L’archetipo di morte-rinascita celebra il distacco, la fatica e la paura che precedono la novità, l’evoluzione e il cambiamento e si manifesta in tutte le fasi di passaggio della vita o nei momenti di capovolgimento e rottura con le persone, l’ambiente, le abitudini, le tradizioni. E’ l’archetipo più potente la cui forza trascinante emerge nella realtà e nei sogni.
L’archetipo di morte-rinascita è uno schema simbolico legato alla fine e all’inizio, ai momenti di crisi e di passaggio in cui, ad ogni morte simbolica succede una ri-nascita, in un movimento costante che è parte della vita biologica e psichica dell’uomo.
L’archetipo di morte-rinascita è la forza più potente nell’inconscio collettivo, ma anche nel DNA della razza umana e del pianeta terra, perchè è l’impulso che regola l’esistenza seguendo uno scorrere del tempo “circolare” legato all’archetipo femminile e all’emisfero destro.
Legato ad una concezione dell’esistenza ciclica in cui tutto ritorna su se stesso, in cui ogni fase ne origina un’altra, in cui inizio e fine si fondono e si confondono.
L’archetipo di morte-rinascita è un movimento infinito che garantisce il perpetuarsi della vita, una energia dinamica che in natura equivale al concetto di evoluzione e nell’uomo al processo di individuazione.
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Archetipo di morte-rinascita Simbolismo
Il simbolismo dell’archetipo di Morte-rinascita emerge in ogni ciclo mitologico, favola o storia in cui l’eroe affronta terribili prove prima di tornare, trasformato, a riprendere il suo viaggio.
Fin dall’antichità innumerevoli simboli ne segnalano l’influenza:
- la pietra filosofale (culmine e risultato della ricerca alchemica)
- l’uroborus (il fluire dell’inizio e della fine)
- la Fenice (il rinascere dalle proprie ceneri)
- la cerca del Graal (la perdita di Sè come individuo al servizio di uno scopo più alto)
- i sacrifici cruenti (assicurarsi la benevolenza degli Dei)
- i rituali di passaggio individuali e collettivi
- il solstizio, l’equinozio
Funzione dell’archetipo di morte- rinascita
La funzione dell’archetipo di morte-rinascita è il rinnovamento della vita, l’elasticità e il dinamismo che permettono all’uomo (e alla natura) di crescere e maturare, di non irrigidirsi o bloccare il proprio sviluppo.
Questa funzione si presenta nei sogni con il simbolo della morte che segna il momento in cui il sognatore può abbandonare ciò che non è più necessario per progredire nel suo percorso di individuazione. E’ un momento drammatico che consente però un balzo quantico, un movimento energetico che riporta nuova forza ed energia nella vita.
Non c’è morte simbolica che non rechi con sé il dolore e la sconfitta, la fatica, la paura, perchè il polo tenebroso dell’archetipo di morte-rinascita è carico di tormento e di lotte ma, visto nella prospettiva di un salutare “lasciar andare” allo scopo di progredire, diviene meno inquietante e più facile da superare.
Perché la rinascita e il rinnovamento sono appena più in là.
E l’archetipo di morte- rinascita contiene in sé il germe della trasformazione e della rigenerazione: l’individuo non è più lo stesso, perchè l’esperienza della morte lo ha cambiato e perchè il coraggio, la fede o anche solo la forza d’inerzia che lo hanno spinto avanti, sono GIA’ il cambiamento, sono una forza vitale di propulsione che incide profondamente i suoi comportamenti e la sua carne.
Archetipo di morte -rinascita in natura
La morte non distingue fra uomo e uomo, razza e razza, passato e presente.
L’uomo nasce, cresce, invecchia e muore. La morte del corpo fisico è il mistero con cui l’uomo si confronta da sempre, perchè l’unica certezza che ha durante la vita è che un giorno morirà.
Ma a questa certezza si affianca la consapevolezza della nascita di nuovi esseri umani che popolano la terra, in un processo continuo di morte-rinascita presente anche nel regno animale e vegetale.
Processo che viene accettato razionalmente, ma che non risolve il mistero e il timore della SUA fine.
