu da bambino negavi “fino alla morte” il tuo interesse alla compagna di classe che mostrava i suoi orecchini. Non essere deluso Fabiano. Il seguito che non hai raccolto da facebook non può avere valore statistico perchè è il “medium” scelto che non si presta per sue caratteristiche intrinseche. Sono i social che non contemplano il pudore al contrario della Guida Sogni.
3) Il pudore e la sottile sfida che si ingaggia in noi sul superamento di quella linea è ciò che fa accelerare i battiti del cuore quando si tocca questo tema. Da molte testimonianze che ho letto sono sicuro che non è così solo per me. Quindi in un certo senso credo che dovremmo ringraziare il pudore se questo argomento suscita fremiti fuori dall’ordinario in noi. Se li suscita sia negli uomini che nelle donne anche se in maniera tendenzialmente diversa e anche se non sempre ve ne è la coscienza ma è un argomento che non lascia indifferenti. Se così non fosse non si spiegherebbe perchè le donne ricordano il giorno dei loro buchi nelle orecchie (specialmente il primo paio) come un momento speciale e spesso molto caro di cui rammentano a distanza di tanti anni ogni minima sensazione e dettaglio. Le bambine chiedono con emozione i primi orecchini e le mamme fremono quando questo avviene e ci si appresta al momento emozionante di portarle a fare i buchi alle orecchie. Si tratta di un meccanismo a cui ho assistito io stesso nella mia famiglia con mia figlia e mia moglie e che ho ritrovato qui in tanti commenti dove a volte si parla della foratura dei lobi di una bambina o ragazzina come di un evento festoso che coinvolge spontaneamente l’intera linea femminile della famiglia. Voglio dire per una donna anche un nuovo taglio di capelli rappresenta un momento di svolta importante ma non raggiunge certo l’intensità emotiva dei buchi alle orecchie. Non sto descrivendo nulla di morboso ma solo un fatto naturale e ben presente nella nostra società che se ne è riappropriata con naturalezza dopo che per una-due generazioni (fra cui quella di mia madre) avevano messo da parte la foratura dei lobi liquidandola come pratica obsoleta e deprecabile salvo poi recuperarla come sotto un impulso insopprimibile. Ma io credo che una parte importante del fascino della foratura delle orecchie sia costituita proprio da quel velo di pudore e reticenza che noi ormai usiamo in modo inconscio come un automatismo che ci appartiene per smorzare simbolicamente una pratica di grande valenza erotica compiuta su una zona erogena ben visibile (è parte del viso) potendola così esercitare liberamente su grandi e piccine. Il velo della reticenza c’è ed agisce come un vero indumento coprendo però solo quello che occorre coprire (affascinante ma socialmente insostenibile) lasciandoci la libertà di ammirare la bellezza estetica e la grazia dei lobi ingioiellati. Anche se oggi gli orecchini ornano e abbelliscono anche altre parti io penso che siano sempre i lobi a giocare la parte più rilevante per la carica sensuale che li caratterizza.
4) Noi che per una questione generazionale siamo stati testimoni del cambiamento abbastanza repentino di mentalità circa la tradizione del forare le orecchie cioè che abbiamo vissuto la transizione da pratica considerata arcaica e deprecata ad irresistibile fenomeno di moda (prima per le donne poi sdoganato anche al maschile — prima fra le ragazze e donne alla moda poi di nuovo tradizione che si tramanda dalle mamme alle loro bambine) siamo fortunati perchè abbiamo goduto di un affaccio privilegiato sulle affascinanti contraddizioni di questa usanza che ha non a caso avuto il potere di attrarre e respingere allo stesso tempo alcune persone (lo spiega bene la testimonianza della signora Maria Serafina e parecchie altre nei commenti) e il cui successo e capillare diffusione sono poco spiegabili secondo le logiche razionali della società attuale proprio perchè sfuggono ai criteri di mera razionalità e ci raccontano altro. Trovo tutto questo molto bello e sono molto felice di aver potuto condividere in questo “luogo” accogliente i miei pensieri che spero un giorno di riuscire condividere anche in famiglia con moglie e figlia.
Grazie Marni per l’ospitalità. Un caro saluto a voi Marni e Fabiano e a chiunque avrà la pazienza di leggere queste riflessioni.
Sergio
Buongiorno Sergio, che dire? Sono sempre meravigliata e grata di fronte al vostro interesse e alle vostre riflessioni. Credo che sia un piccolo miracolo quello che ha portato creare uno spazio specifico di interesse e di coinvolgimento così profondo intorno ad un argomento che sì, per me era interessante (ma ce ne sono altri che trovo interessanti), ma che non immaginavo mai potesse avere un’eco così ampia. Per cui grazie per queste ulteriori riflessioni e precisazioni che mi hanno anche ricordato il lavoro ancora da fare sull’articolo di Fabiano 🙂 E sono molto felice che lo spazio sulla Guida Sogni abbia questa connotazione di “accoglienza ” di sufficiente intimità e riservatezza da permettere di esprimersi anche nei pensieri,desideri,bisogni più nascosti. Credo che ogni aspetto di noi nascosto ( anche quelli che più manteniamo sotto controllo) abbia un suo “tesoro” che può essere integrato nella nostra vita. SArà così anche per te caro Sergio, vedrai che gradualmente quello che è stato occultato fiorirà in qualche contesto della tua vita. Molto interessante tutto quello che dici a proposito di FB e dei social.Un carissimo saluto marni
Caro Sergio,
grazie mille anche di questa risposta. nel mio scorso commento non mi sono dilungato molto a commentare i tuoi messaggi precedenti, perché pensavo che lo avrei fatto in seguito in commenti a parte… ma alla fine non l’ho più fatto XD
In generale, devo dire che molte delle esperienze da te descritte le condivido al 100%.
Una cosa in cui non mi riconosco, come già dicevo in qualcuno dei primi messaggi a Marni, è l’attrazione erotica degli orecchini. Intendiamoci, non che non ne riconosca la simbologia, abbastanza evidente, ma semplicemente non la sento mia. Al contrario, io credo di aver sempre associato questi gioielli all’infanzia e alla purezza; né è dimostrazione il fatto che li trovo più belli in tenera età che su un adulto. Credo che il fatto sia dovuto al fatto che è quella la fase in cui io ho provato la prima fascinazione per l’argomento. E credo che sia proprio per questa mia associazione che nel post originale da cui è tratto l’articolo avevo risposto in modo credo abbastanza brusco e infastidito quando Marni aveva associato il mio interesse alla carica erotica dell’orecchino. Riflettendoci a posteriore, credo di aver provato una sensazione come se una cosa che io consideravo un simbolo di purezza venisse “violata” con immagini che erano per me quanto di più lontano.
Per quanto riguarda la mia “confessione” su Facebook, a dirla tutta, anch’io ci sono andato abbastanza con i piedi di piombo, nel senso che i post erano strettamente visibili solo agli amici; e di lì a poco li ho anche resi privati. Alla fin fine, non sarò un personaggio pubblico, ma magari può capitare che qualcuno faccia una ricerca su di me (come su chiunque altro) quindi non mi piace lasciare pubblici messaggi che a qualcuno potrebbero sembrare sconvenienti. (e in questo, il fatto che il mio non sia uno dei nomi più comuni non aiuta :-P)
Buongiorno Fabiano rispetto alla riservatezza vuoi che modifichi il tuo nome nell’articolo, scegliendone un altro? Perchè la ricerca può essere fatta anche sul web e non avevo valutato che il nome è insolito. Dimmi tu cosa desideri che faccia. un caro saluto Marni
Buongiorno Marni,
Ti ringrazio molto della disponibilità, ma credo che vada bene così. In fondo, non ci saranno tanti Fabiano quanti Marco o Andrea (per fare due nomi a caso), ma non siamo neanche due o tre 😛
Se qualcuno mi riconosce da questi messaggi, vuol dire che probabilmente mi conosce abbastanza bene da aver condiviso almeno un po’ della sua vita con me, quindi forse voglio accettare il rischio di renderlo partecipe anche di questa parte. In fondo, non credo di aver fatto niente di criminale 😉
Assolutamente caro Fabiano, anzi hai contribuito ad ampliare un argomento che io trovo “bello” anche quando provoca turbamento o malessere, perchè affonda le sue radici nella nostra umanità e perchè spesso il sogno ne è portavoce. In ogni caso, come ho già detto ad altre persone preoccupate per la loro privacy, i vostri indirizzi email li vedo solo io e i vostri messaggi sono in compagnia di ben altri 32.747 commenti che crescono giorno dopo giorno. Un caro saluto marni
Buon giorno cara Marni e caro Fabiano grazie a te per questo ultimo commento ancora molto interessante.
Ovviamente per me il lato erotico e sensuale della faccenda esiste ed è anche parecchio evidente ma le mie esperienze “sul campo” con i buchi che quando ero più giovane ho voluto sperimentare su di me vertevano unicamente sull’aspetto dell’esperienza cioè sul “cosa si prova” nel sottoporsi a quelle pratiche così affascinanti dal mio punto di vista. Sentivo cioè il desiderio fisico di capire cosa si sente per cercare di comprendere l’oggetto della mia fascinazione passando per un attimo dall’altro lato della barricata e per condividere (anche se in segreto) il “costo” di tanta bellezza. Questo penso sia un aspetto che ci accomuna anche se nel mio caso non si è trattato di una condivisione totale come è stato per te ma semplicemente di una necessità di condividere la sola esperienza della foratura con l’universo femminile che tanto mi affascinava e mi affascina. Cioè non riuscivo a limitarmi ad ammirare “gratis” e sono contento di essere andato a fondo. Ho scoperto così che il “costo” della bellezza non è così salato come lo avevo immaginato perchè il dolore dell’atto c’è ma non solo è sopportabile ma è anche bello perchè regala la soddisfazione di una conquista che consiste anche nell’esplorazione fisica e “carnale” della parte del corpo che si va ad ornare e abbellire. Mi ricordo bene che ogni volta la sensazione di “averlo fatto realmente” era una sensazione quasi ubriacante e bellissima. Ciò che io invidio alle donne non è il poter indossare orecchini belli (sono appagato dall’ammirarli indossati da loro e non li ho mai desiderati per me) ma il poter vivere la ritualità della foratura in modo pieno aperto e pubblico potendo condividere l’emozione dell’evento. Messe in fretta alle spalle tutte le remore che marginalizzavano la foratura fino ancora agli anni ’70 per le donne il momento di farsi mettere i primi orecchini non è solo tollerato o accettato dalla società ma proprio auspicato (le mamme e anche le nonne si emozionano quando le bambine chiedono di poter avere i buchi) ed io trovo incredibile e bellissima la normalizzazione di un evento così irrazionale e straordinario.
Secondo me poi che l’idea del dolore che aleggia attorno a questa pratica non solo fa parte del gioco ma contribuisce all’adrenalina che rende l’atto emozionante specialmente nell’anticipazione dell’evento. Poi dopo infonde quel senso di “conquista” che ne fa un evento memorabile e di “crescita” indipendentemente dall’età che si ha. Il dolore è presente non importa se poco o tanto ed io immagino che questa presenza renda ancora più apprezzabile la bellezza del risultato finale in chi ha accettato di sottoporsi. Ma questa è solo una mia immaginazione basata sull’esperienza diretta e soprattutto sull’osservazione delle donne a me vicine. Non ho mai avuto però il coraggio di confrontarmi esplicitamente con loro su questo tema e cercarne il riscontro.
Fabiano: ti ringrazio moltissimo per le tue considerazioni sull’infanzia e sulla tenerezza degli orecchini in quell’età. La tua interpretazione va a completare un argomento già affrontato con Jacqueline nell’articolo sul sogno di Beppe e mi rincuora molto proprio perchè io ho sempre trovato faticoso conciliare le implicazioni simboliche di erotismo del lobo forato con la bellezza e la dolcezza dell’immagine di una bambina con i suoi piccoli orecchini nei lobi. Sono il papà di una ragazza a cui sono stati messi gli orecchini per suo desiderio quando non aveva ancora neanche compiuto 5 anni e non solo mi ricordo quel gesto come un momento di gioia suo (mia figlia ha conservato un ricordo vivissimo e bello di quel giorno) e di tutta la nostra famiglia ma anch’io ricordo tutta la sua tenerezza con quei piccoli orecchini d’oro che ha indossato per gran parte dell’infanzia ed in generale anche a me piacciono molto gli orecchini in tenera età ma anch’io non ci vedo niente di erotico in questo caso nonostante il simbolismo della penetrazione. Perciò mi piace molto la tua associazione con la purezza dell’infanzia perchè è consonante anche con i miei sentimenti ed è bello trovare questo senso di condivisione parlandone finalmente in modo esplicito.
Come ho già detto non vedo nulla di brutto o di sbagliato negli orecchini declinati al maschile anche se a me piace ammirarli sulle donne. Mi piacciono però ad ogni età. perciò sono stato contento anche quando mia moglie ha portato nostra figlia bambina a fare i buchi e anche quando mia moglie si è fatta aggiungere altri fori ai lobi con l’ultimo paio fatto solo pochi anni fa. Però devo dire che mi ha fatto gran piacere (tenuto in parte segreto) pure quando mia madre si è fatta fare i buchi all’età di 73 anni dopo aver visto la nipotina adorata coi buchi. Ho trovato bellissimo quel lampo di vitalità giovanile in una donna della sua età e penso che ciò che ha fatto sia stato molto più bello di quanto le ho saputo dire. Poi trovo che un paio di orecchini discreti come quelli a perno regalano un aspetto piacevolmente curato e rifinito anche nella terza età.
Grazie ancora e un caro saluto a voi.
Sergio
Caro Sergio,
ancora una volta mi trovo d’accordo con te per quanto riguarda il desiderio di conoscere le sensazioni e le emozioni del momento della foratura. Senza dubbio è stato proprio quello a spingere anche me a fare il passo, dopo lunghi anni di tentennamenti. Ma la mia curiosità non si limitava solo all’atto, ma anche all’effetto: volevo sapere cosa si provasse ad avere le orecchie forate (definitivamente, non solo temporaneamente) e quali sensazioni dessero gli orecchini infilati in quei fori. Inizialmente ammetto che ero rimasto un po’ deluso dalla risposta, perché come sempre accade per le cose a lungo bramate senza poterle ottenere, quando poi le ottieni, ti accorgi di esserti fatto grandi aspettative che non corrispondono, o corrispondono solo in minima parte, alla realtà. Cominciando però a sperimentare su varie fogge di orecchini ho scoperto come ognuno di essi dia sensazioni leggermente diverse. Si tratta di cose molto delicate, alle quali bisogna far caso, e alle quali, ahimè, l’orecchio si abitua in fretta, perdendo dunque di effetto, però a me emozionano sempre un po’, perché mi ricordano del piccolo privilegio che ho avuto nel poterle provare e condividere con molte donne di tutto il mondo.