Per questa ragione sono nati i rituali di morte che hanno avuto un’importanza centrale nelle antiche culture (es. cultura funeraria egizia) ma ancora oggi con funerali, cimiteri, celebrazioni religiosi e laiche conservano il ruolo del passato mediando fra la sicurezza e tangibilità della vita sulla terra e le incognite e il mistero della morte.
Ma nella cultura moderna si delegano tutti gli spazi e i tempi di riflessione sulla morte SOLO a tali rituali, mentre si esorcizzano, con la spettacolarizzazione della morte (nei film e nei media), tutte le emozioni e i timori che vi sono legati. Una fuga dalla morte, un’indifferenza del nostro mondo verso la morte che nasconde il rinnego comune per il vuoto, l’oscuro, l’inespresso, l’ignoto.
Anche la scienza, nei suoi lodevoli tentativi di migliorare la salute e prolungare la vita, si trasforma in accanimento terapeutico quando usa tutti i suoi mezzi pur di conservare la vita biologica. Pur di non cedere ad una forza più grande dell’uomo. Nel pensiero collettivo questo equivale al bisogno di salvaguardare la sicurezza, bisogno di credere in una possibilità di controllo che non faccia piombare nella più grande e collettiva vulnerabilità: l’impotenza dell’uomo di fronte alla morte, l’incapacità della scienza di sconfiggere la morte.
Meglio sarebbe accettare la morte come parte del processo vitale dell’uomo e prepararsi alla morte come ad un momento di passaggio fondamentale e indispensabile, allo stesso modo in cui ci si prepara ad altri momenti della vita (es. l’adolescenza, la menopausa). Un momento che si può affrontare “bene”.
Un’educazione in tal senso manca o viene spesso delegata alla religione che sposta l’attenzione su aspetti etici e sovrannaturali che niente hanno a che vedere con la gestione del passaggio vero e proprio.
Ma negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione ed il rispetto dovuto all’archetipo di morte. Ricordo a questo proposito un seminario della Dott.ssa Elena Dragotto: “La mia fine è il mio inizio”, sulla scoperta e conoscenza dell’archetipo di morte-rinascita e riflessione sui temi che ne derivano.
Archetipo di morte -rinascita nella religione
La risposta dell’uomo all’angoscia dell’attesa della fine di sé è la religione e la sua promessa di rinascita dopo la morte fisica.
Rinascita che porta in direzioni obbligate: la vita eterna in Paradiso (beatitudine e armonia, obbedienza, bene) o il castigo eterno (cacciata dal Paradiso, inferno, ribellione, male).
Il concetto di morte-rinascita religioso passa attraverso la morte (repressione) della libido, delle pulsioni istintuali e dei desideri, per rinascere alla fede. Per modellare l’uomo di fede che segue i precetti, che prega e che lotta per il suo Dio.
Archetipo di morte-rinascita nella realtà
Nell’arco della sua vita l’uomo sperimenta una serie infinita di piccole morti: morte delle persone care, morte del passato, morte dei sentimenti e delle passioni, morte di legami e relazioni, morte della stabilità e delle abitudini, morte di parti di sé.
Ogni volta che si verifica un cambiamento e che una fase della sua vita finisce, l’uomo vive in prima persona l’archetipo di morte che si manifesta come paura, ansia, angoscia, caos, dolore, immobilità e paura del futuro.
Una fase a cui sempre succede la novità, il rinnovamento e la rinascita ed il cambiamento anche dentro di sé.
Questo è l’archetipo di morte-rinascita in azione nella realtà individuale e collettiva.
Bisogna ricordare infatti che anche i grandi capovolgimenti storici e politici, le guerre, le stragi, le dittature sempre precedono una nuova era, nuove fasi e l’emergere di nuovi movimenti ed ideali.
L’archetipo di morte -rinascita nella psiche e nei sogni
L’archetipo di morte-rinascita nei sogni dell’uomo moderno indica le fasi di passaggio nella sua vita e viene espresso con immagini di morte (del sognatore o di altri personaggi), con rituali antichi e moderni e oggetti ad essi connessi, con danze e canti, con sensazioni di dolore, di pena o di coraggio e volontà e con altre situazioni più sfumate, ma che contengono in sé il presupposti di fine-inizio.