Inoltre, a me i fori nei lobi sono sempre piaciuti esteticamente; non per niente mi ostino a chiamarli con questo nome “cacetini”, che a mio parere dà loro la dignità di qualcosa più di un semplice foro; più di qualcosa fatto semplicemente in funzione degli orecchini. Un cacetino ben curato, non sformato o dilatato a dismisura, a mio parere completa perfettamente la linea dell’orecchio. Ecco anche perché ho sempre preferito l’orecchino singolo e a entrambi i lobi.
Buon giorno e ben ritrovati cara Marni e caro Fabiano.
Mi scuso prima di tutto sapendo già che andrò lungo. Infatti ritorno con delle belle novità personali e di famiglia essendo stato finalmente in grado di aprirmi su questo argomento prima con mia moglie col pretesto del piercing che a giorni regaleremo per questo Natale a nostra figlia e poi coinvolgendo nel discorso anche la figlia stessa. Sono felice e orgoglioso di potervi dire che tutto è avvenuto in modo estremamente naturale e piacevole al punto che ho finito per domandarmi perchè tante remore da parte mia e perchè nella mia testa lo avevo fatto diventare un argomento tabù insormontabile.
Riuscire a dialogare su orecchini e buchi nelle orecchie o altri piercing con le due donne di famiglia mi ha regalato una sensazione di libertà e di leggerezza che è difficile da descrivere e che secondo me si riesce ad immaginare solo chi si trova o si è trovato nella mia stessa situazione. In più è bello farsi raccontare la cosa dal lato femminile perchè scopri che farsi fare i buchi ai lobi per una donna è sicuramente un momento importante e memorabile nella sua bellissima ritualità ma ha un fascino abbastanza diverso da quello che esercita su noi uomini. Per le donne è un gesto che sa di cura di se’ ma più ancora sa di crescita e di evoluzione a cui però si avvicinano con una naturalezza disarmante che a mio parere rende il tutto persino più affascinante. Ogni foro o coppia di fori ha una sua storia peculiare e che sia un uomo ad interessarsi a questi dettagli così connaturati alla sfera della femminilità desta un certo piacevole stupore. Bello quindi essere riuscito a far cadere il velo che nascondeva un mio segreto profondo ed essere riuscito a condividerlo fra le mura domestiche ma non sarebbe mai stato possibile se non lo avessi provato a fare prima qui con voi rendendomi conto che si poteva realmente fare. Perciò vi ringrazio ancora con tutto il cuore.
Poi c’è anche una risposta che vorrei dare a Fabiano da tempo perchè pure io anche se non gli ho mai dato un nome come “cacetini” condivido e sottoscrivo tutto quanto segue: “a me i fori nei lobi sono sempre piaciuti esteticamente; non per niente mi ostino a chiamarli con questo nome “cacetini”, che a mio parere dà loro la dignità di qualcosa più di un semplice foro; più di qualcosa fatto semplicemente in funzione degli orecchini. Un cacetino ben curato, non sformato o dilatato a dismisura, a mio parere completa perfettamente la linea dell’orecchio”. Infatti anche a me piace esteticamente non solo un orecchino ben scelto ma anche il foro in se’ e sono anche io altrettanto convinto che un lobo ben bucato diventa più interessante anche senza orecchini. Anche a me piace la simmetria cioè trovo eleganti i fori uguali su entrambi i lobi (tendenzialmente ma non tassativamente però) ma con la differenza che a mio parere il numero ideale di fori dipende soprattutto dalla forma del lobo cioè un lobo più arrotondato è perfetto con un foro solo praticato nel suo centro mentre su un lobo più allungato come quelli di mia moglie possono essere esteticamente gradevoli più buchi sia con orecchini che senza. Mia moglie ha 3 bellissimi fori su ciascun lobo che per farvi capire assomiglia abbastanza a quello di questa immagine https://www.guidasogni.it/wp-content/uploads/2023/10/sognare-altro-buco-allorecchio.jpg e secondo me è perfetto perchè sono allineati benissimo e assecondano divinamente la linea del suo orecchio. Mia moglie sapeva che a me piacevano esteticamente ma scoprire cosa significano per me è stata una cosa sorprendente ma bella perchè adesso abbiamo aggiunto un punto di intesa intima fra noi.
Per finire ci tengo ancora a dire che ho avuto il piacere di condividere con moglie e figlia anche il tesoro di articoli e commenti di questo sito sul tema degli orecchini a cominciare da questo. Sia mia moglie che mia figlia sono rimaste conquistate dalla tradizione del Kashmir dei fori praticati nella conca delle orecchie di cui non conoscevano l’origine anche se entrambe avevano già notato che sta prendendo piede anche da noi anzi mia figlia conosce personalmente alcune ragazze che se lo sono fatto fare ma ad un solo orecchio. Anche da loro incoraggiamento unanime a Roberta Bramati per farselo sia per il significato che ha per lei sia perchè è davvero chic.
Grazie ancora ed ancora un caro saluto da me e dalle donne di famiglia.
Sergio
Buongiorno Sergio, che bella sorpresa che ci hai fatto e che bella cosa esser riuscito finalmente a parlare d con le tue donne! Capisco perfettamente il senso di leggerezza che provi adesso e so per le altre esperienze raccontate che questo episodio favorisce l’intimità nella coppia. Sei stato coraggioso nell’aprirti su un tema così delicato ma ne sarai ripagato vedrai che anche tua figlia ti apprezzerà ancora di più. I tre buchi nei lobi di tua moglie e sono molto belli e mi invogliano a seguire il suo esempio. Ma per me sarà la fine-inizio di un ciclo di vita e di studi, quindi devo attendere ancora un poco. Ma mi sento sempre più incoraggiata dalle vostre testimonianze.:-) Un caro saluto a te e alle tue donne e un saluto a tutti quelli che ci leggono e sono interessati a questo tema. Spero presto che possa raggiungerci anche il nostro caro professor Lorenzo. Marni
Buon giorno cara Marni e grazie per avere condiviso con noi lettori un prezioso dettaglio della tua vita personale. Il progetto di bucarti i lobi per suggellare e ritualizzare la “fine-inizio” di un nuovo ciclo di vita e di studi a me sembra una splendida idea che va a conferma di ciò che avevo scritto nel commento precedente: ogni foro (o coppia di fori) è legato ad una storia peculiare che merita di essere ricordata e a volte raccontata come ho scoperto leggendo le memorie di tuoi lettori e lettrici nei commenti e come ho constatato anche in famiglia dialogando con moglie e figlia.
Credo che andare a farti bucare le orecchie possa significare per te anche una sorta di tributo alla grande risonanza che ha avuto questo tema da quando lo hai lanciato sul tuo sito. Bellissimo.
Mi ricordo di aver letto nei commenti che tu hai ricevuto il primo paio di fori che eri ancora neonata ma hai già aggiunto altri buchi successivamente o questa sarà la prima volta? Mia moglie è lusingata per i tuoi complimenti e la tua voglia di seguirne le orme.
Un’altra cosa che ho letto e che ci accomuna è che anche tu come mia moglie hai (giustamente) acconsentito a far bucare i lobi a tua figlia quando era ancora molto piccola ma già ben determinata. Ti dico che nostra figlia ha ancora un ricordo vivissimo e persino commovente di quel giorno che per lei è stato di grande gioia e gloria nonostante qualche lacrimuccia versata al momento della foratura che per una bimbetta può risultare doloroso ma questo mette ancora più in evidenza il coraggio e la volontà delle nostre piccine in questo loro primo gesto di civetteria femminile. Straordinarie davvero.
Come vedi ho avuto il piacere di affrontare il discorso anche con mia figlia e come dici tu ho constatato che raccontarle dei miei esperimenti giovanili per la curiosità verso i fori alle orecchie ha acceso fra noi un nuovo inaspettato livello di complicità che fra un papà e sua figlia è molto bello.
Mi unisco all’auspicio di poter presto ritrovare qui con noi anche il prof. Renzo persona amabile e sensibile che è sempre un piacere leggere e a cui faccio sinceri auguri.
Un carissimo saluto e grazie.
Sergio
Buongiorno Sergio, ti ringrazio per il suggerimento di considerare il mio nuovo buco ai lobi anche come tributo a questo tema. Non ci avevo pensato, ma mi sembra un’ottima idea. Sarà così, quando sarà e di certo ne parlerò anche qui sulla Guida perchè è il vostro affetto e il vostro sostegno ad ispirarmi. Rispondo alla tua domanda sui miei fori: come giustamente hai detto due mi sono stati fatti da neonata, il terzo al lobo sinistro l’ho fatto poco dopo i fori alle orecchie della mia bimba che aveva tra i 3 e 4 anni. Molto piccola quindi, ma sì, molto determinata (e lo è ancora :-). Non ci siamo mai pentite e ancora oggi per tutte e due gli orecchini sono il gioiello per eccellenza. Mia figlia molto più sobria di me nel mantenere sempre gli stessi, mentre io amo cambiare e la scelta mattutina di quali indossare è ancora un momento che mi dà grande gioia. E’ molto bello quello che dici della complicità che questo tema ha acceso fra te e tua figlia. Parlare ed aprirsi dando voce alle nostre emozioni è una fonte di “salute” in tutti i sensi. Grazie anche per avere fatto conoscere la Guida Sogni a tua moglie e tua figlia, che saluto con simpatia. un caro saluto e buona fine settimana Marni
Buona sera Marni,
grazie mille dell’articolo, come sempre scritto con maestria. Visto che so già che il mio sarà un commento fiume, comincio col ringraziare Sergio e tutte le altre persone che hanno commentato qui sotto e mi unisco ai messaggi di incoraggiamento per il professor Renzo, di cui ricordo di aver letto con interesse i messaggi nell’altro articolo. CUT (vedi articolo sopra)
Buongiorno Fabiano, credo che tu abbia ragione: questo tuo nuovo commento merita di essere riportato nell’articolo. CUT ( vedi sopra)
Buona sera Marni, grazie mille anche di questa risposta. Per quanto riguarda la ragazza, credo anch’io che non abbia risposto perché si sentiva troppo coinvolta in qualcosa che forse per lei sembrava assumere dimensioni non volute. Quello che voglio dire è che, anche se sinceramente non credo di essere mai stato innamorato di lei o altro, forse, letto da lei, quel racconto avrebbe potuto suggerirlo e ahimè ho imparato a mie spese che spesso voi donne, piuttosto che dire “no, guarda, non mi interessi”, fate semplicemente che tagliare i ponti… e mi sa che questo è stato un caso di questo tipo…
Per quanto riguarda la passione ridimensionata, personalmente sono felice così. Era un risultato che inseguivo da molto tempo. E comunque, per quanto ridimensionata, non è certo sparita del tutto 😉
Buon giorno Dott.ssa Marni.
Ho letto tutti gli articoli indicati su questo tema “caldo” e per adesso solo qualche commento dei lettori ma è il racconto dell’esperienza di Fabiano che è stata una rivelazione per me perchè ha un dettaglio importante che ritrovo nella mia stessa esperienza.
Quella che racconto adesso è un’esperienza segreta mai confessata a nessuno prima ed al momento non l’ho mai detto neanche a mia moglie.
La racconto perchè credo di aver finalmente trovato chi mi potrà capire senza giudicarmi male. Anch’io da adolescente ho provato l’ebbrezza di bucarmi il lobo dell’orecchio di nascosto davanti allo specchio nel bagno di casa. Ho usato la parola ebbrezza ma è stata una sensazione indescrivibile che ho sentito nel momento stesso in cui mi sono determinato a compiere realmente questa azione su di me con un ago da cucito disinfettato con l’alcol. Il mio cuore ha accelerato i battiti come in un orgasmo. Questo io l’ho fatto senza nemmeno avere sotto mano un orecchino da infilare nel lobo perchè ciò che mi interessava sentire era esattamente ciò che si prova quando ti bucano l’orecchio.
Quello che mi differenzia da Fabiano è che io non ho mai avuto il desiderio di mettermi l’orecchino o di indossare orecchini ma esattamente come Fabiano provavo invidia per le ragazze della mia età che andavano a farsi bucare i lobi perchè mi intrigava quell’esperienza rituale così particolare che le entusiasmava pur essendo chiaramente dolorosa.
Mi intrigava tantissimo anche quando si facevano fare i buchi le donne coetanee di mia madre infatti un primo sogno preadolescenziale ma realmente erotico che io ricordo è stato quando ho sognato mia madre vestita tutta elegante che ai lobi aveva un paio di perle infilate e non quelle sue solite a clip pizzicate sul bordo dei lobi che si metteva realmente. Nel sogno mi lasciava a bocca aperta ed io con emozione e un filo di voce le dicevo “mamma ma come hai fatto a metterti questi orecchini che tu non hai i buchi?” e lei mi sorrideva come compiaciuta dalla domanda peccato che mi sono svegliato col cuore in gola proprio quando lei stava per rispondermi.
Sono più vecchio di Fabiano e sto parlando della metà degli anni ’70. Il mio sogno non so bene come e perchè è stato premonitore di una tendenza della moda che sarebbe arrivata a breve ma io non potevo ancora saperlo. Fra la fine dei ’70 e il principio degli anni ’80 la moda di forarsi i lobi è letteralmente esplosa fra le donne mentre per gli uomini è stata sdoganata successivamente ma a me non interessava. Come Fabiano ho avuto la fascinazione per la pratica di fare i buchi nei lobi osservando le bambine a scuola. Solo pochissime di loro ai tempi avevano i lobi forati e si trattava di figlie di immigrati venuti su a Milano a cercare lavoro che continuavano a bucare le orecchie alle loro figlie da neonate come era la tradizione giù al paese. Erano queste bambine con dei piccoli orecchini infilati nei lobi che accendevano le mie fantasie segrete.