Altri simboli onirici legati alla morte rinascita sono:
Ogni simbolo onirico in cui si esprime la forza dell’archetipo di morte-rinascita garantisce la continuazione della vita e del viaggio attraverso la vita.
E’ un modo per “rialzarsi dopo una caduta“, per “chiudere una porta ed aprire un portone“, per “rimboccarsi le maniche” come recitano espressioni verbali di uso comune che alludono a questo movimento.
E’ una resurrezione.
“Non resurrezione dei morti, ma resurrezione della morte” invoca James Hillman nel suo saggio sul mondo infero e continua:
“Dai suoi inizi con Freud la psicologia del profondo è stata un “movimento” animato da una missione.
Parte di tale missione è stata la resurrezione dei morti, il richiamare in vita tante cose che erano dimenticate e sepolte dentro ciascuno di noi…
La psicologia del profondo ha anche riportato indietro la morte dal suo esilio nella parapsicologia dello spiritismo, nella teologia escatologica, nel moralismo remunerativo e nelle fantasie scientifiche della casualità biochimica e dell’evoluzione, riportarla nel suo posto centrale dentro la vita psicologica di ciascun individuo”.
(Il sogno e il mondo infero. Adelphi Mi 2003 pag. 88)
Questo significa che SOLO il recupero della morte apre le porte alla vita.
E solo l’archetipo di morte-rinascita, in cui i due momenti fondamentali di nascita e morte sono fusi, ci restituisce il senso della nostra umanità e ci permette di evolvere.
Marzia Mazzavillani Copyright © Vietata la riproduzione del testo
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Prima di lasciarci
Caro lettore ho scritto questo articolo con molto passione perchè sono convinta dell’importanza e del ruolo centrale che ha questo simbolo nella nostra vita. Spero che l’argomento abbia riscosso il tuo interesse e ti ringrazio se puoi ricambiare il mio impegno con una piccola cortesia:
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Cara Marnie, ho scelto questa sezione perché mi sembra che riprenda il tema centrale del sogno fatto stanotte.
Sono intorno ad un tavolo con delle altre persone, che si trova in un ambiente simile ad un giardino. Tra queste persone ci sono delle figure femminili a me sconosciute, una con cui ho lavorato in passato (V.) e un uomo alto e di carnagione scura, che spesso compare nei miei sogni come uomo cattivo e minaccioso. Anche in questo caso infatti, il “despota” (l’uomo cattivo) diventa sempre più dispotico e minaccioso, cominciando ad imporre il suo volere. Appena si ha occasione di riunirsi in un altro giardino adiacente, con V. e un’altra che non so chi sia, dico a V. in inglese che “dobbiamo assolutamente liberarci di lui”. Questa mi risponde facendomi capire che concorda. Nel frattempo il despota è arrivato da dietro e mi ha sparato perforandomi una spalla. Non provo nessuna particolare sensazione di paura, solo la consapevolezza di essere stata colpita alla spalla e per un attimo mi sembra di vedere il sogno come dall’alto e l’uomo in questione che accenna a come io mi sia fatta sparare con facilità, o qualcosa del genere. Subito dopo sono di nuovo viva, però stavolta avverto la determinazione nel farmi valere di fronte a quest’uomo, pur sapendo che lui è armato e più forte. Provo quindi un po’ di paura, però penso che, come in natura, sarà l’atteggiamento a contare. Siamo di nuovo intorno al tavolo e affianco c’è un divano sul quale sale quello che anche nella realtà è il mio gatto. L’uomo si sporge verso di lui con l’intento di farlo scendere dal divano, perché non vuole che stia lì. A quel punto io decisa lo guardo negli occhi chinandomi sul gatto come per proteggerlo e dico: “NO. Questa è casa mia e decido IO. il gatto può stare sul divano.”
A questo punto l’uomo si è trasformato nel gatto che un attimo prima stavo proteggendo, fa le fusa e si struscia su di me teneramente.
Mi sembra un sogno abbastanza decisivo, perché è da parecchio che quest’uomo compare nei miei sogni facendomi paura o inducendomi a fuggire ed è la prima volta che lo affronto e si trasforma in una creatura che ho così tanto a cuore come il mio gatto.
TI ringrazio tanto in anticipo!