Nella mia famiglia non esisteva questa pratica. Ho scoperto più avanti che però le mie nonne avevano i lobi forati ma quasi se ne vergognavano e indossavano solo gli orecchini a clip. Mia madre invece è quasi la fotocopia dell’avvocato Maria Serafina anche lei una professionista stimata che indossava orecchini rigorosamente a clip che da giovane non si era fatta fare i buchi perchè non si usava e che alla fine degli anni ’70 aveva già superato i quarant’anni quando è stata tentata dal seguire la nuova moda e farsi bucare i lobi. Lo so perchè ascoltavo con segreta attenzione i discorsi fra lei e mio padre quando affrontavano questo argomento che di solito succedeva quando un’amica o conoscente di mia mamma si faceva fare i buchi. Ma la prima volta è stata nel 1978 (qui sono sicurissimo della data per via di un avvenimento concomitante) quando mia madre guardando la TV ha notato dai primi piani della cantante Milva durante un’intervista. Aveva notato che Milva si era fatta bucare le orecchie e indossava un bellissimo diamante nel centro dei lobi. Mi ricordo che commentava con mio padre quanto era elegante Milva e che belli erano questi suoi orecchini. Anche mio padre confermava e annuiva insomma c’era unanime consenso fra loro sulla bellezza ed eleganza di avere i lobi forati per una donna e questa era senz’altro una novità.
Può immaginarsi la mia sorpresa ad ascoltare per la prima volta quei discorsi dai miei genitori in modo completamente inaspettato per me che ero sensibile all’argomento. Ma più che sorpresa era veramente emozione di pensare che da li a poco anche mia madre avrebbe potuto andare a farsi fare i buchi come Milva e mi figuravo la cosa nella mia testa con un certo turbamento anche se era uno scenario eccitante. Invece esattamente come l’avv. Maria Serafina anche mia madre ha titubato chissà per quale sua recondita paura del cambiamento e si è poi fatta bucare i lobi solamente a 73 anni dopo che mia moglie ha portato nostra figlia a fare i buchi. Mia madre vedendo la nipotina adorata con gli orecchini ha avuto l’impulso di voler fare la stessa cosa credo per condividere quell’esperienza che non aveva mai avuto il coraggio di compiere e si è fatta accompagnare in gioielleria da mio padre per farsi fare i buchi anche lei cosa che le ha dato entusiasmo e ha fatto molto piacere anche a me.
Invece io appartengo esattamente a quella generazione in cui le ragazze hanno riscoperto il gusto di indossare gli orecchini col buco. Le mie coetanee si facevano forare i lobi da adolescenti e non era una cosa che si faceva già da bambine come adesso. Negli anni ’80 hanno incominciato a farsi fare più buchi tutti in fila sul lobo uno dietro l’altro ma sempre solo sul lobo perchè la moda di forare anche la cartilagine e di fare buchi sparsi per l’intero padiglione e il trago come si vede comunemente oggi è arrivata molto dopo.
Mi ricordo di amiche che raccontavano di discussioni con le loro madri che erano fieramente contrarie a che le figlie si facessero bucare le orecchie. Io invece sapevo che se fossi stato una ragazza mia madre non avrebbe avuto niente in contrario e mi avrebbe lasciato forare i lobi volentieri. Però non ero una ragazza e perciò come anche Fabiano mi era precluso quello che stava diventando un rito di passaggio del femminile che coinvolgeva emotivamente tante mie coetanee che si sottoponevano e questo mi affascinava terribilmente.
Ecco perchè come ho detto all’inizio un bel giorno mi sono bucato il lobo dell’orecchio sinistro di nascosto in bagno con un ago da cucito e dell’alcol per disinfettare tutto. Mi ricordo la sorpresa nel conficcare l’ago attraverso la ciccia del lobo e scoprire che è composto da strati di consistenza diversa. L’ago faceva uno scricchiolio udibile man mano che si infilava trapassando gli strati e l’ultimo è stato il più difficile da trapassare ed ho dovuto spingere molto e con decisione. Mi ero inventato la tecnica di foratura senza sapere che avrei dovuto aiutarmi con un tappo di sughero o un pezzo di patata per riuscire a fare forza meglio e poi per non lasciare un segno evidente avevo forato il lobo dal retro in avanti. E’ stato bello perchè vedevo la punta dell’ago che spuntava ma l’ultimo strato di tessuto del lobo sembrava non volerne sapere di cedere ma poi con forza ce l’ho fatta.
Mi ricordo l’emozione di osservare il mio lobo allo specchio con l’ago conficcato che spuntava sul davanti e lo stupore di averlo davvero trafitto. L’ho tenuto così per alcuni minuti stupito che non sanguinava neanche. Avevo sentito il dolore ma non mi aveva fatto male anzi era stato quasi piacevole. Forse questo perchè ero molto emozionato e forse è il motivo per cui anche le donne che si sottopongono alla foratura con ansia e emozione pur ricordandone il dolore generalmente poi ne parlavano come di una bella avventura. Avevo insomma avuto la prova che farsi bucare le orecchie anche se un pochino di male lo fa è un’esperienza non realmente dolorosa e per nulla sgradevole se lo affronti col piacere di farlo. La conquista di questa consapevolezza mi ha reso felice quando ho sfilato l’ago e disinfettato ancora e tutto si è velocemente rimarginato senza lasciare alcun segno fisico visibile ma lasciandomi tracce profonde nell’anima.
Capivo finalmente che le ragazze avevano piacere di sottoporsi a quel rituale che non era per niente una forma di masochismo e non poteva essere sgradevole perchè loro sapevano di fare qualcosa di bello per sè stesse e non c’è dubbio che gli orecchini abbelliscono magicamente il viso femminile. E se non era stato sgradevole per me che avevo bucato il mio orecchio con una tecnica rudimentale lenta e traumatica di certo non lo era per loro che se lo facevano fare in modo molto più professionale e veloce con la pistola apposita. Ma restava l’invidia (benevola) per loro che potevano sentirsi vere protagoniste di questo rito e poi parlarne con la gioia di far notare agli altri cosa avevano fatto raccontando l’emozione di quel rituale che ti segna fuori e dentro.
Dopo quella prima esperienza di foratura ne ho fatte altre negli anni seguenti. Sempre con un ago mi sono bucato la cartilagine del bordo dell’orecchio quando ho visto all’università delle ragazze che lo avevano fatto. Le sensazioni erano le stesse di quando mi ero bucato il lobo ma far passare l’ago anche attraverso lo strato di cartilagine risultava leggermente più doloroso e ancora più duro nonostante fossi già preparato a spingere con forza.
Poi mi sono forato la conca interna del padiglione auricolare dopo aver visto in TV un documentario sulle donne del Kashmir che se lo fanno fare prima del matrimonio e che mi aveva impressionato. Dolore più intenso certamente ma emozionante e sempre tutt’altro che sgradevole. Per me e’ stato come completare le emozioni provare nella visione del documentario con la sensazione concreta che mi ha dato un senso di fierezza. Curiosamente forarsi quella parte del padiglione molto tempo dopo è diventato di moda e oggi lo chiamano “conch”. Vedo sempre più donne che hanno un piercing in quel punto dell’orecchio che secondo me è un dettaglio molto carino e con una certa eleganza subdola che mi affascina.