Un caro saluto
Costanza
SAlve Costanza anche a me questo sembra un sogno importante e decisivo proprio perchè c’è questa trasformazione da un simbolo all’altro. trasformazione che, qualche modo, si rifletterà anche nel tuo modo di essere e nella tua vita. Devi pensare a questo uomo dispotico che appare nei tuoi sogni come ad un aspetto rinnegato della tua personalità ( leggi cos’è) un aspetto con cui forse hai poco contatto ed essendo maschile e dispotico, possiamo pensare che abbia caratteristiche di forza e di determinazione e ma anche un eccesso autoritario, tutte cose che forse tu rifuggi ma che il tuo inconscio ti rimanda come qualcosa di cui hai bisogno, proprio attraverso l’immagine di questo uomo. E anche se i tuo aspetti femminili si coalizzano con la coscienza non è possibile liberarsi di lui, anzi questo lo rende solo più aggressivo (ti colpisce alla spalla) che è simbolo della capacità di reggere ed affrontare le situazioni.Solo confrontarsi con questa energia ( dell’uomo dispotico) può trasformarla cosa che tu fai imponendo la tua volontà senza però negare la sua esistenza, accettandone quindi la presenza. E’ interessante anche il fatto che l’uomo voglia far scendere il gatto dal divano ( un aspetto di te più libero e “godereccio”), questo fa pensare ad un contrasto dentro di te fra decisione e azione e invece una certa elasticità e bisogno di riflettere e attendere.sogno molto interessante e bello. Un caro saluto e grazie per il tuo MI PIACE all’articolo Marni
Ciao Marni, che strano, è proprio questo contrasto che ultimamente percepisco: quello tra l’essere paziente ed aspettare che le situazioni facciano il loro corso e l’agire, dare voce al mio pensiero con gli altri, talvolta forse in maniera sbagliata, avventata o aggressiva. Non riesco a capire bene quando scegliere una strategia o l’altra e spesso quando scelgo la seconda, finisco per pentirmene e di pensare che avrei fatto meglio ad essere più paziente. Negli ultimi giorni però, mi sento particolarmente nervosa ed intollerante.
Ti ringrazio per la tua interessantissima risposta.
Cari saluti
Costanza
CAra, ti capisco, è esattamente questo che si chiama passare da un estremo all’altro senza avere un centro, senza trovare un equilibrio. Ed è proprio questo il lavoro di counseling che faccio con le sedute di Voice dialogue. Lo scopo è far sì che ogni parte della personalità (nel tuo caso la parte che vuole portare pazienza e quella che invece si esprime in modo avventato e aggressivo) possa dire la sua, ma sopratutto creare un centro nella persona che sia in grado di gestire le diversità e sia capace di scegliere e di agire senza “farsi agire” in automatico da queste parti di sé. Spero di esser stata chiara 🙂 ma se leggi questa cronaca di una sessione che ho tenuto anni fa, capirai meglio. Ciao un caro saluto Marni
Ciao Marni,
ieri sera mi sono sognato che mi trovavo in una stanza che con conosco e con me ci sono mia nonna (deceduta 30 anni fa) e un’altra donna che credo fosse mia moglie ma non ne sono certo. Il momento che stiamo vivendo è drammatico perchè la terra sembra esplodere. Non ci sarà alcun posto su di essa dove potersi rifugiare. Un sentimento di rassegnazione e di relativa serenità mi pervade, vista l’ineluttabilità del destino che attende tutti. Vedo il pavimento che crepa e ondeggia sottoposto alla furia di questo magma arancio vivo fluido senza tracce di terra o di altro materiale, sembra un denso color arancio che si muove. La terra trema e mi sposto in un’altra stanza insieme alla donna diversa da mia nonna. Poi però mi accorgo che non posso abbandonarla in questo momento. Ritorniamo nell’altra stanza dove la nonna è seduta. Propongo di stringerci tra noi per morire insieme. Arriva il momento e mi sento trasportare in un’altra realtà. La mia attenzione vuole dirigersi verso l’esalazione del mio ultimo respiro quello che sancirà il passaggio da questo all’altro mondo. Il fluido arancio entra nella mia bocca. Non brucia al contrario di quello che credevo sarebbe successo, e non mi impedisce di respirare. Mi trovo in una realtà nuova, la mia vista e l’oscurità mi impediscono di vedere in profondità. Osservo che il fluido arancio si sta ritirando e come un mare dopo la tempesta,,, calmando. Mi sono poi svegliato, non per l’angoscia ma per il movimento delle mie viscere che sentivo essersi mosse come nel sogno. Non ti nego che lo ritengo un sogno di cui non mi dimenticherò mai per l’intensità e la sorpresa.
dimenticavo… Una volta giunto dall’altra parte sento una voce fuori campo che mi dice.. Il reverse ti porterà avanti 100 anni nello sviluppo. Penso allora che mi stia trovando nel 2118.
Grazie ancora Gianluca
Buongiorno Gianluca è un sogno bellissimo che rientra di diritto fra i sogni di passaggio da una fase all’altra della vita ,ma anche fra i grandi sogni. Non ricordo se in passato ti ho chiesto la tua età, se sì non la ricordo, ma questo sogno fa pensare proprio ad un passaggio ad una nuova dimensione temporale che è quella di una nuova fase da vivere. E’ facile che in questi momenti arrivino sogni di cataclismi, sconvolgimenti, eruzioni, fine del mondo , perchè quello che succede nella psiche è proprio questo: uno sconvolgimento. Questi sogni sono veri e propri rituali di morte-rinascita. Tutto quello che ti succede nel sogno ha una valenza simbolica molto chiara e riflette la tua accettazione del cambiamento, della fine di un modo di essere che non ha più senso, ma anche il bisogno di avere sempre ben presenti le tue radici ( stare con la nonna) e il volere vivere intensamente ogni cosa che è parte di te e della tua vita. La voce fuori campo che ti dice che ti porterà avanti di 100 anni è la parte di te che ti incoraggia a guardare avanti e ti mette di fronte a ciò che sarà, un reale “sviluppo”, un reale balzo in avanti nella tua crescita, nella tua maturità. Bellissimo sogno! Un caro saluto e grazie per il tuo MI PIACE all’articolo Marni
Cara Marni, tutto intorno a me sta cambiando anche con rotture drastiche ma che portano pace. E questi sogni grazie alla tua analisi mi stanno aiutando a scoprire parti di me. Il voice dialogue è una cosa che mi piacerebbe provare, nel presente mi risulterebbe un po difficile ma ne vorrei sapere di più. Ti scrivo in privato? Grazie della tua pazienza Buona serata
Bene cara, ci sono momenti in cui è necessario anche “potare” ed eliminare. Sono felice del lavoro che stiamo facendo. scrivimi pure in privato e ti dirò di più sul VD. un caro saluto e buona serata marni
Cara Marni, bellissimo l’articolo sulla morte-rinascita, periodo che nel reale sto vivendo appieno.
Anni fa, anche 5 anni fa ormai, ho sognato che mi trovavo in un manicomio, ero all’esterno dell’edificio, nel cortile-giardino, assieme ad altri malati e li vedevo vagato con sguardo allucinato e movenze strane. Improvvisamente si avvicina a me un uomo piccolo, asiatico bei lineamenti che con fare deciso mi infila nel braccio sinistro una siringa e inietta un liquido mortale, avviene tutto velocemente, mi rendo conto che sto per morire e che non ho avuto tempo di reagire e che ormai la mia fine è vicina, non mi pare vero che sto per morire da lì a poco, rimango molto stupita per la velocità con cui è avvenuto il gesto di quell’uomo che credo poteva essere un infermiere.
Sento le forze venire meno e ho paura.. Ma poi improvvisamente riprendo forza e lucidità mentale e non muoio.
La mia domanda è questa, è un sogno di morte-rinascita? O semplicemente rappresenta un mio non lasciarmi andare? Il fatto che sentivo le forze e la lucidità mentale venir meno e subito dopo un recupero di forza, come ae quella non morte, fosse in realtà una resistenza al cambiamento.
Nella realtà sia allora che oggi (anche se un po meno) non riuscivo a lasciarmi andare al sonno, tanto che per dormire ho più o meno sempre presi un sonnifero, non solo all’epoca del sogno.
Al risveglio ero stupita del sogno, non impaurita.