Infine ho chiuso le mie esperienze forandomi il naso quando stava ancora timidamente diventando di moda negli anni ’90. Quella volta non ho usato l’ago ma un orecchino vero che però da lobo e non specifico per il naso. Avevo comperato un paio di punti luce carini a perno-farfallina in un negozio di bigiotteria raccontando che era un regalo per mia sorella. Non ho sorelle però quella sorella immaginaria la pensavo come un mio alter ego. Con una lima da ferro ho appuntito il perno di uno dei due orecchini rendendolo affilato e adatto a forare come gli orecchini che vengono sparati con la pistola. Poi sempre disinfettando bene con alcol me lo sono conficcato nel punto giusto al lato della narice destra. Questo buco è stato nettamente il più doloroso da effettuare e mi ha fatto dubitare di essere in grado di andare fino in fondo ma ho stretto i denti e ce l’ho fatta con grande soddisfazione. Questa volta ho chiuso la farfallina dell’orecchino all’interno della narice e ho tenuto l’orecchino indossato nel naso per mezzo pomeriggio. Era bellissimo anche se di certo non adatto a me però quello era un segreto che mi ha fatto stare bene. Tolto l’orecchino si è rimarginato velocemente senza lasciare segni e nessuno ha mai neanche sospettato. Anni dopo ho scoperto che la tecnica che avevo usato per forarmi il naso era stata usata anche dai gioiellieri che facevano i buchi ai lobi quando non c’erano ancora le pistole e l’ho sentito raccontare da una signora conoscente di mia madre a cui erano stati fatti così quando era ragazza.
Anche se ho esplorato con emozione diversi tipi di piercing all’orecchio e quello al naso la mia opinione è che niente ha lo stesso fascino dei lobi femminili forati ma questo perchè il lobo è bellissimo speciale e sensuale per la sua posizione strategica nel viso ed è anche un punto erogeno da accarezzare nei rapporti intimi. Gli orecchini infilati al lobo aggiungono quid di fantasia e sensualità nelle tenerezze.
Mia moglie ha tre paia di fori tutti ai lobi essendosi fatta fare l’ultimo paio solo pochi anni fa ed ha un gusto particolare per gli orecchini. Avendo sempre avuto un’attenzione segreta ma speciale per questo accessorio mi piace regalarle degli orecchini e dato che conosco bene i suoi gusti estetici che coincidono con i miei riesco sempre a stupirla regalandole qualcosa che le piace davvero per le delicate composizioni preziose sui suoi lobi.
Anche nostra figlia ha un gusto particolare per gli orecchini ma ai lobi ha solo il paio che mia moglie le aveva fatto fare quando era bambima. Non è ancora maggiorenne ma sta progettando un piercing al labbro inferiore che pensiamo di concederle per Natale. Io sono a mio agio con queste cose proprio perchè in forza dei miei esperimenti segreti giovanili riesco a immedesimarmi e rispecchiarmi in lei ma parlando con altri papà fra amici e colleghi so che non è la stessa cosa per tutti. Se un domani con nostra figlia si parlerà di tatuaggi però credo che mi troverò più in difficoltà e probabilmente anche mia moglie.
Sono stato favorevole anche quando mia moglie le ha fatto bucare i lobi che lei non aveva ancora compiuto 5 anni. Ne ho un ricordo tenero perchè aver messo i primi orecchini è stato un grande momento di gioia orgoglio e conquista per mia figlia che infatti è riuscita a contagiare anche la nonna. Mi ricordo poi quanto era emozionata mia moglie quando mi ha detto che nostra figlia le aveva chiesto di poter avere anche lei i buchi alle orecchie ed era accaduto molto prima di quanto ci si potesse aspettare. Abbiamo deciso che potevamo accontentarla e così mia moglie l’ha portata a farli. Credo che abbiamo fatto bene.
Ho letto che per questo argomento lei chiude un occhio sulla lunghezza dei commenti ma ho paura di avere annoiato raccontando queste cose rimaste fino ad ora segrete che per me invece hanno tanta importanza. La ringrazio per l’attenzione e il tempo che mi ha dedicato leggendo fino qui.
Con stima
Sergio
Buongiorno Sergio, ho letto tutta la tua storia e i tuoi “esperimenti” con grande interesse, oserei dire con fascinazione considerando il tuo coraggio nell’affrontarli. Che dire? Complimenti davvero, sia per questo coraggio che ti ha portato a mettere in pratica ciò che desideravi, che per il tuo racconto che mi ha fatto entrare nella tua vita, non certo con noia, ma con partecipazione, curiosità e piacere. Grazie! Per aver condiviso con noi e per la tua sincerità nell’esporre tutti i particolari. E’ stato come immergersi in un romanzo! E sono sicura che sarà così anche per gli altri lettori! Ed è stato bello anche conoscere di lontano tutte le “tue donne” ed il modo in cui hanno vissuto l’esperienza dei fori ed il piacere di portare gli orecchini.Sono sempre convinta che questo argomento abbia il potere di portare a galla aspetti di noi segreti e nascosti ma che acquisiscono un grande valore una volta che vengono alla luce. Un caro saluto a te e alle tue ragazze 🙂 Marni
Buon giorno Dott.ssa Marni.
Grazie per aver letto il mio lungo commento con partecipazione e per la gentile risposta.
Il saluto alle “mie ragazze” spero di riuscire prima o poi a riferirlo facendo loro leggere la nostra conversazione online e gli articoli su questo tema che ho trovato incredibilmente interessanti. Mi sto gustando a poco a poco la lettura dei commenti e con mia grande sorpresa ne ho trovati diversi specialmente sotto “sognare di bucare le orechie di una ragazza” (il sogno di Beppe) con testimonianze di uomini che come me hanno coltivato in segreto questa attrazione misteriosa verso i lobi forati e gli orecchini delle donne. Qualcuno è poi anche riuscito a confidarsi con le persone care cosa che io dopo tanti anni spero di riuscire a fare ma non è facile “normalizzare” questo segreto anche se mi sto rendendo conto che è meno inconfessabile di quanto credessi prima.
Rispetto ad altre testimonianze maschili che ho letto mi ritengo fortunato ad essere sempre riuscito a parlare di orecchini o a fare i complimenti per gli orecchini ed i nuovi buchi alle donne della mia vita ed anche ad avere il piacere di regalare a loro degli orecchini. Però ho sempre lasciato intuire un interessamento “superficiale” e invece ho sempre tenuto nascosta la profondità della mia fascinazione per l’esperienza del farsi bucare le orecchie che per come la vedo io nobilita la bellezza estetica del gioiello alle orecchie. Questa cosa intima è proprio inconfessabile avendo sempre temuto il giudizio femminile o anche solo l’incomprensione.
Più leggo nei commenti agli articoli e più mi convinco che è vero che questo tema porta a galla “aspetti di noi segreti e nascosti ma che acquisiscono un grande valore una volta che vengono alla luce”. Ma esiste una spiegazione possibile sul perchè questo è un argomento che cattura così intensamente l’attenzione e suscita le fantasie di tanti uomini condannandoli però alla reticenza al segreto e alla vergogna? Di certo questa completa assenza di comunicazione e condivisione ci non aiuta.
Vedo che anche per molte donne l’idea di farsi bucare le orecchie non è per niente una cosa banale ma si può caricate di significati profondi e spesso molto belli ma almeno voi donne avete il vantaggio di poter condividere e parlarne liberamente (oltre a quello di poter vivere l’esperienza dei fori pubblicamente e molto spesso con un bel senso di condivisione rituale.)
Dato che avevo dimenticato di farlo nel commento peredente vorrei dire un grazie e fare i complimenti a Fabiano per il coraggio che ha avuto a raccontare la sua personale esperienza molto bella e particolare.
Un caro saluto sempre con stima e riconoscenza
Sergio
Buonasera Sergio, sarà bello quando riuscirai a confidarti con le donne della tua vita magari attraverso questo spazio! Per alcuni è andata così e la relazione ne ha guadagnato. E noi abbiamo guadagnato nuove lettrici 🙂 Mi fai una domanda difficile: ” esiste una spiegazione possibile sul perchè questo è un argomento che cattura così intensamente l’attenzione e suscita le fantasie di tanti uomini condannandoli però alla reticenza al segreto e alla vergogna?” Possiamo solo fare delle ipotesi, questo non è un territorio in cui avventurarsi con la sicurezza della verità. Io penso che il coinvolgimento del corpo e di una zona erogena molto esposta giochi il suo ruolo. Mi spiego meglio: i lobi sono esposti, siamo abituati a vederli sempre, sappiamo che procurano piacere, ma in genere non ci pensiamo, sono parte dell’immagine sociale accettata, accettabile e visibile a differenza di altre parti es. il seno che invece viene mantenuto coperto e provoca lo stesso tipo di fantasie. Ma quelle su seno, gambe, natiche o altre zone del corpo sono fantasie consapevoli e accettate da tutti. Gli uomini ne parlano fra loro, le donne sanno che effetto fanno. Mentre non è previsto e non appare nemmeno opportuno avere fantasie sui lobi. Diciamo che NON se ne parla e come dici tu la completa assenza di comunicazione e condivisione ci non aiuta. Questo direi che è uno dei fattori principali che ingigantiscono le fantasie degli uomini condannandole però al segreto (che enfatizza ancora di più il valore e la persistenza nella mente). Poi abbiamo l’aspetto simbolico legato alla penetrazione che allude alla penetrazione sessuale e anche al marcare un territorio “integro” e indifeso come appare il lobo tenero, dolce e integro. Questo sembra risvegliare un istinto naturale al possesso. E per finire l’aspetto archetipico che ci porta a ritualizzare ( anche con ferite o scarificazioni) alcune fasi della vita. Non so se ti ho risposto. Sicuramente ci sono altri aspetti che non ho valutato e sicuramente tutto ciò richiederebbe una ricerca e uno studio. Ma io mi fermo qui. Per ora. 🙂 un caro saluto e buona serata marni
Buongiorno Marni, se mi permetti mi inserisco di nuovo a proposito di questa tematica sugli orecchini che seguo sempre con passione.
Da donna che in gioventù ha osato sperimentare sulla propria pelle con tecnica un po’ barbara e avventurosa, in particolare per forarmi il naso, trovo affascinanti le esperienze “al maschile” di Fabiano che avevo già letto come commento e soprattutto di Sergio che si è forato la pinna della narice con la stessa tecnica che avevo usato io da ragazza ma in modo ancora più avventuroso, avendo affilato apposta un orecchino mentre io avevo “riusato” quello già appuntito che mi era stato sparato per farmi il 3° buco al lobo come avevo già raccontato.
Ciò che però mi ha fatto sussultare però è il riferimento ai buchi che le donne del Kashmir si fanno fare nella conca dell’orecchio prima del matrimonio. Da appassionata di viaggi e culture ho trovato stupendo che Sergio si sia voluto bucare quel punto dell’orecchio per sperimentare concretamente la sensazione immaginata vedendo il documentario televisivo. Di quella tradizione del Kashmir di inserire nella conca di entrambe le orecchie delle ragazze che si apprestano al matrimonio un ornamento formato tradizionale da una catena di 6 segmenti chiamato “dejhoor” avevo parlato in un commento che ho ritrovato sotto l’articolo “Sognare cerchi d’oro alle orecchie” che segnalo anche Sergio e mi scuso che allora avevo sbagliato a trascrivere il nome dell’ornamento. Anch’io ho notato sempre più donne con il piercing “conch” nella conca dell’orecchio che di solito viene ornato con un punto luce molto discreto ed penso anch’io che sia un dettaglio affascinante e di una certa eleganza. Potrei anche pensare di farmelo fare prima o poi anche se dopo aver riaperto il foro al naso pensavo che non mi sarei più bucata. Di solito il “conch” lo vedo fatto ad un solo orecchio ma dovessi decidere me lo farei fare ad entrambe le orecchie in onore delle donne del Kashmir anche se io ormai sono fuori età.
Molto interessante anche le tue ultime considerazioni circa il lobo dell’orecchio come zona erogena molto esposta a cui siamo abituati e che non copriamo per pudore ma anzi la foriamo e adorniamo con ornamenti che focalizzano maliziosamente l’attenzione su quel punto. Non ci avevo mai pensato ma in questa ottica gli orecchini assumono una connotazione davvero maliziosa ed è forse per quello che il nostro pudore glissa sull’interpretazione. Ci soffermiamo sul valore estetico e di moda degli orecchini tacendone i risvolti “carnali” ed erotici nonostante siano più evidenti di quanto la nostra cultura e la nostra educazione ci permettano di pensare. Questo vale anche per noi donne e non solo per gli uomini.
Vorrei poi chiedere a te Marni e a tutte le persone che lo hanno apprezzato attraverso i suoi bellissimi commenti su GuidaSogni di indirizzare le vibrazioni più positive o una preghiera per chi è credente al nostro caro prof. “Renzo” che sta lottando nella battaglia più difficile in questo momento affinchè la sua forza abbia la meglio anche questa volta.
Grazie.
CAra Roberta grazie infinite per questo tuo commento e per avere nuovamente portato le tue conoscenze che ampliano l’argomento e lo rendono ancora più affascinante. Confesso che non mi è mai capitato di vedere nessuno con un foro nella conca dell’orecchio, ma l’idea mi affascina! 🙂 Roberta non credo proprio tu sia fuori tempo massimo per tentare quest’esperienza.Non credo ci sia un tempo limite. Credo sia importante il desiderio che ci muove ed un “significato” da attribuire al quel foro. Ma anche solo la curiosità può esserlo. Può dare senso, intendo. O il fascino provato verso un’altra cultura. Chi lo sa! sono riflessioni sparse le mie e quindi invito ad aggiungere le vostre considerazioni e pensieri. Devo dire che mi ha molto colpito quello che hai detto del Prof. Renzo. Sono veramente dispiaciuta. L’ultima volta che l’ho sentito era tornato dall’ospedale e stava meglio. Mi auguro che combatta questa battaglia con tutte le sue forze. Il mio pensiero è con lui. Grazie cara per avermi informata. Un abbraccio marni
Ciao cara Marni e cara Roberta. Vorrei testimoniare i miei pensieri affettuosi per il professor Renzo. Mi rattrista sapere che non sta bene. Il mio abbraccio virtuale va a lui e spero anch’io di leggerlo di nuovo presto da queste parti.
Un saluto anche a Sergio e a Fabiano. Mi e’ piaciuto leggere le vostre esperienze. Seguo sempre questo argomento ormai sono proprio diventata una fan degli orecchini e pensare che li disprezzavo.
Post scriptum per Roberta: fattelo il buco alla conca dell’orecchio. Bello e affascinante. voto anch’io a favore anche se non credo che avrei il coraggio perche’ non si puo’ fare in farmacia con la pistoletta e io con l’ago non me la sentirei. Spero che poi ci racconterai la tua esperienza.
Un caro saluto Sandi 🙂
Buon giorno Dottoressa.