Ti ringrazio per le tue risposte sempre molto accurate e precise. Ti auguro buona serata
Ciao cara sono felice che ti piaccio l’articolo,da un po’ meditavo di scriverlo e finalmente…. con questo tuo vecchio sogno mi hai dato l’idea per un nuovo articolo sul simbolo del manicomio..ci penso …è interessante. E’ un sogno che come puoi immaginare riflette qualcosa che vivevi allora. Se ben ricordo 5 anni fa tu dovevi essere qualche anno oltre gli ..anta quindi in piena fase di passaggio . E le fasi di passaggio della vita sono a volte veramente caotiche, incomprensibili spaventose ( un vero manicomio). E l’uomo asiatico che ti inietta questo liquido mortale può essere considerato il simbolo delle incognite del futuro o delle cose incomprensibili ed enigmatiche della realtà. Il fatto che tu nel sogno ti senta prima morire e poi senta subito un recupero di forza sì, io lo sento come l’azione dell’archetipo di morte-rinascita che ti mette di fronte alla tua FORZA una forza che forse sottovalutavi. In effetti questa immagine fa pensare ad una spinta interiore fortissima che sa contrastare quanto ti viene imposto dall’esterno e a “tradimento”, ma tutto dipende da come ti sentivi e come vivevi questa non morte, se come una vittoria o come una incapacità o come dici una “resistenza al cambiamento”. In ogni caso la resistenza al cambiamento è molto normale così come è normale aver paura della morte.Un abbraccio a te e grazie per il tuo MI PIACE all’articolo marni
Nel sogno quando mi sono accorta che non sarei più morta ho pensato che ero più forte di qualsiasi veleno. Ma al risveglio pensavo che Il fatto di non essere morta, mi precludeva una resurrezione, che combattevo la morte invece dovevo accettarla per rinascere. Effettivamente all’epoca avevo 43 anni circa, grandi stravolgimenti interiori, totale ribaltamento di vita, di lavoro.
Bellissima la tua analisi, io non mi son mai sentita forte, ma ultimamente si… Però tu mi dici che del potenziale nei sogni ia traspariva, questo mi rende felice. Perché mi son sempre sottostimata rispetto ad altri che affrontano la vita come leoni.
Grazie infinite
ciao Deborah da quello che dici è evidente che c’erano allora due aspetti psichici in azione: uno legato alla forza e alla fiducia che agiva nel sogno ( e che forse ancora non riconoscevi in pieno ) uno invece legato ala sfiducia in te e alla critica interiore.Aspetti opposti che nel tempo forse si sono un po’ equilibrati e al presente cominci sentire questa parte di te più reattiva e vitale. Bene. Sarebbe bello poter lavorare con questi aspetti in una seduta di Voice Dialogue ti darebbe maggior consapevolezza e chiarezza. Un caro saluto marni
Grazie Marni per il tuo lavoro di interpretazione, che mi porta sempre a vedere un lato di me che pensavo non potesse esistere. Ho letto anche della tecnica del voice dialogue e mi piacerebbe poterla fare un giorno.
Proprio stanotte ho fatto un altro sogno legato all archetipo morte e rinascita (nel sogno volevano farmi i capelli di un bianco splendente) sono andata a vedere la simbologia del bianco e ho visto la correlazione.
Anche oggi come allora sono nel bel mezzo di un cambiamento forte e quindi ben venga che mi hai analizzato il vecchio sogno, dandomi ancor più fiducia nel nuovo che sta per venire.
Un abbraccio e buon week end
ciao Debora buongiorno, sono felice di questo percorso che riesci ad intravedere. ci vuole pazienza e non si finisce mai, ma è un percorso entusiasmante e pieno di segnali, ed ogni parte di noi ci porta una ricchezza diversa. Quanto al Voice Dialogue è uno dei metodi più trasformativi ed intriganti che ho conosciuto…quando vuoi provare io ci sono, altrimenti posso indicarti una collega che sia vicina a dove abiti tu. Nel tuo nuovo sogno in cui hai questi capelli bianco brillante io vedo già una forma di rinascita, la necessità di prendere consapevolezza di una nuova maturità e saggezza, ma non solo, di una trasformazione anche a livello di pensiero. Un caro saluto e buona domenica marni