Certo che ha risposto al mio interrogativo e anche ottimamente. Ho trovato molto interessanti gli argomenti proposti.
Sapevo della analogia fra inserimento dell’orecchino e penetrazione e fra perforazione del lobo e deflorazione per averli letti in altre discussioni di Guida Sogni su questo tema e le confesso che se ne fossi stato consapevole quando mia moglie ha fatto fare i buchi a nostra figlia da bambina avrei avuto qualche riserva mentale invece sono stato solo contento sia per come ne era felice la bambina sia per la dolcezza del suo visetto con quei piccoli orecchini. Nell’articolo “Sognare di bucare le orecchie di una ragazza” ho letto cose molto interessanti su questo tema specifico.
Quello che ho trovato veramente interessante però solo le considerazioni sulle fantasie che noi umani facciamo suille zone erogene e il fatto che il lobo è così esposto come parte del viso mi sembra che ci porti a “coprirlo” con la nostra reticenza anzichè con gli indumenti quando invece nei gesti concreti attraverso gli orecchini ne esaltiamo la seduttività e la sensualità. Mi sembra un meccanismo affascinante che ricorda il classico esempio dell’ “elefante nella stanza” che nessuno vuol vedere.
Anche peraltro il labbro inferiore che adesso vorrebbe forarsi mia figlia è una zona erogena con una fortissima carica sensuale che nella nostra cultura si è sempre esaltata attraverso il rossetto o il lucida-labbra e solo recentemente anche attraverso il piercing.
Le confesso anche che oltre al lobo dell’orecchio che nonostante sia comune resta il top per bellezza e fascino c’è un’altra zona erogena femminile che mi da un brivido se penso al piercing e si tratta dei capezzoli inanellati o trafitti dalla classica barretta con le due palline agli estremi. In questo caso si tratta di un piercing intimo che di solito non viene rivelato in pubblico. Ammetto che se mia moglie mi avesse mai rivelato di volerselo fare mi avrebbe fatto girare la testa di emozione ma non è una cosa che mi sentirei mai di suggerirle sia per l’intimità della parte anatomica e quello che significa per una donna sia perchè so che la perforazione del capezzolo è un intervento veramente molto doloroso che si può praticare solo con l’ago.
Non ho mai pensato di provare a forarmi il capezzolo per curiosità dal momento che il capezzolo maschile è molto diverso da quello femminile e non sarebbe la stessa cosa però ammetto che se fossi una donna ne sarei fortemente tentato.
In almeno tre o quattro occasioni ho sognato mia moglie coi capezzoli inanellati e l’ultima volta che è successo aveva infilati attraverso entrambi i suoi capezzoli gli orecchini a cerchietto che le avevo regalato io.
A proposito di ritualizzazione di fasi importanti della vita sono affascinato leggendo i commenti da quante donne scelgono di farsi bucare le orecchie in occasione del loro matrimonio. Mia moglie anche ha fatto qualcosa di simile ma non in vista della cerimonia nuziale. Ha deciso con mia sorpresa di farsi fare il secondo paio di buchi ai lobi in una profumeria di Capri durante il nostro viaggio di nozze. Non avrebbe potuto farmi regalo più bello ed è stato tenero essere a fianco a lei in quel momento anche se non le ho mai confessato fino in fondo quello che provavo a parte coccolarmela e farle i complimenti per come era bella.
Grazie di cuore per questa bellissima conversazione.
Sergio
Buongiorno Sergio, grazie anche a te per lo scambio interessante, proficuo e bello. Concordo con te sul meccanismo affascinante che ci porta coprire con la reticenza piuttosto che con gli abiti i lobi forati una parte del corpo che, per tante persone, è assai seducente, ma che siamo abituati a vedere scoperta ( tranne nelle culture islamiche integraliste). Quanto alla tua fascinazione per i capezzoli forati, i tuoi sogni non fanno altro che riflettere il desiderio, modulato però all’interno della coppia. Trovo molto chiaro questo desiderio di “possesso” nei confronti della donna amata. Un po’ come ribadirne il possesso, ma nello stesso tempo esser posseduto dalle sue grazie. Grazie anche per averci regalato il ricordo del tuo viaggio di nozze ed il “regalo” che ti ha fatto tua moglie con i suoi nuovi fori. Non sarà stato per il matrimonio , ma direi che non mancava l’aspetto rituale di passaggio da una fase all’altra della vita, c’era tutto. Un carissimo saluto marni
Buon giorno Dott.ssa Marni.
Posso darti anch’io “del tu”? Grazie per quest’altra risposta. Molto vero che i fori che mia moglie si è fatta fare durante il nostro viaggio di nozze hanno segnato ritualmente il passaggio da una fase della vita all’altra per lei e anche per me. Mi rendo conto che io nella mia mente la penso con i buchi “in più” da sposata in modo ancora caratterizzante della fede al dito.
Bella la riflessione su “possesso” e desiderio “modulato all’interno della coppia”. Nel nostro caso non darei alla parola “possesso” quel significato tossico che ha nei discorsi correnti perchè la nostra coppia funziona e perchè io credo che una coppia riesca a funzionare bene quando si continua a scegliere giorno per giorno di “possedersi” a vicenda.
Le donne islamiche velate sono un esempio interessante perchè in realtà tutte hanno i lobi delle orecchie forati visto che per tradizione i buchi glieli fanno fin da bambine. Loro però quando arriva l’età in cui la sensualità entra in gioco li coprono effettivamente con un indumento vero per rivelarli ornati da orecchini solo in intimità esattamente come noi facciamo con i capezzoli o altre parti intime ed erogene.
Ringrazio anche Roberta per la consonanza e la simpatia ed anche per le sue note sul “dejhoor”. Ho anche trovato molto interessante l’altro commento in cui ne parlava insieme ad altre tradizioni indiane. Anche se non ne ricordavo il nome il “dejhoor” è esattamente il gioiello nuziale di cui parlava quel documentario TV che tanti anni fa mi aveva impressionato da voler sperimentare concretamente il foro nella conca dell’orecchio.
Sono d’accordo con voi sul piercing “conch” che è un dettaglio molto affascinante anche per una donna occidentale di oggi ed io penso che con un piccolo punto luce il foro nella conca è allo stesso tempo audace ed elegantemente discreto. Per cui anch’io invito Roberta a togliersi la voglia di sperimentare. Quindi ad andare a farselo fare senza riserve perchè è molto bello oltre ad avere un significato per lei.
Sto leggendo i vecchi commenti agli articoli sugli orecchini ed ho trovato molto belli gli interventi del Prof. Renzo. Mi dispiace sapere che sta attraversando un momento difficile e anche il mio pensiero è con lui con l’augurio di leggere presto altri suoi commenti.
Grazie Marni e grazie Roberta. Di cuore.
Sergio
Buongiorno Sergio, assolutamente sì, puoi darmi del tu come faccio abitualmente io con tutti, in questo spazio di incontro che ho creato qui sulla Guida Sogni.Grazie di nuovo per tutte le interessanti considerazioni. In particolare ho apprezzato il tuo “scegliere ogni giorno di possedersi a vicenda”. E’ esattamente quello che è necessario fare per scavalcare le abitudini mortifere e la tendenza a darsi per scontati. Non è semplice, ma diversi vostri racconti mi confermano che “si può”. 🙂 un caro saluto e mi unisco a vostri pensieri per Renzo. Marni